giovedì 21 marzo 2024

Sangria “in bianco”: il volto elegante e fruttato della convivialità estiva

Quando si parla di sangria, l’immaginario comune corre subito alla versione rossa, corposa, con vino tempranillo, agrumi e spezie. Tuttavia, esiste una variante altrettanto gustosa e raffinata: la Sangria in Bianco, un'alternativa fresca e luminosa che mette in risalto le note delicate del vino bianco, accompagnato da frutta fresca, aromi mediterranei e un tocco di bollicine.

Questo drink, perfetto per accompagnare pranzi all'aperto, aperitivi con amici o serate rilassate in terrazza, rappresenta una scelta versatile e più leggera rispetto alla sorella maggiore. Oggi ti guiderò attraverso la sua storia, gli ingredienti chiave e tutti i passaggi per preparare una sangria bianca a regola d’arte.

La sangria ha origini spagnole e portoghesi, risalenti al XVIII secolo, quando si iniziò a mescolare vino con frutta e spezie per migliorarne la conservazione e il gusto. Il termine stesso deriva da “sangre”, sangue, per via del colore intenso della versione rossa.

La versione “bianca” ha origini più recenti, e si afferma con decisione solo nella seconda metà del Novecento, grazie all’ampliamento dell’offerta vinicola e all’interesse crescente per i vini bianchi aromatici, fruttati e più adatti a essere serviti freddi. La sangria bianca, chiamata anche sangria blanca, nasce come risposta alla voglia di freschezza e leggerezza durante i mesi più caldi. Oggi, è una presenza fissa nei menu dei beach bar, nei ricevimenti estivi e nei brunch informali.

Sangria “in bianco”: la ricetta perfetta per stupire

Ingredienti per 6-8 persone:

  • 1 bottiglia (750 ml) di vino bianco secco e fruttato (es. Sauvignon Blanc, Vermentino, Pinot Grigio)

  • 250 ml di spumante brut o prosecco

  • 60 ml di liquore all’arancia (Cointreau o Triple Sec)

  • 1 pesca gialla tagliata a fette sottili

  • 1 mela verde a cubetti

  • 1 pera matura ma soda

  • 100 g di acini d’uva bianca, lavati e tagliati a metà

  • 1 limone biologico, tagliato a fettine sottili

  • 1 lime, affettato

  • 1 rametto di menta fresca

  • 1 cucchiaio di miele millefiori (facoltativo, per dolcificare)

  • Ghiaccio q.b.

Varianti opzionali:

  • 1 cucchiaino di zenzero fresco grattugiato, per una nota speziata

  • Qualche fettina di cetriolo per un effetto detox

  • Sostituire il liquore all’arancia con un liquore di sambuco per un profilo floreale

Preparazione passo dopo passo

  1. Prepara la frutta: Lava accuratamente tutta la frutta. Taglia mela, pera e pesca a fettine o cubetti mantenendo la buccia (se biologica). Taglia l’uva a metà, elimina eventuali semi. Affetta limone e lime.

  2. Macerazione: In una grande caraffa o in una ciotola di vetro, unisci tutta la frutta e versaci sopra il liquore all’arancia e il cucchiaio di miele. Lascia riposare per 10-15 minuti, in modo che i sapori inizino a fondersi.

  3. Aggiungi il vino: Versa lentamente il vino bianco nella caraffa. Aggiungi il rametto di menta e, se gradisci, lo zenzero fresco. Copri con pellicola e lascia riposare in frigorifero per almeno 2 ore (meglio se 4).

  4. Ultimo tocco: Al momento di servire, aggiungi il prosecco ben freddo e mescola con delicatezza per non far perdere l’effervescenza.

  5. Servizio: Riempi i bicchieri con abbondante ghiaccio e versa la sangria. Assicurati che in ogni bicchiere arrivi una porzione generosa di frutta.

Consigli dell’esperto per una sangria impeccabile

  • Scegli un vino bianco fresco e fruttato ma non troppo aromatico, per non coprire il gusto della frutta.

  • Evita vini dolci, altrimenti il risultato sarà stucchevole. La dolcezza dovrà arrivare dalla frutta stessa o, eventualmente, dal miele.

  • La frutta deve essere fresca e matura, ma non troppo morbida: deve mantenere consistenza anche dopo qualche ora di macerazione.

  • Non saltare la fase di riposo in frigo: è il segreto per amalgamare profumi e sapori senza forzature.

La Sangria in Bianco è un drink polivalente. Grazie alla sua acidità equilibrata e alla dolcezza naturale, può accompagnare una vasta gamma di piatti:

  • Antipasti mediterranei: insalate di mare, carpacci di pesce, bruschette con pomodorini e basilico

  • Piatti vegetariani: cous cous alle verdure, insalata di farro con feta e menta, tabbouleh

  • Formaggi freschi: primo sale, caprini, burrata con un filo d’olio e pepe rosa

  • Dolci estivi: crostate alla frutta, cheesecake al limone, sorbetti

Perché scegliere la sangria bianca

Oltre al suo aspetto estetico – chiaro, brillante, punteggiato di colori vivaci – la sangria bianca ha il vantaggio di essere più leggera e digeribile, soprattutto quando viene servita nelle giornate calde. Il suo equilibrio tra fruttato e acidulo la rende particolarmente piacevole anche per chi solitamente non predilige i cocktail troppo zuccherini o liquorosi.

Può essere proposta come aperitivo, ma anche come drink da tutto pasto nei buffet estivi. È facile da preparare in grandi quantità, si conserva bene per qualche ora e migliora col tempo, purché venga mantenuta ben fredda.

Una volta padroneggiata la ricetta base, puoi sbizzarrirti con variazioni personalizzate:

  • Sangria tropicale: aggiungi mango e ananas, magari con un tocco di rum bianco

  • Sangria agrumata: usa solo agrumi (arancia, pompelmo, lime) per un effetto tonico e aromatico

  • Sangria speziata: inserisci una stecca di cannella e qualche chiodo di garofano per una nota calda, anche d'inverno

La Sangria in Bianco rappresenta la quintessenza della convivialità estiva. È un drink semplice ma raffinato, che si presta a mille interpretazioni e che riesce sempre a sorprendere per la sua capacità di abbinare freschezza, leggerezza e complessità aromatica. Che tu voglia offrirla ai tuoi ospiti durante una cena in giardino, gustarla in riva al mare o semplicemente sorseggiarla in tranquillità leggendo un libro al tramonto, questa variante della sangria classica si rivelerà sempre all’altezza della situazione.

Preparala, servila ben fredda e lascia che il profumo della frutta e delle erbe mediterranee faccia il resto. La sangria bianca non è solo una bevanda: è un invito a rallentare, condividere e godere delle cose semplici ma ben fatte.


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