Il cognàc è un'acquavite
francese tutelata da una Appellation d'origine contrôlée (AOC),
ricavata dalla distillazione di vino bianco.
Si produce solo nei dipartimenti della
Charente e della Charente Marittima nell'ovest della Francia, ed una
piccola porzione della Dordogna e del dipartimento delle Deux-Sèvres;
il distillato prende il nome dalla città che tradizionalmente è
stata la sede principale del suo commercio, Cognac.
Storia
Le prime notizie della sua produzione
risalgono al 1622, quando gli olandesi, che da secoli acquistavano
vino e sale in queste contrade risalendo il fiume Charente,
insegnarono agli abitanti a distillare il vino, che mal sopportava i
viaggi per mare verso il Nord Europa.
Metodi di produzione
Le uve utilizzate provengono dai
principali vitigni bianchi permessi, ossia Ugni blanc, folle
blanche, colombard e da qualche altro minore come il
sémillon ed il montils. I grappoli vengono pressati
leggermente ed il mosto così ottenuto deve poi riposare circa un
mese, per diventare un vino bianco alquanto acido ed a bassa
gradazione alcolica (8°-10°), con cui si procederà immediatamente
alla distillazione. Il vino viene distillato a fuoco diretto con
alambicco charentais per due volte: nella prima cotta si ottiene il
brouillis che ha una gradazione alcolica intorno ai 30°,
mentre nella seconda, la bonne chauffe il distillato arriva a
raggiungere i 70°. Dopodiché l'acquavite viene sottoposta ad un
obbligatorio periodo di invecchiamento in barrique di quercia
francese del Limousin o del Tronçais della durata di almeno due
anni, in cui assume la colorazione ambrata (corretta spesso con
l'aggiunta di caramello) e a contatto con la botte prende il gusto
caratteristico. L'invecchiamento può proseguire fino ad oltre 60
anni, dopodiché il distillato viene trasferito in bonbonnes o
damigiane.
Le zone di produzione
La AOC del cognac si divide in sei
sottozone chiamate crus all'incirca concentriche, ognuna delle quali
produce una qualità differente di distillati in ragione della
composizione più o meno gessosa del terreno e della posizione
geografica:
- Grande Champagne: terreni completamente gessosi e clima più favorevole; cognac adatti al lungo invecchiamento e di migliore struttura
- Petite Champagne: terreni meno gessosi e clima appena meno favorevole; cognac molto simili ai precedenti, ma con minore struttura e complessità
- Borderies: terreni decalcificati in superficie, ma ancora gessosi, clima con modeste influenze oceaniche; cognac corposi, floreali e ben strutturati, adatti all'invecchiamento
- Fins Bois: cru molto eterogeneo per composizione dei terreni e clima più esposto dei precedenti; cognac di corpo modesto, fruttati e floreali, di rapido invecchiamento
- Bons Bois: cru esterno, terreni eterogenei, e clima esposto agli influssi oceanici o del Massiccio Centrale; acquaviti rustiche, più vigorose delle precedenti, e di rapido invecchiamento
- Bois Ordinaires: il cru si affaccia sull'Oceano Atlantico; il clima è marino, i terreni sabbiosi; le acquaviti sono deboli e ruvide; invecchiano in pochi anni.
Se il cognac proviene da una sola di
queste zone, può essere indicata in etichetta la denominazione
geografica complementare corrispondente (appellation): per esempio
"cognac Grande Champagne". Le miscele di crus
diversi possono chiamarsi solo cognac, con un'unica eccezione: il
cognac ottenuto dalla miscela dei distillati della Petite e della
Grande Champagne (almeno 50%), prende il nome di "Fine
Champagne"; ma non si tratta di un cru autonomo.
Classificazione dell'invecchiamento
Il cognac in commercio si classifica
secondo il grado di invecchiamento con alcune sigle di uso
tradizionale; si compone quasi sempre di una miscela di acquaviti di
annate diverse.
La legge francese vieta di indicare in
etichetta l'anno di distillazione, con l'eccezione del cognac
millesimato; a seconda della durata dell'invecchiamento, sulla
bottiglia si possono trovare le seguenti:
Denominazioni legali
- VS o De Luxe (Very Special) - l'acquavite più giovane della miscela deve avere almeno due anni di invecchiamento
- VSOP, o Réserve (Very Superior oppure Very Special Old Pale) - l'acquavite più giovane della miscela deve aver almeno quattro anni di invecchiamento
- XO (eXtra Old) - l'acquavite più giovane della miscela deve
avere almeno 6 anni di invecchiamento; questa è la massima garanzia
legale di invecchiamento data dalla AOC
del cognac.
Denominazioni tradizionali
- Napoléon - è una classificazione non ufficiale che indica un cognac di invecchiamento intermedio tra VSOP e XO.
- Vieille Réserve, Hors d'âge, Extra - sono classificazioni
usate frequentemente nel commercio, ed indicano cognac di
invecchiamento elevato.
Secondo gli usi tradizionali, i cognac
vengono invecchiati più a lungo del minimo legale, anche se non è
esplicitamente dichiarato.
Miscelazione
La quasi totalità del cognac in
commercio è una miscela (assemblage) di distillati di origini
ed annate diverse. È compito del maître de chai o maestro
cantiniere comporre le miscele per ottenere un prodotto costante nel
tempo o con particolari caratteristiche di gusto. Spesso le miscele
sono composte da decine se non centinaia di distillati. Anche i
cognac millesimati sono miscele di acquaviti dello stesso anno. Fanno
eccezione a questa consuetudine solo alcuni rarissimi distillati
imbottigliati direttamente dalla botte per le loro caratteristiche di
gran pregio, che prendono il nome di brut de fût, all'inglese
cask strength.
Tutela della denominazione d'origine
Durante il periodo fascista il nome
cognac è stato a forza italianizzato in arzente da Gabriele
d'Annunzio, senza successo; in Italia fino al 1949 ogni distillato di
vino poteva legalmente chiamarsi cognac, indipendentemente dalla sua
origine.
Una convenzione italo-francese (28
maggio 1948) stabilisce che il termine cognac dal 1º gennaio
1950 sia riservato ai soli distillati di vino prodotti nella regione
di Cognac. I distillati di vino di altra origine (italiana, ma anche
francese al di fuori della zona d'origine) sono perciò definiti
brandy; fanno eccezione quelli prodotti nella regione
dell'Armagnac che hanno un'AOC autonoma.
Il servizio del Cognac
Il Cognac è servito liscio, in dosi da 4 cl, a una temperatura di 20-22 °C. Servito nel bicchiere Ballon o nel Tulipe per facilitarne la decantazione e per fare in modo che si liberino gli aromi, grazie al calore emanato dalle mani. Questo processo si definisce umanizzazione.Altri usi del cognac
Oltre ad entrare in diversi cocktail
(Alexander, French Connection, Sidecar, Stinger, Block and fall, East
India, ecc..) l'acquavite di cognac è alla base di due note bevande
alcoliche: il tradizionale Pineau des Charentes (aperitivo a base di
mosto con aggiunta di Cognac) e il Grand Marnier, che è un cognac
aromatizzato all'arancia. Il cognac viene altresì impiegato per
conservare frutti, ed in alcune altre bevande con succhi di frutta o
tè.
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