Fernet
è il nome generico di un tipo di
bevanda della famiglia dei distillati. Nel linguaggio colloquiale
questo nome si riferisce solitamente ad un tipo di liquore molto
alcolico dal caratteristico sapore amaro, bevuto prevalentemente come
digestivo o come aperitivo, a base di erbe aromatiche quali china,
rabarbaro, genziana etc.
L'origine del termine fernet è ignota,
ma già alla fine del Settecento è citata una ricetta per il rimedio
del dottor Fernet (o Fermet). Era indicato come un elisir di lunga
vita inventato dal medico svedese Fernet, morto all'età di 104 anni
per una caduta da cavallo; grazie al preparato il nonno del medico
sarebbe morto solo all'età di 130 anni, la madre a 107 e il padre a
110. Altre fonti ottocentesche indicano Vernet come possibile nome
del medico svedese.
Successivamente il dottor Fernet subì
una trasformazione e si legò a fatti più vicini nel tempo.
«In Cannobio è tradizione di un chimico svedese Vernet o Fernet, che accorse volontario in Italia a combattere nella guerra dell'indipendenza 1848 e 1849, e rifugiatosi dopo il disastro di Novara a Cannobio in casa di Branca Ferdinando lasciò a questi in ricompensa della ricevuta ospitalità la ricetta di composizione di un liquore, che poi il figlio Vittore fabbricò col nome di Fernet.» |
A partire dalla metà dell'Ottocento
venne commercializzato da diversi produttori di Milano e di Torino.
Nel 1863 iniziò la produzione in
Milano della ditta Fratelli Branca come Fernet Branca.
Nel 1867, in
occasione dell'epidemia del colera, il fernet divenne un noto
rimedio.[6] Le pubblicità dell'epoca ne declamavano le virtù
terapeutiche.
«Il Fernet Branca estingue la sete, facilita la digestione, stimola l'appetito, guarisce le febbri intermittenti, il mal di capo, capogiri, mali nervosi, mal di fegato, spleen, mal di mare, nausee in genere. Esso è vermifugo-anticolerico» |
(Pubblicità del 1877) |
Anche il Fernet Campari, ideato da
Gaspare Campari, si presentava con caratteristiche terapeutiche
similari.
Nel 1893 il dottor Costantino Gorini
dell'Università di Pavia pubblicò uno studio sui diversi prodotti
per la depurazione dell'acqua dal colera; i risultati mostravano
l'inefficacia di rimedi comunemente utilizzati come il fernet.
«Sono assolutamente da rifiutarsi il Fernet Branca, il Ferro-china Bisleri e il Wermouth (sempre, lo ripeto, quando si tratti di usarli come correttivi di un'acqua sospetta). Sono raccomandabili invece l'anice, il mistrà e il tamarindo, mescolati all'acqua nella proporzione del 10% circa e lasciati in contatto con essa per 5-10 minuti.» |
(C. Gorini, 1893) |
Successivamente le varie marche di
fernet pubblicizzarono il proprio prodotto principalmente come
digestivo.
L'utilizzo del fernet contro il mal di
mare rese immancabili le sue bottiglie nelle traversate degli
emigranti. A partire dagli ultimi tre decenni dell'Ottocento fu
notevolmente esportato in America del Sud con marche Fernet Branca e
Fernet De Vecchi.
Nel 1908 il Fernet Branca era una delle
principali importazioni in Argentina ma venivano segnalate varie
produzioni locali come il Fernet Manzoni e il Fernet Cavour, entrambi
di Buenos Aires.
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