A differenza di quello che si sapeva fino ad ora anche per bocca dei medici ,il bere caffè fino a tre tazze al giorno non solo non fa male ma anzi ha dei benefici per chi soffre di pressione alta . Quindi diciamolo subito a scanso di equivoci : il bere caffè aiuta a mantenere la pressione bassa. E tutto questo viene provato da uno studio. Chi beve una tazzina di caffè due o tre volte al giorno, infatti, ha la pressione più bassa rispetto a chi ne beve una sola tazza o a chi non ne prende affatto: un dato che vale sia a livello periferico che per la pressione aortica centrale, quella più vicina al cuore. È quanto emerge da una ricerca pubblicata sulla rivista "Nutrients", realizzata da studiosi dell’Università di Bologna e dell’Irccs Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna Policlinico di Sant’Orsola. L’indagine ha analizzato l’associazione tra il consumo di caffè e i parametri della pressione periferica e centrale in un campione di italiani.
"I risultati che abbiamo ottenuto mostrano che chi beve regolarmente caffè ha una pressione sanguigna significativamente più bassa, sia a livello periferico che a livello centrale, rispetto a chi non ne beve" spiega Arrigo Cicero, professore al Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università di Bologna e primo autore dello studio. :Si tratta del primo studio ad osservare questa associazione sulla popolazione italiana, e i dati confermano l’effetto positivo del consumo di caffè rispetto al rischio cardiovascolare", aggiunge il professore Claudio Borghi, responsabile dello studio. "I risultati che abbiamo ottenuto mostrano che chi beve regolarmente caffè ha una pressione sanguigna significativamente più bassa, sia a livello periferico che a livello centrale, rispetto a chi non ne beve", spiega Arrigo Cicero, professore al Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università di Bologna e primo autore dello studio. "Si tratta del primo studio ad osservare questa associazione sulla popolazione italiana, e i dati confermano l’effetto positivo del consumo di caffè rispetto al rischio cardiovascolare", aggiunge il professore Claudio Borghi, responsabile dello studio. Per approfondire questi effetti, in particolare rispetto ai valori della pressione centrale, gli studiosi hanno preso in considerazione un campione di 720 uomini e 783 donne a partire da una sub-coorte del Brisighella Heart Study: uno studio osservazionale coordinato da Claudio Borghi, professore al Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università di Bologna. Per ognuna delle persone individuate, sono stati confrontati i livelli della pressione sanguigna e le abitudini di consumo del caffè, insieme ad una serie di altri dati clinici. "I risultati sono molto chiari: la pressione arteriosa periferica è risultata decisamente più bassa nei soggetti che consumano da una fino a tre tazze di caffè al giorno rispetto ai non consumatori di caffè”, spiega Cicero. “E per la prima volta abbiamo potuto confermare questi effetti anche rispetto alla pressione aortica centrale, quella vicina al cuore, dove si osserva un fenomeno quasi identico, con valori del tutto simili per chi beve abitualmente caffè rispetto ai non consumatori"
E allora concedetevela per più di una volta al giorno questa bevanda che se fatta e gustata bene
è autentico piacere per il palato e …la salute
0 commenti:
Posta un commento