domenica 23 febbraio 2020

Kriek

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La kriek è un tipo di birra belga a cui viene aggiunto succo di ciliegia (15%). "Kriek" è una parola fiamminga che identifica una ciliegia piccola, scura e amara originaria di Schaarbeek. Poiché le ciliegie Schaarbeek sono diventate difficili da trovare, alcuni birrai hanno rimpiazzato, in parte o completamente, le kriek con altri tipi di ciliegie.
Tradizionalmente, le Kriek sono realizzate a partire da una base di lambic o di ale scura fiamminga (Flemish brown ale) a cui vengono aggiunte le ciliegie (con il nocciolo), ma non nel caso della Belgian Kriek a cui viene semplicemente addizionato succo di ciliegie. Un lambic è una tipica birra belga dal sapore aspro, la cui fermentazione, spontanea, è attivata da un lievito presente nell'aria nella regione di Bruxelles. Quando una kriek tradizionale viene realizzata a partire da una base di lambic, risulta molto aspra e molto secca. Le ciliegie vengono lasciate in infusione nella birra per diversi mesi, generando una rifermentazione dovuta agli zuccheri apportati dai frutti. Tipicamente la rifermentazione è completa e gli zuccheri vengono interamente "attenuati"; in questo modo si ottiene un aroma di frutta che non presenta dolcezza, unito ad un tono di mandorla amara dovuta ai noccioli. Dopo la rimozione dei frutti si ha un ulteriore processo di maturazione.
Più recentemente, alcuni produttori di lambic hanno iniziato ad aggiungere zucchero alle loro birre alla frutta, in modo da renderle meno impegnative e più accessibili ad un numero maggiore di consumatori. Inoltre alcuni usano sciroppo di ciliegia invece delle ciliegie intere e riducono il periodo di maturazione.
La Kriek è particolarmente popolare in Belgio e nei Paesi Bassi.
La Framboise/Frambozen è una birra belga simile alla Kriek, durante la cui fermentazione vengono aggiunti dei lamponi.
Liefmans produce una kriek non lambic secca e aspra a partire da una brown ale fiamminga; tuttavia viene rispettato il metodo tradizionale, utilizzando ciliegie intere e procedendo a due anni di maturazione. Negli anni novanta, Liefman ha introdotto lo stile Glühkriek, che è una birra kriek su base brown ale fiamminga speziata, con aggiunta di zucchero. Come per la Glühweins tedesca, da cui prende il nome, la Glühkriek è da servire calda.

Esempi
I Lambic Kriek tradizionali
  • Boon Kriek
  • Brasserie Cantillon Lambic Kriek
  • Drie Fonteinen Kriek
  • Girardin Kriek 1882
  • Hanssens Lambic Kriek
  • Oud Beersel Oude Kriek Vieille
  • Timmerman Lambic Kriek
  • Uitzet Kriekenbier (Lambic)
I Lambic Kriek con aggiunta di zucchero
  • Belle-Vue Lambic Kriek
  • Chapeau Lambic Kriek
  • Lindemans Lambic Kriek
  • Mort Subite Lambic Kriek
  • Timmermans Lambic Kriek
  • St. Louis Lambic Kriek
Brown Ale Kriek fiamminghe tradizionali
  • De Ryck Kriek Fantastiek
  • Liefmans Kriek
  • Kasteel Kriek
  • Verhaeghe Echte Kriekenbier
  • De Ranke Kriek (flemish ale miscelata a lambic)
Glühkriek
  • Liefmans Glühkriek
  • Unibroue Quelque Chose


sabato 22 febbraio 2020

Coca-Cola Cherry

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Coca-Cola Cherry è una bevanda prodotta e distribuita dalla Coca-Cola Company nel 1985 conosciuta anche come Cherry Coke. La bevanda è la terza, in ordine di tempo, prodotta come variante della Coca-Cola (le altre due sono: Coca-Cola classica e Diet Coke), e la prima ad avere un gusto diverso, grazie all'aroma della ciliegia. Questo tipo di bevanda fu distribuita, all'inizio, solo nei bar e nei distributori automatici. Nel 1986 fu anche introdotta una versione dietetica di essa dal nome Diet Cherry Coke, poi ridenominata nel 2005 in Diet Coke Cherry.

Distribuzione
La bevanda è disponibile in molte altre regioni del mondo, compresa l'Inghilterra dove è molto popolare fra i teenager, in: Austria, Germania, Francia, Spagna, Svizzera, Ungheria e Polonia. Essa è stata distribuita anche in Israele e in Australia nel 2003. Dal novembre 2006 è anche venduta in Giappone in una bottiglietta color argento, dagli stili retro degli anni '80. In Italia, negli ultimi tempi, è possibile trovarla in alcuni ipermercati molto ben forniti assieme alla sua collega alla vaniglia oppure in alcuni distributori automatici (si tratta perlopiù di casi di importazione dall'estero).

Varianti
Il 7 febbraio 2007 la Coca-Cola Company ha rilanciato una campagna pubblicitaria per questo tipo di bevanda ed ha inoltre commercializzato una versione light sostitutiva della Diet Coke Cherry, chiamata Coca-Cola Cherry Zero.


venerdì 21 febbraio 2020

Sala da tè

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Una sala da tè, o, specie in riferimento a quelle orientali, casa da tè, (francese: salon de thé) è un esercizio pubblico la cui principale attività è quella di servire tale bevanda.
L'aspetto e le funzioni delle sale da tè variano largamente nei vari paesi e culture, e laddove il tè costituisce una bevanda particolarmente diffusa si ha spesso una moltitudine di tipologie diverse di tale locale.

Le tearoom nel Regno Unito e nelle colonie britanniche
Nel Regno Unito e negli altri paesi anglosassoni le sale da tè (tearoom) sono in genere locali di piccole dimensioni, rivolti particolarmente al pubblico femminile e dall'atmosfera tranquilla e raccolta, in cui vengono serviti il tè e degli spuntini leggeri. In tali locali ci si può aspettare di vedersi servire un cream tea (detto anche Devonshire tea), di sovente servito in un servizio di fine porcellana, accompagnato da scones con confettura e clotted cream. Un'altra consuetudine è quella di consumare presso la tearoom un high tea, una via di mezzo tra il tè pomeridiano e la cena, servito in genere tra le 17:00 e le 18:00.
La prima sala da tè inglese di cui si abbia notizia fu aperta da John Twining nel 1706 al numero 216 dello Strand di Londra, dove si trova tuttora. A Londra vi è anche una lunga tradizione di celebri sale da tè situate all'interno di prestigiosi hotel.
Una particolarità delle sale da tè anglosassoni della prima metà del '900 era la presenza abituale di un cartomante o chiromante che offriva i suoi servizi divinatori ai clienti della tearoom: tale usanza, caduta in seguito in disuso ma rimasta impressa nell'immaginario popolare, è ancora oggi mantenuta in vita da alcune sale da tè occasionalmente o come elemento caratteristico.

In Francia, nei paesi francofoni e in Italia
In Francia, paese famoso per i suoi cafés, il salon de thé ha per lo più caratteristiche di pasticceria con servizio ai tavoli (modello ripreso e diffusosi anche nella vicina Italia). Locali rivolti in primo luogo a una clientela femminile, essi hanno anche condiviso con l'ambiente del café il ruolo di ritrovo letterario e intellettuale.

In Giappone
In Giappone il termine chashitsu indica i locali adibiti allo svolgersi della cha no yu, costruiti secondo precisi canoni architettonici volti ad esaltare le caratteristiche estetiche e intellettuali della cerimonia stessa.
Una tipologia peculiare di case da tè giapponese è l'ochaya, termine che si riferisce agli esclusivi locali in cui i ricchi maschi venivano, e vengono tuttora, intrattenuti dalle geishe. Particolarmente famose sono le tradizionali ochaya di Kyoto, specialmente quelle dell'antico quartiere di Gion.

In Cina
In Cina le case da tè (茶館T, 茶馆S, cháguǎnP o 茶屋S, cháwūP) svolgono la funzione sociale che nell'Europa continentale è svolta dal bar e nel Regno Unito e in Irlanda dal pub, con la sola differenza che la principale bevanda servita è appunto il tè anziché caffè o alcolici. I cinesi si recano alla casa da tè per chiacchierare e socializzare, utilizzandola anche come luogo di appuntamento e di ritrovo. Il tè è spesso servito accompagnato dai dim sum (stuzzichini cinesi).
In seguito all'emigrazione cinese le sale da tè in stile cantonese (chiamate 茶樓T, 茶楼S, chálóuP, cantonese jyutping: caa4 laau4) sono diventate particolarmente diffuse anche nelle grandi città statunitensi come New York e San Francisco.
Nelle case da tè cinesi, il tè può essere servito già pronto o preparato direttamente al tavolo da un maestra di cerimonia che utilizza accessori e utensili speciali. Il più diffuso tra questi metodi di servizio è quello conosciuto con il nome Gong Fu Cha (Kung Fu Cha).
L'opera teatrale Casa da tè di Lao She è ambientata nella casa da tè di Wang Lifa, a Pechino e si svolge in tre diversi periodi: sotto l'impero nel 1898, nel 1910 e alla fine della Seconda Guerra Mondiale.


giovedì 20 febbraio 2020

American bar

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Col nome di American Bar vengono designati quei locali in cui si consumano principalmente cocktail. All'interno vi lavora quasi sempre un professionista, e costituiscono il top dei bar per la degustazione di alcolici, vini e cocktail. In maniera errata si tende a chiamare American bar un locale elegante che serve esclusivamente cocktail. In realtà l'American bar ha delle precise regole:
  • Il banco bar è circolare per permettere di servire i clienti a 360º.
  • Il personale che ci lavora è altamente qualificato con numerosi corsi e aggiornamenti.
  • Generalmente un American bar si trova all'interno dei grandi Hotel o dei Casinò.
Il termine iniziò a diffondersi negli anni trenta del XX secolo, quando i cocktail diventarono popolari negli Stati Uniti d'America: il 5 dicembre 1933, infatti, con l'approvazione del XXI emendamento, si concluse l'era proibizionista, e il mercato dei liquori trasse nuova linfa proprio dalle bevande miscelate. Rapidamente la moda si diffuse in Europa, dove numerosi gestori di bar ribattezzarono American Bar i locali dedicati alla vendita di cocktail.
Il più antico American Bar in Europa è quello del Savoy Hotel di Londra: fu aperto nel 1898, quando furono introdotti i cocktail nella capitale britannica. Negli anni venti il barman Harry Craddock vi inventò il cocktail White lady.


mercoledì 19 febbraio 2020

Queimada

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La queimada è una bevanda alcolica tipica della regione spagnola della Galizia, a base di orujo (liquore all'uva), chicchi di caffè, zucchero e fette di limone o d'arancia.

Origini
Si è pensato che la bevanda possa avere antiche origini, risalenti ai Celti, ma l'ipotesi è stata rigettata nel 1972 dallo studioso Carlos Alonso del Real.

Preparazione
L'orujo viene messo in un pentolino e, in seguito, vengono aggiunti gli altri ingredienti. Il composto ottenuto viene quindi fatto bollire.

Credenze popolari
Si credeva che chi beveva la queimada riuscisse a tenere lontano le streghe e i demoni.


martedì 18 febbraio 2020

Spezi

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La Spezi (anche chiamata in alcune località anche cola-mix) è una bevanda analcolica soft drink, zuccherata ed effervescente, ottenuta miscelando cola e aranciata e/o limonata.
È quindi una bevanda che contiene caffeina.
Il suo marchio, con il suo nome, è di proprietà di Brauhaus Riegele a Augusta, in Germania, dal 1956.
Questa bevanda è per lo più diffusa nelle regioni tedescofone, quali la stessa Germania, Austria, Paesi Bassi ed Alto Adige, soprattutto nelle località alpine.


lunedì 17 febbraio 2020

Affligem (birra)

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La Affligem è una birra belga delle Fiandre, prodotta dall'Abbazia di Affligem a Opwijk. Dal 28 maggio 2010 rientra tra i marchi del gruppo Heineken.
Nel birrificio sono prodotte birre secondo diversi stili birrari, tra cui:
  • Affligem Blond: 6,8 gradi alcolici, birra chiara e dolce.
  • Affligem Dubbel: 7 gradi alcolici, birra scura e molto densa, non amara.
  • Affligem Tripel: 8,5 gradi alcolici, birra ambrata e dal sapore forte.




 
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