L'assaggio di caffè per valutarne le
caratteristiche gustative e aromatiche avviene di solito tramite il
sistema del
cupping.
Tavola apparecchiata prima
di un cupping
Il caffè viene macinato
grossolanamente e messo in delle apposite tazze (cups) per essere
estratto secondo il metodo cosiddetto "brasiliano".
Questo metodo consiste nell'immergere
il caffè macinato in acqua tra i 92.2 – 94.4°C per poi lasciarlo
dissolvere per 3–4 minuti. Una volta completato il periodo di
infusione, il caffè in polvere viene rimosso e il contenuto della
tazza viene usato per giudicarne le qualità e i difetti.
Il motivo per cui questo sistema è
universalmente adottato è che è facile da riprodurre, e si
otterranno risultati molto simili indipendentemente da chi o da dove
lo si faccia.
Utilizzando altri metodi di estrazione,
come la macchina da espresso o l'infusione a filtro ci sono troppe
variabili che potrebbero influenzare il risultato in tazza, come la
temperatura dell'acqua, il rapporto acqua(ml)/caffè(g), la costanza
della pressione applicata dalla macchina o il grado di pulizia e
manutenzione della stessa.
Che io sappia non ci sono sommelier di
caffè a tempo pieno, ma l'abilità di fare un cupping per mettere a
confronto diversi caffè è importante per molti professionisti del
settore.
Per me che sono torrefattore è
indispensabile per determinare il profilo di tostatura di ogni nuovo
caffè.
Caffè crudo
(comunemente chiamato caffè verde)
Quando ho di fronte a me un nuovo tipo
di caffè, non è evidente quale sia il percorso adatto per
raggiungere una tostatura ottimale, quindi procedo a fare delle prove
con parametri diversi (temperatura, flusso d'aria, durata, ecc) . Poi
per provare il caffè tostato faccio dei cupping assieme ai miei
collaboratori e a volte amici per determinare quale variante offra il
gusto più completo e piacevole. In certi casi questo processo può
durare fino a tre settimane, con un cupping ogni 2–3 giorni.
Poi ci sono ovviamente i giudici nei
campionati nazionali e internazionali di torrefazione. In quella
particolare sede sono dei sommelier a tutti gli effetti perché di
fatto il loro ruolo è quello di dare un giudizio ad ogni caffè e di
creare una classifica. Ma nella vita reale sono torrefattori loro
stessi o professionisti con decenni di esperienza in qualche meandro
dell'industria del caffè. Quindi ribadisco che almeno che io sappia,
non ci sono sommelier di caffè a tempo pieno almeno per il momento.
In futuro chissà, il caffè è un
prodotto che si sta raffinando sempre più. Se continuiamo in questa
direzione mi sembra plausibile pensare che ristoranti e hotel di alta
gamma possano voler assoldare una figura di questo tipo.
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