venerdì 3 gennaio 2020

Liquore Strega

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Il Liquore Strega è un liquore a base di erbe prodotto dal 1860 dalla Strega Alberti di Benevento.

Composizione
Il suo colore giallo è dovuto alla presenza di zafferano. Composto da circa 70 erbe, fra cui la menta e il finocchio, lo Strega ha una gradazione alcolica del 40% ed è considerato un digestivo, da bere dopo i pasti.

Il nome
La denominazione "Strega" si ricollega alle leggende sulla stregoneria a Benevento.

La ricetta
La ricetta per la produzione dello Strega è, analogamente a quella di molti altri liquori, segreta.
Essa è nota solo a poche persone addette a preparare le dosi dei vari ingredienti, che vengono numerati e riposti in apposite cassette di legno. Gli operai che poi preparano materialmente la miscela delle 70 erbe sanno solo i quantitativi degli ingredienti numerati, ma non ne conoscono la natura.
In tal modo la ricetta può essere preparata da chiunque senza che ne sia rivelato il segreto.
Alcuni ingredienti particolarmente preziosi e costosi, come appunto lo zafferano, vengono inoltre conservati in ambiente controllato.

Sapore
Lo Strega ha un aspetto simile al Galliano (anche se il suo giallo è meno brillante). È piuttosto dolce, semiviscoso, ed ha un gusto pronunciato e complesso, con forti note di camomilla, conifere, noce moscata e cannella.

Il premio
Il Premio Strega, il più prestigioso premio letterario italiano odierno, fu istituito nel 1947 da Guido Alberti, allora proprietario dell'azienda, insieme ai suoi amici: la scrittrice Maria Bellonci e suo marito Goffredo.

Utilizzi in cucina
Il liquore Strega è utilizzato per insaporire molti dolci.

Riferimenti nel cinema, nella musica e nella letteratura
Nel film Made - Due imbroglioni a New York diretto da Jon Favreau e interpretato da Favreau e Vince Vaughn, il personaggio di Vaughn (Ricky) ordina uno Strega in un ristorante italiano, sentendosi rispondere da P. Diddy, il personaggio capo della banda (Ruiz): "Tu che prendi lo witch dopo mezzanotte? Non hai alcuna classe!". Il cameriere concorda con Ruiz nel dire che lo Strega è un aperitivo, ma si sbagliano entrambi.
Nella canzone "Con una rosa" di Vinicio Capossela, contenuta nell'album Canzoni a manovella, vi è un esplicito riferimento al famoso liquore: "Gialla come la febbre che mi consuma, come il liquore che strega le parole, come il veleno che stilla dal tuo seno, gialla non è la rosa che porto a te". Anche nel brano che dà il titolo all'album vi è un riferimento: "savoiardi nella congrega / inzuppati dentro la strega".
In numerose occasioni, nel romanzo Il padrino di Mario Puzo, Don Vito Corleone e i suoi pari bevono Strega.
Nel film con Totò Il ratto delle Sabine il capocomico della compagnia Tromboni (Totò) viene accolto, in casa del professor Molmenti (Campanini), dalla domestica che gli offre "Strega e biscottini".
Nel film con Eduardo De Filippo Cinque poveri in automobile (1952) lo stesso De Filippo entrando in un bar ordina un liquore costoso e gli viene servito lo Strega.
Nel romanzo Fiesta di Ernest Hemingway, il protagonista Barnes paragona il sapore dell'Izarra, un liquore dei Paesi Baschi, a quello dello Strega.
Nel film Fantozzi in paradiso Paolo Villaggio (Fantozzi) tornando a casa dopo aver saputo di dover morire, per superare il brutto momento beve una bottiglia di liquore Strega.

Curiosità
L'azienda faceva parte delle società fornitrici della Real Casa sabauda, come indicato sull'etichetta.[1]
Per festeggiare gli scudetti vinti dal Napoli la Strega Alberti commercializzò una bottiglia commemorativa nel 1987 e una nel 1990.
Per commemorare la promozione in Serie B del Benevento Calcio nel 2016, l'azienda commercializzò una bottiglia raffigurante la bandiera della squadra.


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