mercoledì 6 gennaio 2021

I Maya usavano il caffè come bevanda energetica?

I Maya usavano i frutti di una pianta per la preparazione di infusi che li aiutavano a combattere la fatica, ma non era il caffè. Il caffè ha seguito un percorso completamente diverso per arrivare ad essere un prodotto tipico delle nazioni del Sud America.

La pianta del caffè è originaria dell'Etiopia da dove è stata poi esportata in tutti i climi che ne potessero sostenere la crescita.

La preparazione di infusi ottenuti bollendo le bacche del caffè allo scopo di sconfiggere la fatica si è vista per la prima volta verso l'XI secolo, e si è poi diffusa nei successivi 900 anni fino a giungere all'espresso e a tutto il resto che consideriamo caffè al giorno d'oggi.

La prima comparsa ufficiale del caffè in Europa risale al 1575, dove in un rapporto della polizia di Venezia viene menzionato uno strumento per la preparazione di caffè di proprietà di un mercante Turco assassinato. Comunque questa bevanda non cominciò ad essere proposta al grande pubblico fino agli anni '50 del 1600 in Inghilterra.

Quindi possiamo affermare con un buon grado di sicurezza che i Maya non usavano il caffè come bevanda energetica semplicemente perché non ce l'avevano a disposizione e non l'avevano mai visto.

I Maya conoscevano però le proprietà stimolanti delle noci di cacao, che avevano imparato a fermentare e tostare in maniera simile alle pratiche moderne.

Le noci tostate venivano poi ridotte in polvere e infuse per la preparazione di una bevanda scura, amara e dalle proprietà energetiche: la cioccolata.


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