domenica 31 luglio 2022

Abbazia di Affligem

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L'abbazia di Affligem (in fiammingo Abdij van Affligem) è un monastero benedettino, situato nella regione delle Fiandre, in Belgio. Spesso chiamato Primaria Brabantiae, era considerato il più importante monastero del Ducato del Brabante prima e, oggi, del Brabante Fiammingo.
Originaria di questo monastero è l'omonima birra d'abbazia, la Affligem.
La fondazione dell'abbazia di Affligem avvenne tra il 1061 e il 1062, ad opera di sei eremiti, un gruppo di cavalieri che si erano pentiti del loro stile di vita violento. I fondatori ufficiali sono considerati Ermanno II, conte palatino di Lotaringia (1061-1085) e l'arcivescovo di Colonia. Ermanno donò la terra sulla quale edificare la Chiesa dell'abbazia. La prima chiesa di S.Pietro fu terminata nel 1083. La Regola di San Benedetto fu adottata tre anni dopo.
I duchi del Brabante e Bassa Lotaringia, già conti di Lovanio, divennero i loro protettori (Vögte) tra gli anni 1085-1086. Diversi membri della famiglia ducale sono sepolti nella chiesa abbaziale, tra cui la regina Adeliza d'Inghilterra e suo padre, il duca Goffredo I di Lovanio.
Nel corso del XII secolo, l'abbazia divenne nota per la stretta osservanza della disciplina della riforma di Cluny.
San Bernardo di Chiaravalle visitò Affligem nel 1146, dove si dice abbia avuto una visione della Vergine Maria; a seguito di questo fatto donò all'abbazia un calice, che è tuttora conservato dai monaci.
Svariati monasteri, tra i quali l'abbazia di Maria Laach in Germania, furono fondati dai monaci di Affligem.
Nel 1523, Affligem prese parte alla Congregazione di Bursfelde, un'unione di monasteri benedettini istituita nel XV secolo per i monasteri che più strettamente osservavano la Regola benedettina. Nel 1569, l'arcivescovo di Mechelen divenne abate commendatore e esercitò la sua autorità attraverso un decano (fino allo scioglimento dell'abbazia del 1796).
L'arcivescovo Boonen introdusse l'osservanza di Montecassino. Dietro sua pressione, il priore, Benedict Haeften, fondò nel 1627 una nuova congregazione, B. M. V. in Templo Praesentat, che includeva Affligem e altri monasteri belgi. Fu sciolta nel 1654.
Nel 1796, durante l'occupazione francese, i monaci furono scacciati, parte degli edifici distrutti e le terre confiscate. L'ultimo decano, Beda Regaus, conservò l'immagine miracolosa della Vergine, così come i doni e il calice di San Bernardo. Ne venne in possesso un monaco benedettino, Veremund Daens, che nel 1838 fondò una nuova comunità, l'abbazia di Dendermonde.
Tra il 1869 e il 1870, l'abbazia di Affligem fu nuovamente rifondata.
Il primo abate dell'antica abbazia fu Fulgentius (1088-1122). Tra i suoi successori più meritevoli citiamo:
  • Franco (1122-1135), autore di dodici libri del "De Gratia Dei" (Patrologia Latina, CLXVI);
  • Albert, la cui devozione verso la Vergine Maria gli valse il titolo di Abbas Marianus;
  • Benedict Haeften, autore di molte opere d'arte.
Ci sono tracce del birrificio annesso all'abbazia almeno dal 1574: è stato gestito da laici fino al periodo della Rivoluzione Francese, quando iniziarono a lavorarvi i monaci. La produzione dovette interrompersi allo scoppio della Prima guerra mondiale, quando i tedeschi sequestrarono le attrezzature di rame dove avveniva la fermentazione; riprese successivamente nel 1920 quando furono acquistati nuovi tini. È infine del 1970, con la fondazione della Brasserie Affligem bds (azienda titolare anche dei marchi di birra Postel e Op-Ale), l'inizio della produzione su larga scala, secondo la ricetta della Formula Antiqua Renovata. Oggi la Brasserie Affligem fa parte della multinazionale Heineken.
L'abbazia continua a produrre birre secondo diversi stili birrari.





sabato 30 luglio 2022

Perché la Fanta ha un sapore così diverso in Italia?

 


Perché essendo prodotte da una multinazionale, in ogni nazione la fanta è diversa. In Italia ad esempio ha arance di Sicilia e ormai le hanno tolto i coloranti, inoltre non esistono i sapori alla frutta tipo uva, fragola, pesca, mela,ananas ecc.Anche la Coca-Cola è diversa in base alla nazione, infatti in Giappone la fanno anche trasparente o alla ciliegia, caramello ecc, in America vendono le bottiglie da litri.


venerdì 29 luglio 2022

Bundaberg Rum

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Il rum Bundaberg è prodotto della società Bundaberg Distilling Company nell'omonima cittadina Australiana (Stato del Queensland).
Nato nel 1888 dalla volontà di un gruppo di produttori di canna da zucchero che volevano ottenere rum dalla melassa, è attualmente uno dei distillati più consumati in Australia il cui marchio è detenuto dalla multinazionale Diageo.


Tipi di Bundaberg in commercio

Esistono attualmente tre tipi diversi di Bundaberg:
Bundaberg Rum UP : un rum leggero, colore ambrato e aromatico.
Bundaberg Rum OP : un rum identico alla versione UP, ma di gradazione alcolica molto maggiore, una versione overproof.
Bundaberg distiller's N°3 : un rum blended di colore pallido, ottimo per tutti i cocktail e long drink a base di rum.
Le distillerie producono anche un liquore e diverse preparati a base di rum.


Tipi di Bundaberg non più in commercio

Bundaberg Black  : un rum invecchiato, almeno 8 anni, prodotto dal 1995 per 10 anni, con la particolarità che ogni annata era diversa sia per aroma che per gusto.
Bundaberg Rum pure Gold : un rum realizzato per i giochi olimpici di Sydney.


giovedì 28 luglio 2022

Perché la birra fa molta più schiuma nei bicchieri di plastica?

La formazione della schiuma viene agevolata quando la birra entra in contatto con superfici irregolari, come ad esempio quelle del bicchiere di plastica, favorendo e amplificando la formazione di nuova schiuma

Meglio utilizzare i bicchieri kristal per bere la birra


mercoledì 27 luglio 2022

Il vino è più forte della birra?

Incredibile ma vero , la birra piu forte del mondo e la scozzese venom snake . 

Indovina quanti gradi ha ?

67,5 gradi . Gia mi gira la testa !



Mentre il vino piu forte del mondo e l'italiano Super Primitivo di Chiaromonte con una gradazione del 19,5 .


martedì 26 luglio 2022

Vino d'orzo

 


Il vino d'orzo è una birra forte tra il 6 e il 12% di alcol in volume.

La prima birra ad essere commercializzata come vino d'orzo fu la Bass No. 1 Ale, intorno al 1870. La Anchor Brewing Company ha introdotto lo stile negli Stati Uniti nel 1976 con la sua Old Foghorn Barleywine Style Ale. Old Foghorn è stato designato come barleywine (una parola) per paura che la presenza della parola vino su un'etichetta di birra potesse dispiacere alle autorità di regolamentazione. Nel 1983, Sierra Nevada Brewing pubblicò Bigfoot Barleywine, diventando la seconda etichetta di vino d'orzo negli Stati Uniti.

Un vino d'orzo raggiunge tipicamente una gradazione alcolica compresa tra 6 e 12% in volume ed è prodotto da pesi specifici fino a 1,120; pari a 320 g/L di zuccheri. L'uso della parola vino è dovuto alla sua gradazione alcolica simile a un vino; ma poiché è fatta di grano anziché di frutta, è una birra. I birrifici negli Stati Uniti in genere lo rilasciano una volta all'anno durante l'autunno o l'inverno.

Esistono due stili principali di vino d'orzo: l'americano che tende ad essere più luppolato e più amaro, con colori che vanno dall'ambrato al marrone chiaro e lo stile inglese che tende ad essere meno amaro e può avere poco sapore di luppolo, con più varietà di colore che va dal rosso-oro al nero opaco. Fino all'introduzione di un vino d'orzo dal colore ambrato con il nome Gold Label da parte del birrificio di Sheffield Tennant's nel 1951 (poi prodotto da Whitbread ), i vini d'orzo britannici erano sempre di colore scuro.

Lo scrittore di birra Michael Jackson ha fatto riferimento a un vino d'orzo di Smithwick in questo modo: "Questo è molto caratteristico, con una luppolazione terrosa, una vinosità, molti sapori di frutta e caramello". Ha anche notato che la sua gravità originale è 1.062.

Martyn Cornell avrebbe affermato che "non esiste alcuna differenza storicamente significativa tra i vini d'orzo e le birre antiche ". In seguito ha chiarito: "Non credo che in realtà ci sia uno stile così significativo come 'vino d'orzo'".

I vini d'orzo, come la Thomas Hardy's Ale , sono talvolta etichettati con una data di produzione, poiché sono destinati ad essere invecchiati, a volte ampiamente.

Molte giurisdizioni hanno regimi di tassazione diversi per i beni alimentari basati sul contenuto di alcol. Poiché il vino d'orzo ha un'elevata gradazione alcolica, in alcune giurisdizioni è tassato a un'aliquota più elevata rispetto ad altre birre. Pertanto, i vini d'orzo tendono a subire un ulteriore sovrapprezzo rispetto ad altre birre. Allo stesso modo, molte giurisdizioni hanno normative diverse in merito a dove possono essere vendute birre e vini, creando confusione in merito a quale categoria rientrano i vini d'orzo e quindi limitando l'accesso.

Una variazione sullo stile del vino d'orzo prevede l'aggiunta di una grande quantità di grano al conto del mosto, risultando in quello che viene chiamato vino di frumento. Questo stile è nato negli Stati Uniti negli anni '80.







lunedì 25 luglio 2022

Proof (alcool)

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L'Alcoholic proof o, più semplicemente proof, è una misura anglosassone che indica la quantità di etanolo contenuto in una bevanda alcoolica. Approssimativamente corrisponde al doppio della percentuale alcoolica volumetrica.
La misura è attualmente in uso solo negli Stati Uniti, mentre in Gran Bretagna viene utilizzato il tasso alcolico in volume secondo le raccomandazioni dell'Unione europea che segue l'Organizzazione internazionale di metrologia legale (OIML) che misura la percentuale di alcool in volume, alla temperatura di 20 °C.


Regno Unito

Le origini della misura sono tipicamente britanniche e risalgono al XVIII secolo, quando il pagamento dei marinai includeva delle razioni di brandy. Per assicurare che il brandy fosse di buona qualità o non fosse allungato con acqua, si usava bagnare della polvere da sparo con il distillato: se questa non si incendiava allora significava che il prodotto conteneva troppa acqua e quindi la prova (proof) era considerata non passata (underproof). In base a questo, una soluzione che superava la prova (proven) veniva classificata con 100 gradi proof (100°). 100 gradi proof corrispondono al 57,15% in gradi volumetrici. Questa misura è ancora utilizzata nelle definizioni britanniche sebbene solo la scala volumetrica sia utilizzata sulle bottiglie e nelle vendite. Il rapporto proof-volume è di circa 7:4, cioè 70 gradi proof sono circa il 40% in gradi volumetrici. L'alcool puro corrisponde a circa 175 gradi proof.
Dal 1740 circa, nel Regno Unito si usava l'idrometro di Clarke. Con il metodo di Clarke, 100 gradi proof inglesi corrispondono ad una gradazione alcolica del 57,1% in volume o del 49,28% in peso (alla temperatura di 10,6 °C) ed a 175 proof negli Stati Uniti.
Nel 1816 venne introdotto l'idrometro di Bartholomew Sikes.



Stati Uniti

Nella definizione attuale negli Stati Uniti il proof number corrisponde al doppio della percentuale d'alcool misurata in volume alla temperatura di 60 °F (15.5 °C). Quindi "80 proof" è 40% alcool in volume (la maggior parte del 60% rimanente è acqua) e l'alcool puro sarebbe 200 proof. Se una bevanda 150 proof è mischiata per metà (in volume) con acqua il prodotto risultante sarà vicino a 75 proof (ma non esattamente perché una piccola quantità di volume cambia quando si mescola alcool con acqua). I numeri proof americani sono citati correttamente come 86 proof e non come "86 gradi proof". L'uso della parola "gradi" in questo contesto è scorretto.
La legislazione federale americana (CFR 27 5.37 Alcohol Content) richiede che le etichette dei liquori rechino la percentuale d'alcool in volume (talvolta abbreviata ABV). Le regole permettono (ma non richiedono) che sia riportata anche la misura proof accanto a quella in volume.



domenica 24 luglio 2022

Flair bartending

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Il flair bartending, o comunemente detto flair, è l'insieme delle tecniche acrobatiche nella preparazione di cocktail inventate ed in uso dalla figura del barman.
Si fondono in esso tecnica psicologica dimostrativa e di vendita (atta ad accogliere ed intrattenere la clientela) e rapidità nell'esecuzione delle figure (l'organizzazione e tecnica di svolgimento lavorativa). Il bartender diventa perciò una figura che funge da agente catalitico mettendo a proprio agio la clientela e creando coinvolgimento e partecipazione della stessa allo spettacolo.
Il bartender, tenendo in mano due o più bottiglie in una sola mano, attua il “Flair” (che in inglese significa: fiuto, attitudine, inventiva). Eseguire il flair è semplicemente efficienza, che si esprime appunto nel movimento del corpo ed associato ad un pizzico di ispirazione personale. È quel tipo di prova in cui, ad esempio, si preparano i cocktail utilizzando i versaggi multipli o contemporanei di liquori, stravolgendo prese e lanci dei contenitori o bottiglie con movimenti a volte aggraziati o talvolta bizzarri, lanciando o afferrando gli stessi davanti o dietro la schiena, secondo una regia pianificata prima o improvvisata al momento, secondo l'esigenza.
Il flair contrariamente a quanto pensa la gente, esiste almeno da 150 anni. Infatti si ha notizia che il primo a praticare questo lavoro sia stato il celebre “professore” statunitense Jerry Thomas quando a metà del 1800 realizzò il suo famoso “Blue Blazer”, versando scotch infiammato e acqua da un tazzone all'altro in una lunga scia infuocata.
Per cercare invece le origini del flair più moderno, dobbiamo tornare indietro di qualche anno dai giorni nostri più precisamente agli inizi degli anni '80 dove alcuni ragazzi californiani lavorando in un bar ed avendo sempre molta gente all'interno del locale, si inventarono alcuni movimenti appositamente studiati per velocizzare il lavoro. La tecnica risultava sorprendente ed efficace e perciò viene subito adottata da altri colleghi. È così che la tecnica viene subito adottata da altri colleghi e presto diventerà una catena popolare di servizi di questo genere in tutta l'America. La catena venne chiamata TGI Fridays.
Passano alcuni anni ed è nel 1997 che ad Orlando in Florida, viene fondata un'accademia la Flair Bartenders' Association (FBA, con l'intento di tutelare e far crescere questa professione ed infine promuovere le prime gare e concorsi in giro per il mondo. Inutile dire che ad oggi la capitale mondiale del flair è diventata Las Vegas non a caso i migliori 4 flair bar del mondo si trovano proprio qui e sono: Carnaval Court, Shadows, Kahunaville, Red Room Saloon. Non di meno però è anche il Roadhouse un flair bar di Londra anch'esso considerato da poco tempo uno dei migliori.
Il 2008 è stato l'anno di fondazione della World Flair Association (WFA), associazione mondiale con sede a Londra, fondata per standardizzare lo stile del Flair Bartending.
Il Flair bartending a sua volta si divide in due varianti: Working Flair ed Exhibition Flair. Il Working Flair è caratterizzato da movimenti sia rapidi che morbidi, tutti eseguiti senza creare ritardi sui tempi di servizio al cliente. Praticato per lo più con un bicchiere, una bottiglia, un cono Boston, una guarnizione, occasionalmente con due bottiglie, è finalizzato alla composizione dei drink con frutta o altre decorazioni. L'Exhibition Flair è usato principalmente a scopo di intrattenimento o nelle competizioni , certe volte può durare anche diversi minuti. Spesso è usato nei locali quale segno distintivo, di campagne pubblicitarie, nella promozione di liquori, in occasione di momenti dimostrativi all'interno di fiere o dimostrazioni. Rispetto al working flair richiedere l'uso di materiale scenico, materiali singolari ed una preparazione più lunga e dettagliata.
Nella cultura di massa il flair divenne subito popolare da quando nel film Cocktail, diretto da Roger Donaldson, un giovane studente di economia, interpretato da Tom Cruise pian piano con il passare degli eventi intraprende una carriera a lui sconosciuta appunto quella di bartender. All'inizio della carriera è molto insicuro ed impacciato, ma alla fine grazie al flair diventa una grandissima star.
In Italia si inizia a parlare di flair bartending nel 1992 quando iniziano ad arrivare le prime attrezzature per i bar dagli Stati Uniti per opera di Stefano Talice e Gianluca Pomati, titolari della "Varpo" i quali durante un incontro ad una fiera incontrano un talentuoso bartender portoghese, Paulo Ramos che dopo alcuni mesi di trattative lo fanno arrivare in Italia e dopo solo 2 mesi gli fanno aprire la prima scuola italiana di flair. Ecco che è così che il nostro paese conosce un periodo di grande popolarità ed iniziano ad emergere i primi talenti nostrani: Lorenzo Bianchi e Marco Sumerano e tanti altri ed iniziano ad arrivare dal circuito internazionale bartender dai paesi dell'Est, dall'Asia e dal Sud America, portando con sé stili diversi e nuove tecniche sempre più spettacolari.
Dopo questi primi anni brillanti però con il passare degli anni il flair è divenuta anche per certi versi la tecnica di lavoro più controversa, più discussa e più incompresa e per questo motivo anche criticata, molto spesso con poca cognizione di causa.


sabato 23 luglio 2022

Aloha screwdriver

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L'Aloha Screwdriver è un cocktail a base di vodka, succo d'arancia, rum e succo d'ananas, appartenente alla categoria dei long drinks.

Ingredienti

  • 1,5 cl rum
  • 3 cl vodka
  • 5 cl succo d'arancia
  • 5 cl succo d'ananas
Shakerare o semplicemente mescolare (come si preferisce) gli ingredienti nello shaker, servire in un tumbler con ghiaccio e due ciliegine.
Secondo A.I.B.E.S. ed I.B.A. va preparato direttamente nel bicchiere tumbler alto dopo aver aggiunto ghiaccio versare 5.0cl di vodka o wodka e 10.0cl di succo d'arancia. Assicurarsi che siano arance bionde, quindi mescolare aggiungere cannucce e fetta d'arancia.


venerdì 22 luglio 2022

Qual è il miglior cocktail bar di Londra?

Questa domanda è molto difficile ma è molto facile rispondere. E la risposta dipende tutto dai tuoi gusti nei cocktail/cocktail bar.


The Old Brewery (Brew Master)
Questo bar si trova nell'antico Royal Naval College. Se è una birra forte e gustosa che desideri, la vecchia fabbrica di birra ha un birrificio sul loro sito dal 1717, quindi non rimarrai deluso. - http://www.worldsbestbars.com/united-kingdom/london/south-east-london/the-old-brewery



Duck and Waffle (sofisticato ed elegante)
Anche senza i cocktail, questo bar è un posto davvero straordinario. Ti ritrovi a sorseggiare uno dei loro cocktail d'autore ben eseguiti mentre guardi la splendida vista di "The Shard" e "Gherkin Tower", beh non è qualcosa... - http://www.worldsbestbars.com/united-kingdom/london /città-e-londra-est/anatra-e-cialda



McQueen (Mixologist Pro)
Se cerchi cocktail miscelati alla perfezione, non cercare oltre. I cocktail al Mcqueen sono presi sul serio ed eseguiti con cura e attenzione, per assicurarti di ottenere tutti i migliori sapori che hai chiesto. Se ti avventuri a McQueen un giovedì sera assicurati di rimanere per "Secret Rendezvous"; ) - http://www.worldsbestbars.com/united-kingdom/london/city-and-east-london/mcqueen



The Bon Bon at Volupte (Il negozio di dolci)

Hai un debole per i dolci? Ti piace ricordare i dolci della tua infanzia? Chiedendoti che sapore avrebbero i dolci e l'alcol... Bene, ecco la risposta! Questi cocktail ben eseguiti sono qualcosa di ispirazione, diverso e davvero qualcosa che vale la pena provare! - http://www.worldsbestbars.com/united-kingdom/london/covent-garden-and-holborn/bon-bon-bar-volupte



Duke's Bar (The Traditional)
Se non riesci a pensare a niente di meglio, allora vai in un bar (che sembra appartenere a un film in bianco e nero) per il tradizionale cocktail fatto con amore e vecchio stile. Questo è quello che fa per te... -
http://www.worldsbestbars.com/united-kingdom/london/mayfair/dukes-bar



Ruby's (parla facile)
Ruby's è tutto ciò che ti aspetteresti da un bar nascosto nel seminterrato a Dalston. Con una gradevole estetica da mercato delle pulci, questo posto è oltre il retrò! I cocktail sono fantastici e la folla è calda... - http://www.worldsbestbars.com/united-kingdom/london/north-and-north-west-london/rubys



giovedì 21 luglio 2022

La più grave dipendenza da alcolico della storia

Nel XVII e parte del XVIII secolo, l'Inghilterra dovette fare i conti con un nemico insospettabile: un distillato a base di grano aromatizzato con le bacche del ginepro e conosciuto con il nome di gin.



La sua dipendenza provocò una crisi sanitaria e un'emergenza a livello di sicurezza. Antenato al suo successore fu il sovrano Guglielmo III, di origine olandese e grande appassionato di jenever, un antenato del gin.

Una legge del 1690 incentivò la distillazione di alcolici a partire dai cereali, e in soli quattro anni la produzione annuale di gin raggiungere i 4,5 milioni di litri. Se nel 1700 un inglese beveva poco più di un litro di gin all'anno, nel 1723 ne consumava mezzo litro a settimana.

Il gin non era chiamato solo dagli uomini, ma molte estimatrici, e per una donna vedova o aveva anche nubile la sua vendita poteva rappresentare anche una preziosa fonte di reddito.


Per i londinesi delle classi agiate il gin divenne sinonimo di prostituzione, di aumento della criminalità e della miseria e i ricoveri aumentarono quasi del 200%, un aumento attribuibile al gin.

Il governo deciso d'intervenire approvando leggi per mitigare gli effetti nocivi dell'abuso e pesanti sanzioni contro la distillazione domestica, rafforzando i controlli sulle licenze e vietando la vendita a credito e nelle carceri.

Inoltre il consumo del consumo di gin fu dovuto anche all'intensa campagna di discredito da parte della stampa, che finì per associarne il consumo alla malattia, alla miseria e alla criminalità.


mercoledì 20 luglio 2022

Un modo assurdo con cui era contrabbandato il vino durante il proibizionismo

I produttori di vino, in America, inventarono le forme più assurde per aggirare la legge. Poiché era vietato l'alcol, ma non il succo d'uva, concentrarono quest'ultimo formando dei mattoni d'uva. Per spiegare come trasformarlo in vino citavano delle avvertenze del tipo: "Ci raccomandiamo, dopo aver dissolto il mattone in acqua, di non tenerlo nell'armadio per 20 giorni, altrimenti si trasformerà in vino".


martedì 19 luglio 2022

Amontillado


Amontillado è una varietà di sherry proveniente dalla regione della Montilla vicino a Cordova in Spagna. È un tipo di vino liquoroso diffusosi nel XVIII secolo e particolarmente pregiato.

È uno sherry fatto maturare in botti e, una volta fortificato, viene posto in barili in cui maturerà senza flor in modo da aumentarne l'ossidazione.

È citato anche in letteratura in un racconto di Edgar Allan Poe, Il barile di Amontillado, e in uno di Karen Blixen, Il pranzo di Babette. Anche Joris Karl Huysmans lo ha citato nel suo capolavoro Controcorrente in cui il protagonista Des Esseintes lo degusta in una vecchia cantina parigina. Anche il celebre scrittore di gialli S.S.Van Dine, creatore dell'investigatore Philo Vance, lo cita nel suo romanzo "la dea della vendetta".










lunedì 18 luglio 2022

Campari

 


Campari è un liquore alcolico italiano, considerato un aperitivo (20,5%, 21%, 24%, 25% o 28,5% ABV, a seconda del paese in cui viene venduto), ottenuto dall'infusione di erbe e frutta (tra cui chinotto e cascarilla ) in alcool e acqua. È un amaro, caratterizzato dal suo colore rosso scuro.

Il campari è spesso usato nei cocktail ed è comunemente servito con acqua gassata o succo di agrumi (il più delle volte succo di pompelmo rosa ), spesso guarnito con fetta di arancia rossa o lime (principalmente in Australia ), o mescolato con prosecco come spritz. È prodotto dal Gruppo Davide Campari, multinazionale con sede in Italia.

Il Campari è un ingrediente essenziale nel classico cocktail Negroni , il Garibaldi, l' Americano (chiamato in un'epoca in cui pochi americani conoscevano il Campari) e lo spritz (un aperitivo popolare nel nord Italia).

Nel mercato italiano, Campari miscelato con acqua gassata viene venduto in bottiglie singole come Campari Soda (10% di alcol in volume). Campari Soda è confezionato in una bottiglia distintiva disegnata da Fortunato Depero nel 1932.

  1. Campari fu inventato nel 1860 da Gaspare Campari a Novara , Italia . Originariamente era colorato con colorante carminio , derivato dalla cocciniglia schiacciata , che conferiva alla bevanda il suo caratteristico colore rosso. Ha interrotto l'uso del carminio nel 2006.

Nel 1904 viene aperto il primo stabilimento di produzione Campari a Sesto San Giovanni , vicino a Milano , in Italia. Sotto la direzione di Davide Campari, figlio di Gaspare, l'azienda iniziò ad esportare la bevanda, prima a Nizza , nel cuore della Costa Azzurra , poi oltreoceano.

Il marchio Campari è oggi distribuito in oltre 190 paesi. Campari è un marchio registrato di Davide Campari Milano SPA, che fa parte del Gruppo Campari (Gruppo Campari) .

domenica 17 luglio 2022

Porchcrawler

 


Un porchcrawler, noto anche come porchclimb, è una bevanda mista composta principalmente da birra, un liquore e un agente dolcificante (ad esempio, concentrato di limonata ). I liquori più comuni per la bevanda sono vodka, gin, rum o whisky. Il prodotto finale è generalmente un punch gassato molto alcolico, dal gusto fruttato e di colore rosa chiaro o giallo. Viene tipicamente servito da un grande refrigeratore di ghiaccio ed è particolarmente apprezzato dagli studenti universitari nordamericani.

Una variante, nota come Skip and Go Naked, è realizzata con gin anziché vodka. Se realizzato con Pink Lemonade, viene chiamato Pink Panty Dropper.

Un'altra variazione si chiama "Jungle Juice". In alternativa, la Turbo-Shandy combina la birra (solitamente lager) con un prodotto a base di limone e uno Smirnoff Ice chaser.





sabato 16 luglio 2022

Autobomba irlandese

 


Un Irish Car Bomb, Irish Slammer, Irish Bomb Shot o Dublin Drop è un cocktail, simile a un boilermaker, fatto facendo cadere un colpo bomba di panna irlandese e whisky in un bicchiere di stout.

L'"irlandese" nel nome si riferisce agli ingredienti irlandesi della bevanda; tipicamente Guinness Stout, Baileys Irish Cream e Jameson Irish Whisky.

Il termine "autobomba" combina il riferimento al suo stile "colpo di bomba", così come i noti attentati con autobomba di Ireland's Troubles.

Il nome è considerato offensivo dalla maggior parte degli irlandesi e britannici, con molti baristi che si rifiutano di servirlo. Alcune persone, compresi i comici irlandesi, lo hanno paragonato a ordinare un "Isis" o "Twin Towers" in un bar americano.

Contrariamente al suo nome, il cocktail è comunemente conosciuto e ben consumato solo negli Stati Uniti; il cocktail è per lo più sconosciuto o indesiderabile agli irlandesi e britannici, a causa del suo nome controverso o della sua insolita adulterazione della normale Guinness Stout, che di solito viene consumata da sola all'interno della stessa Irlanda.

Nel 2014, il nightclub The Junction di Oxford ha incluso la bevanda nel materiale promozionale per il giorno di San Patrizio. Ciò ha suscitato lamentele, seguito dal ritiro della promozione e dalle pubbliche scuse del bar manager.

La bevanda è conosciuta con altri nomi, tra cui: "Irish Slammer", "Dublin Drop", o semplicemente "Irish Bomb" per evitare di offendere i clienti.

Il whisky viene stratificato sulla crema irlandese in un bicchierino, quindi il bicchierino viene lasciato cadere in un bicchiere di stout. La bevanda deve essere consumata rapidamente poiché la crema la farà cagliare in breve tempo.

Sebbene il Kahlúa facesse parte della ricetta originale, oggi è spesso escluso dalla bevanda. Alcuni si riferiscono alla ricetta originale come a un'autobomba di Belfast.



venerdì 15 luglio 2022

Hangman's Blood


Fu descritto per la prima volta da Richard Hughes nel suo romanzo del 1929, A High Wind in Jamaica. Secondo Hughes:

"Il sangue dell'impiccato... è composto da rum, gin, brandy e porter... Innocente (semplicemente birra) come appare, rinfrescante come ha il sapore, ha la proprietà di aumentare piuttosto che di placare la sete, e così una volta che ha fatto una breccia, presto demolisce l'intero forte".

Anthony Burgess ha descritto la sua preparazione versando due volte gin, whisky, rum, porto e brandy in un bicchiere da pinta. Viene aggiunta una piccola bottiglia di stout e la bevanda viene sormontata da champagne. Secondo Burgess, "ha un sapore molto morbido, induce un'euforia in qualche modo metafisica e raramente lascia i postumi di una sbornia".


 




giovedì 14 luglio 2022

Akpeteshie

 


Akpeteshie è lo spirito nazionale del Ghana, prodotto distillando vino di palma o canna da zucchero. In Nigeria è conosciuto come Ògógóró (Ogog'), una parola Yoruba, solitamente distillato localmente dal succo di palma fermentato di rafia, dove è conosciuto come l'homebrew del paese. Oggi, c'è un malinteso sul fatto che Ogogoro possa essere puro etanolo, ma tradizionalmente doveva provenire dalla palma e quindi essere distillato da questa fonte.

È popolare in tutta l'Africa occidentale e ha molti nomi tra cui apio, ogoglo, ogogoro (Ogog'), VC10, Kill Me Quick, Efie Nipa, Kele, Kumepreko, Anferewoase, Apiatiti, Home Boy, Nana Drobo, One Touch tra gli altri. È anche conosciuto come sapele water, kparaga, kai-kai, Sun gbalaja, egun inu igo che significa La Masquerade in the Bottle, push-me-push-you, e/o crim-kena, sonsé ("fai lo fai?" in lingua Yoruba). Nella lingua Igbo è conosciuto come Akpuru achia. Altri epiteti nigeriani includono: Udi Ogagan, Agbagba Urhobo, così come OHMS (Our Home Made Stuff), Iced Water, Push Me, I Push You e Craze man in the bottle. Il chiaro di luna del Ghana è indicato come akpeteshie.

Prima dell'avvento della colonizzazione europea dell'odierno Ghana, l' Anlo produceva uno spirito locale noto anche come "kpótomenui", che significa "qualcosa di nascosto in una recinzione di stuoie di cocco".

Con la colonizzazione britannica di quella che divenne nota come la Gold Coast , tale produzione di birra locale fu messa fuori legge all'inizio degli anni '30. Secondo un'intervista del 1996 con SS Dotse sulla sua vita sotto il dominio coloniale britannico: "La nostra tesi era che la bevanda portata dall'uomo bianco fosse la stessa della nostra. La tesi degli uomini bianchi era che la nostra fosse troppo forte ... Prima degli uomini bianchi è venuto stavamo usando akpeteshie. Ma quando sono arrivati ​​l'hanno bandito, probabilmente perché volevano vendere i loro liquori. E così lo chiamavamo kpótomenui. Quando avevi un visitatore che conoscevi molto bene, allora hai ordinato quel kpótomenui essere portato. Questo è akpeteshie, ma non è mai stato menzionato per nome".

Il nome "akpeteshie" è stato dato alla bevanda con il suo divieto: la parola deriva dalla lingua Ga ( ape te shie , l'atto di nascondersi) parlata nella maggiore Accra e significa che si nascondono , riferendosi al modo segreto in cui non- Gli abitanti europei furono costretti a consumare la bevanda. Nonostante fossero fuorilegge, gli spiriti illeciti rimasero all'ordine del giorno, con notizie secondo cui anche gli scolari erano in grado di ottenere facilmente l'akpeteshie negli anni '30. La domanda di akpeteshie e i profitti da ricavare dalla sua vendita sono stati sufficienti per incoraggiare la diffusione della coltivazione della canna da zucchero nella regione di Anlo in Ghana.

La distillazione è stata legalizzata con la decolonizzazione e l'indipendenza del Ghana. Il primo stabilimento nasce nella Regione del Volta, sfruttando l'approvvigionamento della zona di piantagioni di canna da zucchero.

Ogogoro è distillato dal succo di palme di rafia . Viene praticata un'incisione nel tronco e all'esterno viene posta una zucca per la raccolta, che viene raccolta un giorno o due dopo. Dopo l'estrazione, la linfa viene fatta bollire per formare vapore, che successivamente condensa e viene raccolto per il consumo. L'Ogogoro non è etanolo sintetico ma viene prelevato da una fonte naturale e quindi distillato.

L'Akpeteshie è distillato dal vino di palma o dal succo di canna da zucchero. Questo liquido o vino zuccherato viene prima fatto fermentare in grandi botti, a volte con l'aiuto del lievito. Dopo questa prima fase della fermentazione , vengono accesi fuochi sotto le botti per portare ad ebollizione il liquido e far passare il vapore risultante attraverso un tubo di rame all'interno di botti di raffreddamento, dove condensa e gocciola in vasi setacciati. Il succo bollito subisce poi una distillazione. Lo spirito risultante è compreso tra il 40 e il 50% di alcol in volume.

Akpeteshie non viene imbottigliato o sigillato professionalmente, ma viene invece versato in bottiglie usate senza etichetta. Lo spirito può essere acquistato all'ingrosso da un produttore di birra o al bicchiere in boutique e bar. Sebbene non sia pubblicizzato professionalmente, la bevanda è molto popolare. Ciò è in parte dovuto al suo prezzo, che è inferiore a quello di altre bevande imbottigliate o importate professionalmente. La sua relativa economicità la rende una bevanda associata maggiormente ai poveri, ma si dice che anche coloro che possono permettersi una qualità migliore consumino lo spirito in segreto.

La potenza del liquore colpisce pesantemente i sensi corporei, fornendo una sensazione paragonabile a quella di un pugno ad eliminazione diretta. I bevitori esperti possono essere visti riconoscere la ricevuta soffiando aria o battendosi il petto.

I medici sono stati critici nei confronti dell'elevata concentrazione di alcol della bevanda, in particolare dei danni che può causare al fegato e del rischio di alcolismo.

In quanto bevanda e merce, rispettivamente, l'ogogoro ha un significato culturale ed economico sostanziale all'interno della Nigeria . È parte essenziale di numerose cerimonie religiose e sociali; I sacerdoti Burutu (Ijaw) lo versano a terra come offerta per contattare i loro dei, mentre i padri delle spose nigeriane lo usano come libagione con cui forniscono la loro benedizione ufficiale a un matrimonio.

Gli aspetti economici dell'ogogoro sono stati ugualmente salienti nel corso della recente storia nigeriana. Molte famiglie povere nigeriane preparano in casa la bevanda come mezzo di sussistenza economica, molte delle quali ne vendono bicchierini agli angoli delle strade della città. Si ritiene che anche la criminalizzazione dell'ogogoro avvenuta sotto il regime coloniale sia stata in gran parte economica; mentre le giustificazioni pubbliche per la legge riguardavano la salute pubblica e le credenze cristiane riguardo all'alcol, è stato affermato che i funzionari coloniali stavano anche cercando di sopprimere l'attività economica locale che potrebbe sottrarre denaro o manodopera dal sistema coloniale.

66 persone nello stato di Rivers sono morte in poche settimane iniziate nell'aprile 2015 a causa dell'ogogoro contaminato da metanolo.








 
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