giovedì 23 dicembre 2021

Un inventore che fu ispirato dall’osservare la moglie mentre faceva il bucato



Nel 1919 Alfonso Bialetti apre a Crusinallo, presso Omegna, un’officina per la produzione di semilavorati in alluminio.

Un giorno, osservando la moglie fare il bucato con la lisciveuse, una grossa pentola in cui si metteva la lisciva (l’antico detersivo), ebbe un’intuizione felice: quella che gli consentirà di mettere a punto, nel 1933, la celeberrima Moka Express.

La caffettiera ha una bella forma ottagonale, ispirata all’Art Decò, pochi componenti in alluminio, tutti innovativi, ed è robusta e facilissima da usare.

È un capolavoro di design industriale e oggi è esposta nelle collezioni permanenti del Triennale Design Museum di Milano e del MoMA di New York.

Grazie all’impegno del figlio di Alfonso, Renato Bialetti, nel secondo dopoguerra la Moka entrerà nelle case di milioni di italiani, cambiandone le abitudini per sempre.




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