venerdì 2 agosto 2019

La Calabria si 'devenetizza': stop al consumo di prosecco nei bar contro l'autonomia differenziata

Prosecco




Il primo a lanciare l'iniziativa lo storico Bar Panoramico di Cosenza: "se i veneti vogliono finanziarsi con i nostri soldi, noi smetteremo di comprare prosecco"

Con l'autonomia differenziata, richiesta insistemente dal governatore del Veneto Luca Zaia che si fa sempre più insistente con Salvini, le tasse regionali venete rimarranno all'interno della Regione. Il che significa, anche, che le tasse che ogni gestore di bar o ristorante paga su eventuali bottiglie di vino o prosecco venete anche in altre regioni, andranno a finanziare scuole, strade e infrastrutture esclusivamente venete. Un'ingiustizia cui l'unica, flebile opposizione è posta in atto dai cinque stelle, a livello politico, ma che ha provocato la nascita di una protesta spontanea nel sud Italia, precisamente in Calabria, dove lo storico Bar Panoramico di Cosenza ha affisso un manifesto in cui annuncia che il locale è stato 'devenetizzato'.
"I cocktail sono preparati con vini bianchi di origine locale" si legge nel manifesto. Non si tratta di un’iniziativa personale, ma di un’adesione – dice il titolare – assai convinta alla campagna lanciata dallo scrittore Pino Aprile, autore del best seller “Terroni”. Il motivo lo spiega in sintesi la locandina che lo scrittore ha messo a disposizione sulla sua pagina facebook, invitando tutti i gestori di bar e ristoranti ad affiggerla nel proprio locale.
Una traduzione assai immediata di mesi di dibattito politico che per il cittadino medio continua a rimanere assai fumoso, ma “così - dice chi ha aderito alla campagna - diventa comprensibile”. E lo coinvolge con un appello, che nella locandina è messo ben in evidenza e in maiuscolo: “Scegli di finanziare le tue scuole, i tuoi ospedali, e le tue strade: Consuma solo prodotti della tua regione!".
Alla gente del Sud diverte e piace, a politici e imprenditori veneti decisamente di meno. A chi ha aderito alla campagna di Aprile, il capogruppo della Lega in consiglio regionale veneto, Nicola Finco, manda a dire “se la prendano con i loro amministratori, spesso accusati di collusione con la mafia e di sperpero del denaro pubblico. Se i loro bilanci regionali o la loro economia sono in sofferenza, non è certo colpa del Veneto”.
E se l’assessore regionale alla Programmazione, Federico Caner, parla di “invidia verso i veneti, per tutto quello che rappresentiamo e produciamo”, quasi offeso sembra Stefano Zanette, presidente del Consorzio prosecco doc, che sostiene “I baristi del Sud possono anche fare a meno di vendere i nostri prodotti. L’importante è che non vendano spumanti spacciati per prosecco, come fanno spesso”

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