Nel vivace e spesso caotico mondo della mixology, tra le luci stroboscopiche e le nuove creazioni audaci, esistono gemme nascoste che sussurrano storie di un'epoca passata. Oggi vi portiamo alla scoperta di uno di questi tesori dimenticati: il Corpse Reviver #1.
Il nome, ammettiamolo, non è dei più invitanti. Evoca immagini di oscuri elisir e rimedi d'altri tempi. E in parte è proprio così. Nato all'inizio del XX secolo, in un'epoca in cui i cocktail erano spesso concepiti come tonici o "rimedi" per i postumi di una sbornia (da cui il nome "reviver", rivitalizzante), il Corpse Reviver #1 era considerato un potente alleato per affrontare le fatiche della notte precedente.
Le sue origini precise non sono del tutto chiare, ma la ricetta più accreditata compare nel leggendario "Savoy Cocktail Book" del 1930, firmato dal celebre bartender Harry Craddock del Savoy Hotel di Londra. In questo tempio dell'ospitalità, il Corpse Reviver #1 trovò la sua consacrazione, affiancando il più noto (e meno alcolico) Corpse Reviver #2.
A dispetto del suo nome lugubre, il Corpse Reviver #1 è un cocktail sorprendentemente elegante e complesso. La sua base di brandy (spesso Calvados o Cognac) gli conferisce una ricchezza fruttata e calda. L'aggiunta di vermouth dolce italiano apporta note erbacee e leggermente amarognole, mentre il tocco di Calvados (distillato di sidro di mele) introduce una freschezza fruttata distintiva. Un pizzico di assenzio completa il quadro, regalando un sottile e intrigante sentore anisato che lega tutti gli elementi.
In un'epoca dominata da sapori spesso estremi o eccessivamente dolci, il Corpse Reviver #1 offre un'alternativa sofisticata e bilanciata. La sua complessità aromatica lo rende un cocktail ideale per chi cerca qualcosa di più ricercato e con una storia da raccontare.
Proporlo nel vostro bar può essere un modo per incuriosire la clientela più avventurosa e dimostrare la vostra conoscenza della miscelazione classica. È un drink perfetto come aperitivo o come after-dinner leggermente più corposo.
La Ricetta Classica del Corpse Reviver #1
Ecco la ricetta tramandata dal Savoy Cocktail Book:
60 ml di Brandy (idealmente Cognac o Calvados)
30 ml di Vermouth Dolce Italiano
15 ml di Calvados
Un goccio (circa 2-3 ml) di Assenzio
Preparazione:
Raffreddare un bicchiere coupette o un bicchiere da cocktail.
In un mixing glass riempito di ghiaccio, versare il brandy, il vermouth dolce e il Calvados.
Aggiungere il goccio di assenzio (potete anche "wash" il bicchiere, versando l'assenzio, facendolo roteare e poi eliminando l'eccesso).
Mescolare delicatamente con un bar spoon fino a raffreddamento ottimale (circa 20-30 secondi).
Filtrare il cocktail nel bicchiere precedentemente raffreddato.
Non è necessaria una guarnizione, ma una scorza d'arancia espressa sul drink può aggiungere un tocco aromatico.
Il Corpse Reviver #1 non è solo un cocktail dimenticato, ma un promemoria della ricca storia della nostra professione. Offrirlo ai vostri clienti è un modo per onorare questa tradizione e per far scoprire loro un sapore unico e affascinante. Un sorso di questo "rivitalizzante" dal passato potrebbe essere proprio ciò che serve per risvegliare la curiosità e il palato dei vostri ospiti.
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