Paszkowski è un locale storico
di Firenze, situato in Piazza della Repubblica 31-35/r.
Fondato nel 1846 come birreria
dall'omonima famiglia polacca, il locale assunse già dopo poco tempo
quelle caratteristiche di Caffè Concerto che l'hanno fatto
conoscere anche a livello internazionale, e presenta ancora oggi
belle sale in stile primo Novecento. Tuttora vi si tengono serate
musicali, anche se l'epoca d'oro della letteratura fiorentina è
tramontata. Nelle sale interne si svolgono meeting, convegni e
sfilate di moda.
Il caffè fu punto di incontro di
intellettuali fiorentini o di passaggio a Firenze, tra i quali
diversi protagonisti della cultura italiana della prima metà del XX
secolo (basti pensare a Giovanni Papini, Giuseppe Prezzolini, Ardengo
Soffici, Dino Campana, Gabriele D'Annunzio, e poi a Eugenio Montale,
Vasco Pratolini, Gaetano Salvemini, Umberto Saba). Un suo celebre
proprietario, Karol Paszkowski, fu console onorario di Polonia a
Firenze, e suo figlio Stanislaw (italianizzato in Stanislao), i cui
resti riposano nel Cimitero delle Porte Sante, sposò la figlia di
Giovanni Papini, Viola.
Nel 1991 è stato dichiarato Monumento
Nazionale.
Francesco Nuti si ispirò al nome del
locale per il suo film del 1988 Caruso Pascoski di padre polacco.
Solo pochissimi fiorentini, naturalmente, riescono a pronunciare
correttamente il nome polacco del locale (la cui pronuncia corretta
sarebbe "Pashkòfski"), che viene quasi sempre storpiato in
"Pascòschi".
0 commenti:
Posta un commento