Il Bicerin (pronunciato in
piemontese, letteralmente bicchierino) è una storica bevanda
calda e analcolica tipica di Torino, evoluzione della settecentesca
"bavarèisa", gustosa bevanda servita in grandi
bicchieri tondeggianti, composta da una mescolanza di caffè,
cioccolato e crema di latte dolcificata con sciroppo.
Il rituale del bicerin prevedeva che i
tre ingredienti fossero serviti separatamente. Inizialmente erano
previste tre varianti: pur e fiòr (l'odierno cappuccino), pur
e barba (caffè e cioccolato), un pòch ëd tut (ovvero un
po' di tutto), con tutti e tre gli ingredienti miscelati. È stata
quest'ultima formula ad avere più successo e a prevalere sulle
altre. Il tutto veniva accompagnato da "bagnati", dolcezze
artigianali di ben 14 specie.
Tra i primi testi che raccontano la
storia del Bicerin c'è il testo di Alberto Viriglio, Torino e i
Torinesi, la cui prima edizione risale al 1898.
Nel 2001 il Bicerin è stato
riconosciuto come "bevanda tradizionale piemontese" con
pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.
La ricetta
Si ritiene che la sua origine sia
dovuta allo storico locale torinese Caffè Al Bicerin (del 1763)
situato in Piazza della Consolata, che da allora ne porta il nome e
ne conserva gelosamente la tradizionale ricetta, difesa
accanitamente: i dipendenti sono tenuti per contratto al segreto. È
comunque possibile trovarlo nelle migliori caffetterie di Torino, in
versioni sempre lievemente differenti nelle dosi, e nell'omonima
caffetteria.
Gli ingredienti
Gli ingredienti sono semplici:
cioccolato fatto in casa, caffè e fior di latte, ma le dosi della
ricetta originale sono sconosciute. Il risultato è una bevanda
gustosa, frutto della fusione dal bollente della cioccolata con il
marcato sapore del caffè e la delicata schiuma raffreddata del fior
di latte. Viene servito in alti bicchieri o calici di vetro che
permettono di osservarne la sfumatura di colori dovuta al miscelarsi
dei vari ingredienti.
Liquore
Il bicerin non va confuso con il
liquore omonimo prodotto con altri ingredienti (è un liquore alla
crema Gianduia).
Estimatori
Grandi appassionati di Bicerin
furono Camillo Benso, conte di Cavour, Pablo Picasso, Alexandre Dumas
(padre), Ernest Hemingway (che lo inserì fra le cento cose del
mondo che avrebbe salvato), Umberto Eco (nel Il cimitero di Praga
cita l'omonimo caffè storico) e Riccardo Pedraneschi (Il mistero
della Pallacorda).
0 commenti:
Posta un commento