Quando si parla di sangria, l’immaginario comune corre subito alla versione rossa, corposa, con vino tempranillo, agrumi e spezie. Tuttavia, esiste una variante altrettanto gustosa e raffinata: la Sangria in Bianco, un'alternativa fresca e luminosa che mette in risalto le note delicate del vino bianco, accompagnato da frutta fresca, aromi mediterranei e un tocco di bollicine.
Questo drink, perfetto per accompagnare pranzi all'aperto, aperitivi con amici o serate rilassate in terrazza, rappresenta una scelta versatile e più leggera rispetto alla sorella maggiore. Oggi ti guiderò attraverso la sua storia, gli ingredienti chiave e tutti i passaggi per preparare una sangria bianca a regola d’arte.
La sangria ha origini spagnole e portoghesi, risalenti al XVIII secolo, quando si iniziò a mescolare vino con frutta e spezie per migliorarne la conservazione e il gusto. Il termine stesso deriva da “sangre”, sangue, per via del colore intenso della versione rossa.
La versione “bianca” ha origini più recenti, e si afferma con decisione solo nella seconda metà del Novecento, grazie all’ampliamento dell’offerta vinicola e all’interesse crescente per i vini bianchi aromatici, fruttati e più adatti a essere serviti freddi. La sangria bianca, chiamata anche sangria blanca, nasce come risposta alla voglia di freschezza e leggerezza durante i mesi più caldi. Oggi, è una presenza fissa nei menu dei beach bar, nei ricevimenti estivi e nei brunch informali.
Sangria “in bianco”: la ricetta perfetta per stupire
Ingredienti per 6-8 persone:
1 bottiglia (750 ml) di vino bianco secco e fruttato (es. Sauvignon Blanc, Vermentino, Pinot Grigio)
250 ml di spumante brut o prosecco
60 ml di liquore all’arancia (Cointreau o Triple Sec)
1 pesca gialla tagliata a fette sottili
1 mela verde a cubetti
1 pera matura ma soda
100 g di acini d’uva bianca, lavati e tagliati a metà
1 limone biologico, tagliato a fettine sottili
1 lime, affettato
1 rametto di menta fresca
1 cucchiaio di miele millefiori (facoltativo, per dolcificare)
Ghiaccio q.b.
Varianti opzionali:
1 cucchiaino di zenzero fresco grattugiato, per una nota speziata
Qualche fettina di cetriolo per un effetto detox
Sostituire il liquore all’arancia con un liquore di sambuco per un profilo floreale
Preparazione passo dopo passo
Prepara la frutta: Lava accuratamente tutta la frutta. Taglia mela, pera e pesca a fettine o cubetti mantenendo la buccia (se biologica). Taglia l’uva a metà, elimina eventuali semi. Affetta limone e lime.
Macerazione: In una grande caraffa o in una ciotola di vetro, unisci tutta la frutta e versaci sopra il liquore all’arancia e il cucchiaio di miele. Lascia riposare per 10-15 minuti, in modo che i sapori inizino a fondersi.
Aggiungi il vino: Versa lentamente il vino bianco nella caraffa. Aggiungi il rametto di menta e, se gradisci, lo zenzero fresco. Copri con pellicola e lascia riposare in frigorifero per almeno 2 ore (meglio se 4).
Ultimo tocco: Al momento di servire, aggiungi il prosecco ben freddo e mescola con delicatezza per non far perdere l’effervescenza.
Servizio: Riempi i bicchieri con abbondante ghiaccio e versa la sangria. Assicurati che in ogni bicchiere arrivi una porzione generosa di frutta.
Consigli dell’esperto per una sangria impeccabile
Scegli un vino bianco fresco e fruttato ma non troppo aromatico, per non coprire il gusto della frutta.
Evita vini dolci, altrimenti il risultato sarà stucchevole. La dolcezza dovrà arrivare dalla frutta stessa o, eventualmente, dal miele.
La frutta deve essere fresca e matura, ma non troppo morbida: deve mantenere consistenza anche dopo qualche ora di macerazione.
Non saltare la fase di riposo in frigo: è il segreto per amalgamare profumi e sapori senza forzature.
La Sangria in Bianco è un drink polivalente. Grazie alla sua acidità equilibrata e alla dolcezza naturale, può accompagnare una vasta gamma di piatti:
Antipasti mediterranei: insalate di mare, carpacci di pesce, bruschette con pomodorini e basilico
Piatti vegetariani: cous cous alle verdure, insalata di farro con feta e menta, tabbouleh
Formaggi freschi: primo sale, caprini, burrata con un filo d’olio e pepe rosa
Dolci estivi: crostate alla frutta, cheesecake al limone, sorbetti
Perché scegliere la sangria bianca
Oltre al suo aspetto estetico – chiaro, brillante, punteggiato di colori vivaci – la sangria bianca ha il vantaggio di essere più leggera e digeribile, soprattutto quando viene servita nelle giornate calde. Il suo equilibrio tra fruttato e acidulo la rende particolarmente piacevole anche per chi solitamente non predilige i cocktail troppo zuccherini o liquorosi.
Può essere proposta come aperitivo, ma anche come drink da tutto pasto nei buffet estivi. È facile da preparare in grandi quantità, si conserva bene per qualche ora e migliora col tempo, purché venga mantenuta ben fredda.
Una volta padroneggiata la ricetta base, puoi sbizzarrirti con variazioni personalizzate:
Sangria tropicale: aggiungi mango e ananas, magari con un tocco di rum bianco
Sangria agrumata: usa solo agrumi (arancia, pompelmo, lime) per un effetto tonico e aromatico
Sangria speziata: inserisci una stecca di cannella e qualche chiodo di garofano per una nota calda, anche d'inverno
La Sangria in Bianco rappresenta la quintessenza della convivialità estiva. È un drink semplice ma raffinato, che si presta a mille interpretazioni e che riesce sempre a sorprendere per la sua capacità di abbinare freschezza, leggerezza e complessità aromatica. Che tu voglia offrirla ai tuoi ospiti durante una cena in giardino, gustarla in riva al mare o semplicemente sorseggiarla in tranquillità leggendo un libro al tramonto, questa variante della sangria classica si rivelerà sempre all’altezza della situazione.
Preparala, servila ben fredda e lascia che il profumo della frutta e delle erbe mediterranee faccia il resto. La sangria bianca non è solo una bevanda: è un invito a rallentare, condividere e godere delle cose semplici ma ben fatte.
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