venerdì 8 luglio 2022

Filu 'e ferru

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Il filu 'e ferru' o fil' 'e ferru chiamata in italiano "acquavite di Sardegna" è un'acquavite di origine sarda il cui nome, tradotto letteralmente, significa "filo di ferro".
In alcune zone, in particolare nel logudorese e in Barbagia, viene detta anche abbardente (o abba ardente) che significa "acqua che arde, che prende fuoco, molto forte".
Il nome risale a qualche secolo fa e deriva dal metodo utilizzato per nascondere gli alambicchi quando l'acquavite veniva prodotta clandestinamente. I contenitori con il distillato e gli alambicchi venivano nascosti sottoterra e, per poterne individuare la posizione esatta in momenti successivi, venivano legati con uno o più fili di ferro con un capo che sporgeva dal terreno.
Per la produzione vengono distillate vinacce sarde sceltissime (di alta qualità sono le acquaviti ottenute dalla distillazione delle vinacce di Vernaccia) che danno un prodotto con gradazione alcolica che spesso supera i 40 gradi.
Il filu 'e férru più famoso è quello prodotto nell'Oristanese, nel Montiferru e nelle zone interne ad economia pastorale. Particolarmente riconosciuto e lodato dagli amanti del "fil'e ferru" è quello prodotto nelle zone dell'Ogliastra. In quella zona, a livello familiare, artigianale, si produce anche un filu 'e férru con aggiunta di caglio di agnello o capretto locali, che con la la sua acidità dona al distillato aroma e gusto particolarmente acre e caratteristico e, alla vista, una certa velatura. Questa varietà viene prodotta e consumata soprattutto dai pastori e i loro garzoni di pascolo in particolari occasioni di festa rurale o estemporanee dimostrazioni di balentìa.





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