L'Awamori (泡盛)
è una bevanda alcolica che si può trovare a Okinawa in Giappone.
Caratteristiche
È il risultato della distillazione di
una soluzione idroalcolica.
Contiene circa il 30% d'alcool. Il
titolo alcolometrico del liquore aumenta con l'età di
invecchiamento. Gli abitanti di Okinawa lo bevono allungato con acqua
e ghiaccio, ma i più vecchi distillati Awamori si possono bere
anche, "on the rocks" (con ghiaccio) o in cocktail party.
Un altro nome usato per Awamori a
Okinawa è Sake dell'isola (島酒
shima-zake), o abbreviato Shima.
All'inizio del 2005, l'Awamori è
venduto a 350 Yen per una tazza e 50.000 Yen per un vasetto di
argilla invecchiato.
Storia
Lo Awamori era precedentemente
considerato come un Shōchū (un distillato molto popolare in
Giappone). Ma il Shōchū (焼酎)
è generalmente distillato con riso e grano giapponese,
contrariamente all'Awamori che utilizza riso thailandese e grano
Indica. Inoltre, lo Awamori utilizza per la fermentazione il fungo
nero kōji specifico per Okinawa, mentre il Shōchū utilizza un kōji
bianco.
La tecnica di distillazione raggiunge
Okinawa nel XV secolo, dalla Thailandia e questa tecnica con il riso
thailandese è usato ancora oggi nella relativa produzione. Gli
abitanti di Okinawa hanno raffinato la tecnica per renderla più
adattata al clima subtropicale ed all'utilizzo del kōji.
Koshu (vecchio liquore)
Un Awamori più vecchio di oltre tre
anni ottiene la denominazione di koshu (古酒,
vecchio liquore). È invecchiato in vasi di terra in cantine
ad una temperatura bassa e costante. Prima della Battaglia di Okinawa
durante la seconda guerra mondiale, esistevano koshu con più di 200
o anche 300 anni d'età, ma tutti sono stati persi. Si stanno facendo
parecchi tentativi per produrre ancora questo il koshu.
Etimologia
Il nome Awamori si pensa che venga
dalle bolle (泡 awa) con
l'aggiunta di (盛 mori),
durante la relativa distillazione. Ci sono altre teorie sull'origine
del nome, malgrado che comunemente la scrittura usa il carattere di
kanji (泡, che sono i caratteri
cinesi che sono usati nel sistema logografico giapponese nella
scrittura moderna). Uno di questi è che il nome deriva da 粟
(anche pronunciato awa), che significa miglio, una materia che
veniva usata secoli fa per fare l'Awamori, ora completamente
sostituito con il riso.
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