C’è un momento dell’anno in cui il sole inizia a smorzare la sua ferocia, la luce si fa più dorata e le giornate si accorciano senza fretta. Le notti diventano più fresche, e i mercati si riempiono dei frutti più maturi: fichi dolcissimi, susine compatte, uva croccante e le prime mele appena colte. È in questa stagione sospesa che nasce il Cuore di Settembre, un cocktail che celebra la transizione, la malinconia luminosa della fine dell’estate.
Il Cuore di Settembre non è solo un drink: è una dedica liquida a chi ama l’equilibrio tra dolcezza e acidità, tra sole e ombra, tra il desiderio di trattenere l’estate e l’accettazione serena dell’autunno imminente. La sua ricetta, raffinata ma profondamente sensoriale, nasce da un’intuizione di barman italiani che, affascinati dai colori e dai profumi della frutta tardiva, hanno voluto creare qualcosa che si beva con lentezza, magari su un terrazzo, mentre il cielo si tinge di rame.
Il Cuore di Settembre compare per la prima volta tra le proposte di un piccolo cocktail bar affacciato sul lago di Como, “La Pigna d’Oro”, noto per la sua attenzione ai prodotti locali e stagionali. Era il 2016, e il barista di allora, Matteo Riolo, cercava un modo per celebrare la chiusura della stagione estiva con un drink che non fosse né troppo estivo né già invernale.
Trovò ispirazione nella composta che la nonna gli preparava ogni settembre: fichi, uva fragola, un po’ di limone e una punta di grappa. Da lì nacque un equilibrio di ingredienti che è diventato la firma del cocktail: il profumo profondo del fico, la freschezza acidula del limone, la rotondità di un distillato aromatico, e un tocco finale erbaceo che richiama le erbe spontanee che cominciano a spuntare sui pendii ombrosi.
Il nome venne da sé, suggerito da una cliente affezionata: “Sa di qualcosa che finisce e comincia insieme. Sa di settembre”.
Ingredienti e strumenti
Per un bicchiere:
45 ml di grappa aromatica (meglio se di moscato o malvasia)
25 ml di succo di fichi freschi (filtrato)
20 ml di succo di limone fresco
15 ml di sciroppo di miele e rosmarino (ricetta sotto)
2 gocce di tintura di lavanda (facoltativa)
ghiaccio tritato q.b.
fetta di fico fresco e rametto di rosmarino per guarnire
Per lo sciroppo al miele e rosmarino:
100 ml di acqua
100 g di miele d’acacia
1 rametto di rosmarino fresco
Portare a ebollizione acqua e rosmarino, spegnere e lasciare in infusione per 5 minuti. Filtrare e sciogliervi il miele. Lasciar raffreddare completamente prima dell’uso. Si conserva in frigo per una settimana.
Preparazione
1. Estrarre il succo:
Per ottenere il succo di
fichi, è preferibile utilizzare frutti ben maturi. Sbucciarli,
frullarli brevemente e filtrare il succo attraverso una garza o un
colino a maglia fine. Il risultato sarà un liquido denso, profumato,
dal colore rosato.
2. Miscelazione:
Riempire lo shaker con
ghiaccio. Aggiungere la grappa, il succo di fichi, il succo di limone
e lo sciroppo al miele e rosmarino. Se si vuole arricchire il bouquet
aromatico, aggiungere ora le gocce di lavanda.
3. Agitare e servire:
Shakerare
energicamente per 15-20 secondi, poi versare in un bicchiere lowball
precedentemente raffreddato, colmando con ghiaccio tritato. Guarnire
con una fetta di fico sul bordo del bicchiere e un piccolo rametto di
rosmarino.
Al primo impatto, il Cuore di Settembre colpisce per la sua intensità olfattiva: il fico rilascia note mielate, mentre il rosmarino regala una freschezza verde, quasi boschiva. La grappa, spesso temuta per il suo carattere vigoroso, qui si ammorbidisce in una struttura rotonda e persistente. Il limone alleggerisce l’insieme e dona equilibrio, evitando che la dolcezza prenda il sopravvento. Il retrogusto è lungo, con richiami floreali e una piacevole secchezza che invita a un secondo sorso.
Il Cuore di Settembre è un cocktail che può sorprendere anche in abbinamento gastronomico. Funziona splendidamente con:
formaggi erborinati, come un gorgonzola dolce o una robiola stagionata
crostini con lardo e miele di castagno
tartare di tonno con sesamo e agrumi
carpaccio di funghi porcini con scaglie di parmigiano
Grazie alla sua complessità, riesce ad accompagnare antipasti autunnali e a contrastare piatti con tendenza grassa o sapidità spiccata.
In un panorama sempre più saturo di drink fotocopia, il Cuore di Settembre rappresenta una ventata di autenticità. Non solo per la scelta degli ingredienti, ma per la filosofia che lo ispira: stagionalità, artigianalità, senso del luogo. È un cocktail che si racconta mentre lo si prepara, che coinvolge i sensi in maniera completa, e che invita alla calma e alla contemplazione.
Non è un drink da sorseggiare in fretta: ogni sorso merita attenzione, ogni dettaglio — dal profumo del rosmarino alla consistenza del fico — è pensato per lasciare un’impressione profonda. È una bevanda che celebra il tempo e la natura, che sa parlare di un momento preciso dell’anno con precisione poetica.
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