La Saeco International
Group S.p.A. è un'azienda italiana che produce macchine
per caffè espresso e distributori automatici di bevande e snack.
Viene fondata nel 1981 da Sergio
Zappella, un bergamasco che nel 1951 è emigrato con la famiglia in
Svizzera e nel 1972 ha aperto un negozio di elettrodomestici, e da
Arthur Schmed, ingegnere di nazionalità svizzera, a Gaggio Montano,
in provincia di Bologna (dove ha sede tuttora), come Saeco S.r.l..
Il nome della società deriva dalle iniziali della denominazione
estesa "Sergio, Arthur e compagnia".
L'azienda cresce rapidamente nei primi
anni di attività, tanto che nel 1985 produce e commercializza la
prima macchina per caffè espresso completamente automatica.
Un'innovazione che porta il marchio ad affermarsi nei mercati
italiano ed estero. Nel 1986 comincia a creare numerose filiali,
dapprima in Europa e in seguito nelle Americhe, in Asia e Australia,
distribuendo i propri prodotti in più di 60 paesi. Nasce anche
Cosmec, dedicata alla realizzazione di componenti per le
macchine per il caffè. Un'iniziativa che permette di controllare
l'intera filiera.
Nel 1989 Saeco viene ceduta al ricco
uomo d'affari austro-americano Gerhard Andingler, la cui proprietà
dura fino al 1993, quando i vecchi proprietari (insieme ad altri
partner italiani) riacquisiscono la società. Nel 1995 l'azienda
avvia anche la produzione dei condizionatori.
Nel 1999 acquisisce la Gaggia, altra
storica azienda nel settore delle macchine per caffè professionale.
Sempre quell'anno la società assume il nome di Saeco
International Group. Il Gruppo ha la leadership in Italia nelle
macchine per caffè espresso a uso domestico con una quota di mercato
in valore superiore al 70%.
Nel dicembre 2000 Saeco è quotata alla
Borsa di Milano, entrando nel settembre 2002 nel segmento Star. Nel
2004 il Gruppo viene acquisito dalla Pai Partners, una private equity
francese, che rileva il 66,85% dell'azienda bolognese. Sergio
Zappella rimane in azienda come presidente con circa il 30% del
capitale, Schmed continua a svolgere l'incarico di direttore tecnico
con una quota di capitale del 6%. Quell'anno il Gruppo registra un
fatturato di 411 milioni di euro, ha un utile di 44 milioni e dà
lavoro a circa 2 mila dipendenti sparsi in una decina di
stabilimenti.
Sempre nel 2004 la società è ritirata
dalla Borsa con un'offerta pubblica di acquisto che frutta 215
milioni di euro. Cinque anni più tardi, nel 2009, la Saeco viene
ceduta alla multinazionale olandese Philips. L'azienda è leader
nella produzione di macchine da caffè in Europa, dove controlla una
quota di mercato del 30%.
Nel febbraio 2016 la Philips decide di
investire 23 milioni di euro nello stabilimento di Gaggio Montano
ponendo fine ad un periodo difficile dal punto di vista economico per
il marchio Saeco caratterizzato da riduzione della produzione
(dismessa l'area del business professionale e dimezzata quella delle
macchine domestiche) ed eccesso di manodopera.
Nel 2017 Philips cede la Saeco alla N&W
Global Vending S.p.A., azienda bergamasca leader nei distributori
automatici per bevande e snack e controllata da un fondo
statunitense, Lone Star.
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