Il legmi (o lagmi; in
Libia anche legbi e a Siwa lebgi) è una bevanda molto
diffusa in Nordafrica, costituita dalla linfa della palma da dattero.
Tale linfa consiste in un liquido molto zuccherino che può essere
utilizzato fresco per diversi scopi, per esempio aggiunto ai cibi o
al cuscus, oppure vi si può inzuppare il pane, ma dal momento che in
breve tempo esso fermenta, il suo uso prevalente è sotto forma di
bevanda alcoolica.
Il legmi vene estratto (soprattutto in
primavera) praticando un'incisione sotto l'attaccatura delle fronde e
lasciando colare la linfa in una pentola o altro recipiente. Se
praticato come si deve, il prelievo della linfa non dovrebbe impedire
alla pianta di continuare a produrre datteri. In pratica, però si
preferisce di solito troncare del tutto la sommità della palma, che
quindi non è più in grado di produrre frutti e muore rapidamente.
Per questo l'estrazione del legmi viene di solito effettuata
su piante produttrici di datteri di scarsa qualità.
La bevanda è dolce prima della
fermentazione e si beve come succo di frutta; poi fermenta
naturalmente molto rapidamente (in poche ore) e diventa una bevanda
alcolica di gusto acidulo.
Il consumo di legmi è vietato
dai precetti islamici, e per questo anche la sua produzione viene
spesso effettuata in modo semiclandestino. In certe zone, come ad
esempio il sud della Tunisia, non è difficile procurarsene. Tra i
centri di produzione più noti vi sono infatti le isole Kerkennah.
La parola legmi è di origine
araba, ma è entrata anche in tutti i dialetti berberi, e nelle
diverse regioni del Nordafrica ha subito a volte delle modificazioni.
Segnalando la forma Tripolina lagbi, E. Griffini (1913: 306)
ricorda un'etimologia popolare: lâga bî-ya "mi piace".
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