Il pisco è un'acquavite
sudamericana tutelata da due denominazioni di origine, ricavata dalla
distillazione di vino bianco e rosato, aromatico e non. È una
bevanda nazionale solo in Perù e Cile.
Pur essendo un distillato di vino, non
appartiene alla famiglia dei brandy perché non subisce
invecchiamento.
L'Italia non riconosce tutela a questa
denominazione per ragioni di commercio internazionale.
Storia
Vicino a Lima si trova il porto
peruviano di El Callao, del quale si narra che nell'Ottocento le navi
mercantili non ripartissero senza aver fatto un buon carico di
un'ottima acquavite della città di Pisco, che ha dato il nome a
questo distillato.
Si vuole che l'uva dalla quale deriva
fosse già coltivata al tempo degli Inca, ma l'ipotesi più credibile
è quella avanzata nel 1595 dal mercante fiorentino Francesco
Carletti, il quale sosteneva che l'uva fosse stata portata in Perù
dagli spagnoli, dato che il loro vino non avrebbe resistito alla
traversata dell'Atlantico per giungere in Sud America, o comunque i
costi di trasporto sarebbero stati proibitivi.
Perù e Cile disputano sulla
denominazione di origine, poiché i due paesi sudamericani sono
entrambi produttori di pisco. Il Perù afferma che il distillato
dev'essere considerato esclusivamente peruviano, essendo originario
di Pisco (città che esiste ancora prima della scoperta
dell'america); il Cile non si oppone a questo argomento visto che tra
i suoi confini esiste dal 1936 una città con il nome di "Pisco
Elqui", ma pretende che il termine pisco sia riferito unicamente
alla bevanda da lungo tempo prodotta anche nel loro paese.
Metodi e zone di
Produzione
Zone di produzione del Pisco peruviano
e cileno (in rosso). In verde la zona di produzione del Singani,
analoga acquavite prodotta in Bolivia.
Pisco Peruviano
Il pisco si distilla con alambicco
continuo o discontinuo da vino di uva moscata chiamata anche Italia,
e da altre uve, coltivate sia nella regione di Ica che in altre aride
valli costiere del Perù meridionale. La gradazione alcolica va dal
40 al 50 percento.
Pisco Cileno
In Cile il pisco viene prodotto nella
zona centro-settentrionale del paese. Le zone di produzione si
trovano lungo la costa oceanica.
Classificazione e
denominazioni
Pisco peruviano
Le qualità prodotte si distinguono in
quattro categorie:
Pisco Puro (da uve non aromatiche)
Pisco Aromatico (da uve aromatiche)
Pisco Acholado (mescolanza dei due
precedenti)
Pisco Mosto Verde (da mosto a
fermentazione incompleta)
Pisco cileno
In Cile le varietà prodotte si
distinguono secondo gradazione alcolica:
Pisco Tradicional o Corriente - 30°
Pisco Especial - 35°
Pisco Reservado - 40°
Gran Pisco - 43°
Usi e degustazione
Pisco sour (cocktail)
La degustazione liscia del pisco viene
detta trago corto, e consiste nel sorseggiarlo e trattenerlo in bocca
qualche secondo prima della deglutizione, in modo da apprezzarne il
bouquet.
Il pisco viene utilizzato anche nella
preparazione di cocktail tra i quali il chalaquito ed il più noto
pisco sour; quest'ultimo prevede l'aggiunta di succo di lime,
ghiaccio, sciroppo di zucchero e albume d'uovo.
Si usa anche mischiato alle bevande
come la Coca-Cola col nome di piscola, diffusa in Cile soprattutto
tra i ragazzi, e talvolta con la Sprite, che rendono il pisco più
leggero e meno amaro.
Consumo
Fra i consumatori noti di pisco vi
erano Orson Welles e John Wayne.
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