Con brindisi s'intende l'atto di
alzare un bicchiere pieno di una bevanda (generalmente alcolica) e di
bere alla salute di qualcuno. Il gesto comprende il toccare o lo
sfiorare i bicchieri dei commensali.
Il brindisi è diffuso in tutto il
mondo; variano, ovviamente, le esclamazioni accompagnatorie usate.
Etimologia
Brindisi deriva dallo spagnolo
brindis, mutuato dal tedesco bring dir's, cioè “lo
porto a te", intendendo il saluto, espressione trasmessa dai
lanzichenecchi alle truppe spagnole.
Esclamazioni tipiche
Cin cin è l'esclamazione più
comune in Italia all'atto del brindisi. Ha origini cinesi: deriva
infatti da qǐng qǐng (请请;
Wade-Giles: ch'ing ch'ing), che significa "prego, prego",
promosso nell'uso anche per la somiglianza onomatopeica con il suono
prodotto dal battere due bicchieri tra loro. Usato tra i marinai di
Canton come forma di saluto cordiale ma scherzoso, fu esportato nei
porti europei.
Prosit è una parola latina
significa "sia utile, faccia bene, giovi", o anche "sia
a favore", terza persona singolare del congiuntivo presente del
verbo latino prōsum, prodes, prōfui, prodesse ("giovare",
"essere di vantaggio"). È utilizzata come esclamazione
all'atto del brindisi. La parola è usata anche in campo liturgico al
rientro in sagrestia, dopo la conclusione della Messa, dai
ministranti verso il celebrante, il quale risponde con "Deo
gratias vobis quoque".
Nell'antica Grecia si usava declamare
discorsi o versi poetici durante il brindisi e l'usanza richiedeva
che le parole fossero improvvisate.
Dal Seicento in poi, si diffuse il
cosiddetto brindisi poetico e numerosi furono gli autori che se ne
occuparono, da Gabriello Chiabrera a Giovanni Mario Crescimbeni, per
non parlare del Brindisi funebre carducciano.
Nelle altre lingue
- afrikaans: gesondheid.
- albanese: gëzuar.
- armeno: genatzt.
- azero: afiyæt oslun.
- bulgaro: наздраве (nazdrave).
- cantonese: gom bui.
- ceco: na zdraví.
- cinese yung sing, gan bei, gānbēi.
- coreano: konbae (più raro: chukbae).
- croato: živjeli.
- danese: skål.
- ebraico: l'chaim.
- egiziano (arabo): fee sihetak, bisochtak.
- esperanto: je via sano.
- estone: tervist.
- finlandese: kippis.
- francese: santé, tchin tchin.
- gaelico: slangiva.
- georgiano: vakhtanguri.
- giapponese: kanpai.
- greco: στην υγειά σου/σας (stín ygeiá sou/sas); Εις υγείαν! (eis ygeían)
- groenlandese: kassutta, imeqatigiitta.
- hawaiano: okole maluna.
- hindi: pro.
- inglese: cheers.
- irlandese: sláinte.
- islandese / norreno: skál.
- lettone: uz veselibu.
- libanese (arabo): kessak.
- lituano: į sveikatą.
- malayalam: adi aliya.
- macedone: na zdravje.
- norvegese: skål.
- olandese: proost, gezondheid.
- polacco: na zdrowie.
- portoghese: saúde.
- romena: pentru sanatate, noroc.
- russo: ваше здоровье (vaše zdorov'e).
- scozzese: slainte.
- siriano (arabo): kasak.
- slovacco: na zdravie.
- somalo: auguryo.
- spagnolo: salud.
- svedese: skål.
- swahili: maisha marefu.
- tedesco: Prost, zum Wohl.
- tagalog: tagay, kampay.
- turco: şerefe.
- ucraino: будьмо (budmo).
- ungherese: kedves egeszségedre.
- srpski: "ziveli","na zdarvlje".
Origine
L'edizione del 1910 dell'Enciclopedia
Britannica, in merito all'origine dell'usanza, dice: "L'usanza
di bere ‘alla salute' dei vivi deriva molto probabilmente
dall'antico rito religioso di bere in onore degli dèi e dei defunti.
Ai pasti i greci e i romani versavano libagioni agli dèi, e ai
banchetti cerimoniali bevevano in onore degli dèi e dei defunti",
aggiungendo: "Il bere alla salute dei vivi dev'essere stato
strettamente collegato a queste usanze che in sostanza equivalevano a
libagioni". Un'opera più recente (1995) dice: "[Il
brindisi] è probabilmente un vestigio religioso di antiche libagioni
sacrificali in cui un liquido sacro veniva offerto agli dèi: sangue
o vino in cambio di un desiderio, una preghiera riassunta con le
parole 'lunga vita!' o 'alla salute'".
Curiosità
- In giapponese cin cin può confondersi facilmente con la parola chinchin (hiragana: ちんちん; katakana: チンチン, fonologicamente tintin), che significa, tra le altre cose, "pene" (specie nel linguaggio infantile); simile, con lo stesso significato, anche ochinchin (kanji: 御珍々).
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