Amarula è una crema di liquore
prodotta principalmente in Sudafrica, a base di frutta selvatica e
dal sapore di caramello leggermente fruttato, con una gradazione
alcoolica di 17 gradi e zuccherina di 20 gradi. Gli ingredienti
principali sono zucchero, panna e il frutto dell'albero denominato
Marula (Sclerocarya birrea), chiamato anche "Albero degli
Elefanti" o "Albero del Matrimonio".
Il lancio commerciale dell'Amarula come
crema di liquore è avvenuto nel settembre del 1989, preceduto nel
1983 dal lancio dello spirito ottenuto dal frutto. L'Amarula ha
ricevuto costantemente recensioni positive (pur con la nota di
essere, come peraltro molte creme di liquore, troppo dolce per taluni
palati) diventando il secondo prodotto più venduto al mondo nella
categoria delle creme di liquore dopo la Baileys Irish Cream,
riscuotendo un successo particolare in Brasile. L'Amarula è molto
popolare e comune in tutta l'Africa, specialmente nelle coste
meridionali e orientali, ed è importata sui principali mercati
mondiali.
Una credenza popolare vuole che agli
elefanti piaccia mangiare i frutti di Marula fermentati e finiscano
per ubriacarsi, tuttavia secondo alcune ricerche ciò non corrisponde
a verità. Un docufilm divulgativo del 1974 ("Animals are
beautiful people") mostra invece elefanti e diversi altri
animali ubriacarsi cibandosi di tali frutti. Per via del collegamento
dell'albero della Marula con gli elefanti, la casa produttrice -
Distell Group Limited - li ha assunti come suo simbolo e si impegna
alla causa della loro tutela, attraverso la cofondazione dell'Amarula
Elephant Research Programme, presso l'Università di Natal a Durban.
Per scopi di marketing essa produce
inoltre oggetti da collezione connessi alla figura dell'animale. La
cantante svedese Amanda Jenssen canta della Marula nel brano "Amarula
Tree".
Processo produttivo
I frutti, prodotti dalla femmina della
Marula, maturano a febbraio, nel mezzo dell'estate sudafricana. Hanno
forma oblunga e dimensione simile a quella di una prugna media, con
una scorza coriacea di colore giallo vivo e una polpa bianca e
fibrosa al cui interno si nasconde un grosso nocciolo con due o tre
semi, ricchi d'olio e proteine.
La frutta raccolta viene selezionata e
lavorata in modo da separare la polpa dalla scorza e dal nocciolo. La
polpa così ottenuta viene trasportata, in cisterne alla temperatura
di 8 °C per evitare le fermentazione, al centro di distillazione di
Stellenbosch.
A questo punto la polpa viene fatta
fermentare alla temperatura di 18-20 °C per 7 – 10 giorni
fino ad ottenere una specie di vino. La polpa depositatasi sul fondo
delle cisterne di fermentazione viene pressata per estrarre i succhi
residui che vengono distillati. Il distillato viene quindi aggiunto
al vino ottenuto in precedenza che viene nuovamente distillato
secondo diversi procedimenti per ottenere lo spirito che viene
invecchiato 2 anni in piccoli barrique di quercia.
Dopo i due anni di invecchiamento il liquore viene miscelato con
panna fresca per ottenere la crema di liquore.
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