domenica 5 luglio 2020

Chiuso per ferie!

Manuale di viaggio di Paperino (Quack) - Scrivere i risvolti



sabato 4 luglio 2020

Le origini delle bibite gassate

Bibite gassate alterano le proteine del cervello: lo dice una ...



Un' altra invenzione per procurarci qualche diletto in più, non essendone davvero mai sazi… Nel 1767, Joseph PRIESTLY, un geniaccio di vasta cultura (filosofia, chimica, biologia, psicologia, fisica…) di origini britanniche, ideò un sistema per insufflare anidride carbonica in una contenitore di acqua e dopo qualche decennio, nel 1820, cominciarono a prodursi bevande gassate e aromatizzate con zenzero, chinino, limone, arancia, bergamotto etc… Ed apparvero sulle tavole della high society i primi flaconi di seltz… e allegramente recitò il primo assolo miss Coca-cola (Atlanta, 1886), il migliore disincrostante, degrassante, antiruggine, anticalcare che si conosca… Il resto è storia molto conosciuta e gli annali sono facilmente consultabili presso… ogni clinica di epato-gastro-enterologia…

venerdì 3 luglio 2020

Come funziona la caffettiera

Quando l'acqua che riempie la parte inferiore della caffettiera giunge ad ebollizione, il sottile strato di vapore che si interpone tra il filtro e l'acqua stessa, aumentando la temperatura, gonfia le proprie molecole, quindi, anche la pressione aumenta la sua forza. A questo punto, secondo il principio di Pascal, il vapore esercita sull'acqua una pressione uniforme in tutte le direzioni, per cui l'unica "via d'uscita" per il liquido risulta l'imbuto del filtro.
L'acqua passa attraverso il filtro stesso contenente il caffè, quindi, fluisce attraverso la polvere di caffè, accogliendo in se gli oli presenti sulla superficie dei granelli, trasformandosi così nella bevanda che tutti conoscono. L'ulteriore risalita fa sì che il caffè appena formato si raccolga nella parte superiore della caffettiera, passando attraverso una cannula detta "camino".
La risalita si arresta quando il livello di acqua nella caldaia (o parte inferiore della caffettiera) scende al di sotto del livello di entrata che identifichiamo con il foro dell'imbuto del filtro.


Oltre alle tre componenti principali, la caffettiera - detta anche moka - è dotata anche di una semplice valvola a molla che evita aumenti eccessivi di pressione, che potrebbero far esplodere la stessa moka. Tali aumenti di pressione sono generalmente dovuti a fenomeni ostruttivi (ad esempio a causa di un'eccessiva pressatura della polvere di caffè nel filtro).
Una guarnizione, infine, assicura la sicurezza dell'avvitamento.






giovedì 2 luglio 2020

La sbronza più memorabile di sempre


Abbiamo tutti quell'amico mezzo alcolizzato che la domenica mattina stenta a ricordare cosa sia successo la sera prima, ma per uscire a bere una birra nella periferia rumena e risvegliarsi coperto di lividi nel centro di Londra senza la minima idea del perchè, bisogna essere dei veri professionisti.


È la singolare serata di cui è stato protagonista Mihai Danciu, originario di Albesti, che deve aver pensato di non aver ancora completamente smaltito la sbornia, quando aprendo gli occhi si è visto circondato da persone che parlavano inglese. A raccontare la storia è Adina Costache, infermiera del Whipps Cross Hospital che per prima ha comunicato all'uomo dove si trovava, prima di scattargli una fotografia e postarla in un gruppo Facebook che raccoglie i rumeni che vivono nel Regno Unito, chiedendo di aiutarla a rintracciarne l'identità: "È stato trovato ubriaco e sembra essere stato picchiato, era in un cortile. È stato portato al nostro ospedale, ma mi ha detto di non conoscere nessuno a Londra e di essere stupito di non essere più in Romania. Non ha idea di come sia arrivato a Londra.
Se qualcuno lo conosce e volesse mandarmi un messaggio privato, lo girerò a lui. È stato ricoverato nel reparto dove lavoro". La risposta è stata immediata e l'uomo è stato riconosciuto come Mihai Danciu, disoccupato che vive a casa della madre con la compagna e i due figli. Il suo ultimo avvistamento risale a oltre una settimana prima, al pub della sua città natale, dove aveva scommesso con gli amici che avrebbe trovato un lavoro. C'è chi per le vie di Albesti è pronto a giurare che Mihai sarebbe capace di essere stato ubriaco tutto il tempo, ma le autorità sembrano dubitare della pista, dal momento che è impossibile prendere un aereo in uno stato di alterazione psico-fisica. Nel frattempo è stato riportato a casa dalle autorità.


mercoledì 1 luglio 2020

Come si diventa alcolista

Tanta dedizione, pazienza ed esercizio costante, anche quando non hai voglia. Ed è una vita piena di rinuncia: lavoro, sesso, amicizia, famiglia… devi saper mettere da parte le cose secondarie nella tua esistenza per riuscire a stare dietro all'alcol.
L'alcolismo richiede impegno: se salti un giorno si comincia a ricontare da zero: rischi di ricadere nel tunnel della sobrietà. Che é pericolosissima: ogni anno muoiono poco più di 5 milioni di persone alcoliste per conseguenze o condizioni provocate dall'alcol. Una cifra nemmeno paragonabile alla quantità di persone che ogni anno muoiono sobrie.

(Santino di Bukowski per alcolisti: la preghiera sul retro recita… non lo sappiamo cosa recita; la lobby dei sobri ha fatto stampare la preghiera sul retro del Santino usando caratteri leggibili solo fino alla 7ma birra)

martedì 30 giugno 2020

Perché è difficile bere un litro d'acqua ma è facile bere in maggiori quantità succhi/bibite/birre/alcolici

Birra e Dintorni - IL SAPERE

Lo scopo di bere acqua è quello di alleviare la sete. La motivazione che ti spinge a bere acqua dipende dalla deprivazione, che conosciamo come sensazione di sete. Quando ti sei saziato d'acqua, non sei più motivato per continuare a bere.
A differenza di quello che affermano i guru della nutrizione, non hai alcun bisogno di bere una quantità fissa di litri al giorno per mantenerti idratato. Se è vero che in inverno è più facile sudare senza accorgersene per via degli strati di vestiti, con conseguente perdita di ulteriore acqua, le perdite sono una questione di qualche bicchiere, al massimo. E fa sempre fede la propria sete, salvo presenza di patologie conclamate.
Nulla può sostituire l'acqua. C'è solo l'acqua per l'idratazione.
Il meccanismo della sete è identico al meccanismo che ti fa sentire sazio di diversi cibi quando mangi al ristorante, lasciandoti miracolosamente lo spazio per il dessert. Puoi mangiare più dessert perché hai già fatto il pieno di alimenti salati, succosi, carni e quant'altro di cui eri deprivato.
Non necessariamente devi sentirti pieno per smettere di voler assumere quei cibi precedenti, perché mentre mangi il fattore motivante cala e viene meno.
I liquidi menzionati nella domanda contengono zucchero. Lo zucchero, e qualsiasi sostanza dal sapore zuccherino, stimolano il corpo a consumare sempre più zuccheri. Il motivo è evolutivo e biologico: in natura, i sapori zuccherini sono rari e propri dei frutti e di altre poche sostanze come il miele. La raffinazione dello zucchero ha messo a disposizione una quantità enorme di una sostanza che il nostro corpo è motivato a ricercare. Ci vuole molto più tempo per sentirsi sazi di zucchero. Lo zucchero causa una sua dipendenza, per non parlare dei problemi associati, dalle carie al peso o problemi cardiocircolatori.
Per fare il punto, esistono dei fattori motivanti che influenzano la nostra capacità di bere una determinata sostanza, e li chiamiamo additivi: zucchero, aspartame, aromi, e via dicendo. Sanno di buono, conferiscono un ottimo gusto, fanno rilasciare endorfine nel cervello, e ti ingannano nel consumarne ancora.


lunedì 29 giugno 2020

Come scegliere una buona birra



Può sembrare scontato, ma prima di tutto dovremmo capire il nostro gusto e cercare di assecondarlo.
Al giorno d’oggi l’offerta di birra è davvero ampia, ed è a mio avviso molto piacevole compiere un proprio percorso personale tra i sapori ed i profumi di questa amata bevanda.
Di certo non è bello diventare degli snob o dei sofisticati della birra, che rimane una bevanda conviviale e popolare. Però limitarsi a chiedere “una bionda fresca” (se fatto senza tenere in considerare le altre opzioni) potrebbe precluderci la possibilità di provare qualcosa di meglio.
Ci sono tanti fattori che possono portarci a scegliere una birra piuttosto che un’altra, come il luogo e la compagnia (a mio avviso molto meglio una comune Peroni in buona compagnia che una birra più blasonata in pessima compagnia).
Un metodo per orientarci nel variegato mondo della birra potrebbe essere quello di seguire una sorta di mappa sensoriale:
Colore (vista): nel corso del tempo siamo stati abituati a considerare le birre chiare più leggere e beverine (le classiche lager) e quelle scure più forti ed impegnative. In realtà non è sempre così, se si pensa ad alcune IPA scure che sono molto fresche e leggere e ad alcune birre chiare di origine Belga (come le Tripel) che sono belle toste pur avendo un colore chiaro.
Temperatura (tatto): ad ogni stile la sua temperatura, 8–10 gradi per le birre a bassa fermentazione, 12 e più per le birre più complesse. Ma anche qui è questione di gusto personale…
Profumo (olfatto): una delle caratteristiche su cui personalmente mi soffermo di più. Non sottovalutate il profumo, nella birra è fondamentale: è grazie ai profumi che alcuni stili possono essere identificati. Qui fanno la differenza i luppoli utilizzati, cereali ed ingrediente aggiuntivi. Tali elementi rendono unica una birra. Profumi floreali, di frutta, di miele delle (nelle dubbel ad esempio) o di caffè (nelle porter).

Sapore (gusto): i sapori che si possono sentire in una birra sono tra i più svariati. Se amate l’amaro, scegliete una IPA (o una APA). Se siete teneri e coccolosi, amanti dei sapori dolci potete optare per una blanche o per una saison. Se preferite una birra al "sapore di mare" potete ordinare una Pacific Ale. Per non parlare di sapori più particolari tendenti all'acido delle birre ottenute con fermentazioni spontanee.
Insomma, ce n'è davvero per tutti i gusti… Per scegliere una buona birra bisogna assecondare la curiosità e sperimentare!





 
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