Scherziamo? La marca n°1 di moka è
omonima con il proprio inventore, sul serio non sei in grado di
ricordarti il nome?
Un indizio: non si chiamava Alfonso
Aeternum.
Installazione alla "Fiera di
Milano" (1956)
La moka è stata inventata da Alfonso
Bialetti
nei primi anni '20 ispirandosi al
sistema allora usato per lavare i panni. All'epoca si mettevano i
panni sporchi in una vasca riscaldata con al centro un tubo che
incanalava l'acqua calda convogliandola verso la superficie.
In quegli anni erano molti gli
inventori Italiani impegnati nello sviluppo di macchine da caffè
sempre più sofisticate (Gaggia, Pavoni, per citarne alcuni), ma i
loro prototipi erano molto più costosi e ingombranti.
Nel 1933 Alfonso Bialetti finalmente
commercializzò la prima "Moka Express", promuovendola come
un sistema per fare "il caffè a casa come al bar" e "senza
bisogno di alcuna abilità speciale".
Moka Express (1933)
Fino al 1940 fu in grado di produrne e
venderne circa 10.000 unità all'anno, un moderato successo. Ma fu
dopo la guerra, con
il figlio Renato
in capo alle operazioni di
marketing che l'azienda crebbe fino a mettere una moka in
virtualmente ogni singola casa italiana.
Cartelloni pubblicitari durante la
"Fiera di Milano" (1953)
Renato Bialetti creò anche "l'omino
coi baffi", mascotte inconfondibile della Bialetti. Questa
immagine oltre ad essere una caricatura di suo padre, rappresentava
la figura paterna italiana evocando un sentimento nostalgico nel
pubblico, contribuendo al successo commerciale dell'azienda.
"L'omino coi baffi"
Sotto la guida di Renato, la Bialetti
passò dalla produzione di 10.000 pezzi all'anno a 18.000 pezzi al
giorno. Vendendone un totale che ad oggi supera i 300 milioni.
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