Il
Bràulio
è un amaro valtellinese a base di
erbe, dal moderato contenuto alcolico (21 gradi). È un digestivo da
servire freddo o a temperatura ambiente, eventualmente con l'aggiunta
di ghiaccio. Il sapore forte non permette molti accostamenti con
altri alcolici, ma talvolta viene servito come aperitivo insieme a
vino bianco frizzante. L'abbinamento con dolci specialmente crostate
cioccolato/pera e ricotta di bufala è un trionfo di gusto e
raffinatezza. Un cocktail noto in Valtellina è il Fraelino, una
miscela in parti uguali di grappa e Braulio.
La sua ricetta originale risale al
1826, ideata da Francesco Peloni, farmacista e appassionato botanico
di Bormio, dedito allo studio delle proprietà benefiche delle erbe
locali. La produzione avviene a partire dal 1875.
Dal 1999 l'amaro è di proprietà della
Casoni Liquori S.p.A., azienda con sede a Finale Emilia (Modena),
anche se la produzione continua ad avvenire negli stabilimenti della
famiglia Peloni a Bormio.
Titolare del marchio è la Fratelli
Averna S.p.A., acquisita nel 2014 dal Gruppo Campari.
Gli ingredienti principali del Braulio
sono erbe e piante officinali tra cui achillea moscata, bacche di
ginepro, assenzio e radici di genziana.
Il particolare metodo di produzione
prevede un invecchiamento di 2 anni in botti di rovere di Slavonia,
periodo che aumenta fino a 3 anni per il Bràulio Riserva, prodotto
in quantità molto limitate e dal sapore più forte e deciso.
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