Il vermut, o vermutte,
oppure vermouth in grafia francese e vèrmot in quella
piemontese, è un vino liquoroso aromatizzato ideato nel 1786 a
Torino. È riconosciuto come prodotto agroalimentare tradizionale
italiano ed è un ingrediente primario di numerosi cocktail.
Descrizione
La sua gradazione e composizione è
regolamentata dalla legge italiana che definisce vermut un prodotto
di gradazione alcolica non inferiore al 15,5% e non superiore al 22%
in volume e deve contenere artemisie, che costituiscono
l'elemento caratterizzante. Deve essere composto da almeno il 75% di
vino bianco dolcificato ed aromatizzato. Anche la percentuale di
zucchero è regolamentata, ma varia, come la gradazione alcolica, a
seconda del tipo di vermut. Il vermut bianco e rosso devono esprimere
una gradazione alcolica non inferiore ai 15,5% vol e un tenore
zuccherino minimo del 14%; il vermut secco (dry), invece, deve avere
una gradazione alcolica minima di 18% vol e il 12% massimo di
zuccheri. Il vermut viene ottenuto da vini bianchi zuccherini dal
sapore neutro e delicato (bianco secco), da alcol a 95–96°, da
zucchero (saccarosio) e da piante aromatiche, delle quali la più
importante è l'assenzio maggiore (Artemisia absinthium L.)
una pianta della famiglia delle Asteraceae.
Storia
Il vermut fu inventato nel 1786 da
Antonio Benedetto Carpano a Torino, che scelse questo nome
riadattando il termine Wermut, con il quale viene chiamata, in
lingua tedesca, l'artemisia maggiore.
Precedenti storici
In seguito alla guerra di successione
spagnola, iniziata nel 1701, che vide contrapporsi la Francia e
l'Inghilterra, quest'ultima si trovò a dover superare i problemi
derivanti dall'impossibilità di ricevere le normali forniture di
vino francese. Per tale motivo, nel 1703, tra l'Inghilterra e il
Portogallo, fu stipulato il trattato di Methuen che prevedeva vari
accordi di tipo politico, militare e commerciale, con particolare
riguardo all'importazione in Inghilterra di pregiati vini liquorosi
portoghesi, a fronte dell'esportazione in Portogallo di pregiati
tessuti inglesi.
Molto diffuso dai mercanti inglesi che,
di fatto, ne avevano assunto il monopolio commerciale, il vino
liquoroso ebbe un grande successo in tutta Europa, sia per il
gradimento delle dame verso il gusto dolce, sia per l'intrinseco
significato antifrancese che tale consumo comportava.
Questo nuovo scenario aprì le porte
sia a prodotti già diffusi su scala locale, come il Marsala,
prodotto della Sicilia che aveva metodi di vinificazione e
invecchiamento simili a quelli dei vini portoghesi, sia a nuovi
esperimenti come il vermut.
Il Vermut ebbe il merito di permettere
l'utilizzo di vini giovani ad alta gradazione, surrogando le sapidità
tipiche dell'invecchiamento attraverso l'aggiunta d'una particolare
miscela di erbe aromatizzanti. La mistura registrò una grande
diffusione, sia per la gradevolezza del gusto, sia per l'inferiore
costo di produzione, e fu subito adottata in gran parte dell'Europa.
Composizione
Per legge il termine "vermut"
è riservato ad un prodotto ottenuto da vino di produzione nazionale
addizionato di sostanze aromatiche e amaricanti permesse.
La gradazione alcolica non deve essere
inferiore al 15,5% in volume e il contenuto in zuccheri complessivi,
espressi come zucchero invertito, non inferiore a 14 grammi per 100
ml. Nei vermut indicati come secchi o dry il contenuto
alcolico minimo è del 18% e gli zuccheri non possono eccedere i 12
grammi per 100 ml.
Gli aromi derivano da:
- foglie o piante intere di artemisia o assenzio (aroma principale prescritto dalla legge n. 108 del 16 marzo 1958, ad esclusione di alcuni tipi destinati all'esportazione), di camedrio, di cardo santo, della centaurea minore, della coca, dell'issopo, della maggiorana, della melissa, del dittamo, del timo, della salvia;
- i fiori di camomilla, di luppolo, di sambuco, di zafferano, chiodi di garofano;
- i frutti di anice stellato, di finocchio, di coriandolo, di cardamomo, di arancio (cortecce), macis, noce moscata, fava tonka, vaniglia;
- le radici di angelica, di calamo aromatico, di enula campana, di galanga, di genziana, d'imperatoria, di ireos, di zenzero, di zedoaria;
- le scorze di cannella, di china, di melograno;
- il legno di quassia;
- il succo di aloe.
Utilizzo
Il vermut si beve soprattutto come
aperitivo ed entra nella composizione di molti cocktail, tra quali
famoso è il Martini ma può anche essere usato per cucinare carni.
Ci sono vari stili di vermut, in generi distinti per colore (rosso,
bianco e rosato) e per gusto (dolce, secco, extra secco e chinato).
L'uso del caramello come dolcificante e colorante è riservato al
vermut rosso.
Riconoscimenti
La Regione Piemonte ha ottenuto dal
Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali il
riconoscimento del vermut tra i prodotti agroalimentari tradizionali
italiani.
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