L'acquavite d'uva (o distillato
d'uva) è un distillato di mosto d'uva.
Il distillato d'uva è diverso sia
dalla grappa (che è un distillato di vinacce) che dal distillato di
vino (quale il Brandy, il Cognac o l'Armagnac). L'acquavite d'uva è
un prodotto intermedio, in pratica è un distillato di succo
fermentato (analogia con il distillato di vino) che però contiene
anche le vinacce fermentate (analogia con un distillato di vinacce).
Cenni storici e normativa
Il Decreto ministeriale del 20 ottobre
1984 (Autorizzazione per la produzione e l'immissione sul mercato di
"acquavite o distillato di uva") ne fissa le
caratteristiche (su richiesta della Nonino, storica distilleria
friulana produttrice di grappa), e recita che "l'acquavite o
distillato di uva è ottenuta dalla distillazione del mosto
fermentato di uve fresche in presenza delle parti solide dei
grappoli".
In base al regolamento CEE 1576 del
1989, l'acquavite d'uva è stata categorizzata come distillato di
frutta. Successivamente, il DPR 297 del 16 luglio 1997 ha definito
meglio la produzione e, soprattutto, la designazione per la
commercializzazione delle bevande spiritose tra cui ricade
anche l'acquavite d'uva.
Preparazione
L'uva intera (che può essere diraspata
o non diraspata) viene sottoposta a pigiatura dopo poche ore dalla
raccolta. Tale pigiato viene quindi sottoposto a fermentazione (a
temperature intorno a 18-20 °C) aggiungendo mosto di avviamento
contenente lieviti selezionati.
Il prodotto della fermentazione (in
pratica, succo con vinacce, fatto poi fermentare normalmente) viene
quindi sottoposto a distillazione (in maniera discontinua in
particolari alambicchi a vapore di piccole dimensioni o in speciali
apparecchi sottovuoto) e affinato all'interno di vasche di acciaio
inossidabile.
Nel caso si siano utilizzate uve rosse
per la preparazione dell'acquavite d'uva, si procede
all'invecchiamento per almeno 6 mesi.
L'acquavite d'uva così ottenuta viene
diluita con acqua distillata per portarla alla gradazione desiderata
(intorno al 40% vol), quindi viene filtrata (a circa -2 °C) e
imbottigliata.
Degustazione
L'acquavite d'uva si serve generalmente
fresca (ma non fredda) a fine pasto, in bicchiere classico cilindrico
o in tulipano.
Rispetto alla grappa o ad un brandy,
l'acquavite d'uva è tipicamente fruttata e fragrante nonché,
generalmente, meno impegnativa in termini di complessità.
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