La cataia è una bevanda molto popolare
nella costa settentrionale della stato del Paraná, nella Valle del
Ribeira e sul litorale meridionale dello stato di San Paolo. Si
prepara con la foglie di un albero conosciuto localmente lo stesso
nome, mescolate con la cachaça.
Fermo restando che il nome vernacolare
(cataia) è condiviso da varie specie vegetali, il nome
sistematico è oggetto di informazioni a volte contrastanti.
L'attribuzione corretta è quella che l'associa alla Pimenta
pseudocaryophyllus - Myrtaceae ma altri l'associano alla Drimys
brasiliensis Miers - Winteraceae, una specie che si presenta per
molti aspetti simile alla precedente. Uno studio comparativo è stato
fatto proprio allo scopo di chiarire l'eventuale apporto della
Drimys, invece o in addizione alla Pimenta, nella
preparazione della bevanda.
In considerazione del fatto che si
tratta di una pianta autoctona e quindi il suo sfruttamento è
potenzialmente una fonte di diversificazione sostenibile del reddito
delle popolazioni agricole, la produzione e distribuzione delle
piantine è incoraggiata anche se la zona interessata è all'interno
del parco nazionale di Superaguì.
Storia
Il nome cataia deriva dal tupi e
significa foglia che brucia. La bevanda è preparata con le
foglie, che sono infuse nella cachaça riducendone molto l'acidità e
dando come risultato una bevanda di sapore gradevole. Generalmente è
consumata pura o accompagnata con il miele, che ne rinforza il
sapore.
Secondo le leggende locali, la bevanda
è stata inventata nella comunità della Barra do Ararapira, sul
litorale nord paranaense nel 1985, quando Rubens Muniz provò a
mescolare le foglie di cataia, originalmente utilizzate come
tisana o erba anestetica, con la cachaça. A partire da quel
momento, la fama della bevanda si diffuse rapidamente nei dintorni,
diventando un consumo abituale dei pescatori nei giorni di freddo e
poi dei turisti, soprattutto quelli che venivano da San Paolo o
Curitiba e hanno poi contribuito a diffondere la bevanda in ambienti
più vasti. Adesso, la bevanda è nota anche come "whisky
caiçara" o "whisky della spiaggia".
A seconda della tecnica di preparazione usata, il tenore alcolico
varia tra il 20% e il 40%.
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