Il caffè sospeso (in napoletano
'O cafè suspiso) è un'abitudine filantropica e solidale, un
tempo viva nella tradizione sociale napoletana. Viene posto in essere
dagli avventori dei bar di Napoli mediante il dono della consumazione
di una tazzina di caffè espresso a beneficio di uno sconosciuto.
La tradizione
Quando un cliente ordina un caffè
sospeso, si trova a pagare due caffè pur ricevendone uno solo.
In questo modo, quando una persona bisognosa entra nel bar può
chiedere se c'è un caffè sospeso: in caso affermativo, riceve la
consumazione di una tazzina di caffè come se gli fosse stata offerta
dal primo cliente. Questa tradizione è stata un'usanza viva nella
società napoletana per diversi anni, ma poi ha conosciuto un
declino. Negli ultimi anni tale tradizione sembra riacquistare
l'antico splendore, con un numero sempre più crescente di bar che
segnalano la disponibilità di caffè sospesi, almeno nel centro
storico di Napoli.
Secondo lo scrittore Riccardo
Pazzaglia, la tradizione avrebbe origine dalle dispute che sorgevano
al momento di pagare il caffè tra gruppi, amici, o conoscenti,
incontrati al bar: poteva succedere, allora, che nell'incertezza tra
chi aveva consumato e chi riteneva di dover pagare per gli altri, si
finisse per pagare un caffè che non era stato consumato. In tal
caso, non si chiedeva indietro il credito che ne scaturiva, ma si
lasciava valida l'offerta a beneficio di uno sconosciuto. Questa
usanza faceva parte di un repertorio di gesti coesivi e solidali che
erano in uso nella società napoletana (tra cui il cosiddetto "acino
di fuoco", un tizzone portato sulla paletta che, nei cortili
napoletani, veniva offerto da chi aveva già acceso il focolare in
ore più mattiniere, a beneficio degli altri coinquilini che potevano
risparmiare il consumo dei fiammiferi.
Nel 2008, lo scrittore Luciano De
Crescenzo ha raccolto ed elaborato una serie di articoli di giornali,
considerazioni e aneddoti sul tema, intitolandoli Il caffè
sospeso. Saggezza quotidiana in piccoli sorsi.
Il 10 dicembre 2011 la "Rete del
Caffè Sospeso" ha istituito la "Giornata del Caffè
Sospeso" con l'appoggio di diverse associazioni culturali.
Dal primo trimestre del 2012
l'organizzazione onlus 1 Caffè cerca di riproporre questa tradizione
a scopo benefico e su base volontaria.
Nel resto del
mondo
La pratica del caffè sospeso è stata
sperimentata anche in alcuni bar di Bulgaria, Irlanda, Newcastle,
Spagna, Canada, Francia, Belgio, Grecia, Argentina, Finlandia e
Russia. In Argentina l'abitudine ha assunto caratteristiche
specifiche delle tradizioni alimentari di quel paese, divenendo
empanada pendiente.
Iniziative similari: il "libro sospeso"
L'usanza tradizionale ha dato spunto a
iniziative simili in altri campi del consumo: ad esempio, nel settore
della piccola distribuzione libraria, ha iniziato a prendere piede
un'iniziativa che promuove un'analoga abitudine, quella del "libro
sospeso", in cui il frequentatore della libreria lascia dietro
di sé un libro pagato, in base a un titolo da lui scelto.
L'iniziativa è partita nel 2010, per opera di due piccole librerie a
Palermo e a Polla (nel Cilento), per poi approdare, nel 2014, anche
presso una grande catena della distribuzione organizzata, suscitando
qualche protesta nei piccoli librari.
La "poesia sospesa"
La “Poesia Sospesa al Bar” è una
rassegna di poesia nata, a Napoli, da un'idea della poetessa Ketti
Martino e realizzata in collaborazione con Pino De Stasio, poeta e
gestore della Caffetteria "Settebello", associata alla Rete
del Caffè Sospeso.
La Rassegna, tenuta a battesimo l'8
marzo 2014, ha avuto come finalità quella di sottrarre la Poesia
all'asfitticità dei salotti letterari e delle accademie, coniugando
l'antica tradizione filantropica del caffè sospeso alla
Poesia, alla lettura e alla fruizione della Poesia, in quanto bene
comune da condividere.
La Rassegna, articolata in cinque
incontri che hanno visto alternarsi gli interventi letterari di poeti
di spicco del territorio napoletano e campano, è stata
caratterizzata dalla distribuzione di testi poetici da parte dei
partecipanti sia al pubblico sia alla Caffetteria come dotazione di
"Poesia Sospesa", appunto, a beneficio di futuri
avventori/lettori.
"Caffè Sospeso"
Rubrica letteraria scritta da Laura
Defendi, pubblicata nel sito
"Sdiario"
di Barbara Garlaschelli dal 2014 con cadenza quindicinale. La rubrica
racconta e commenta fatti, accadimenti e notizie, con uno sguardo tra
il poetico e il divertito.