Il barley wine o barleywine
(letteralmente "vino d'orzo" in italiano) è un tipo di
birra ad alta fermentazione di origine britannica. Ha questo nome
perché è la birra che si accosta di più al vino sia per i sapori
che per il tasso alcolico che risulta elevato rispetto alla media
delle birre.
Fin dall'antichità la birra è stata
chiamata "vino d'orzo", come la κρίθινος οἶνος
kríthinos oînos nell'antica Grecia, menzionata fra gli altri
da Senofonte nell'Anabasi e da Polibio, che nelle sue Storie
descrive come i Feaci tenessero questa bevanda in crateri d'oro e
d'argento. Ma la denominazione di "vin d'orzo" è stata
usata anche da Tacito nelle sue opere, e pare che persino i Galli la
usassero in alternativa a "brace", il termine che nella
loro lingua indicava la birra.
Il termine moderno, in inglese, iniziò
ad essere utilizzato in Gran Bretagna durante il XVIII secolo, come
reazione all'invasione del mercato locale da parte dei vini francesi
Bordeaux e Borgogna. Questi prodotti, che dichiaratamente volevano
essere competitivi sul mercato del vino, venivano lasciati riposare
nelle botti per un periodo piuttosto lungo, che poteva variare da uno
a due anni. In questa maniera la birra, oltre a ricevere
effettivamente una lavorazione ancora più simile a quella del vino,
aveva il tempo di strutturarsi e di assorbire dal legno alcune
caratteristiche organolettiche che tanto al naso quanto al palato
potevano ricordare i sentori della bevanda rivale, pur rimanendo un
prodotto radicalmente diverso. Verso la fine del secolo seguente i
birrifici iniziarono ad usare il termine barley wine per indicare
ognuno la propria birra con la gradazione alcolica più alta. La
prima birra ad essere etichettata in questo modo fu la № 1
Barley Wine della Bass, intorno al 1870. In questo periodo il
termine non indicava ancora una tipologia ben definita, infatti la
birra col titolo alcolometrico più alto di un birrificio poteva non
essere poi così forte, anche a causa delle imposte sulle bevande
alcoliche, e si potevano quindi trovare barley wine con appena il 6%
di alcol in volume, mentre altre avevano con un corpo e una
gradazione alcolica simili a quelli di un vino.
Il barley wine si gusta meglio senza
abbinamenti di cibi per esaltarne i sapori. Può variare dal colore
ambrato allo scuro, ed è caratterizzato dalla quasi totale mancanza
di schiuma. Viene servito spesso in un calice da vino o da brandy,
con una temperatura intorno ai 15-16°C.
È una birra che se lasciata
invecchiare migliora nel sapore.
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