Una sala da tè, o, specie in
riferimento a quelle orientali,
casa da tè, (francese:
salon de thé) è un esercizio pubblico la cui principale attività è
quella di servire tale bevanda.
L'aspetto e le funzioni delle sale da
tè variano largamente nei vari paesi e culture, e laddove il tè
costituisce una bevanda particolarmente diffusa si ha spesso una
moltitudine di tipologie diverse di tale locale.
Nel Regno Unito e negli altri paesi
anglosassoni le sale da tè (tearoom) sono in genere locali di
piccole dimensioni, rivolti particolarmente al pubblico femminile e
dall'atmosfera tranquilla e raccolta, in cui vengono serviti il tè e
degli spuntini leggeri. In tali locali ci si può aspettare di
vedersi servire un cream tea (detto anche Devonshire tea), di sovente
servito in un servizio di fine porcellana, accompagnato da scones con
confettura e clotted cream. Un'altra consuetudine è quella di
consumare presso la tearoom un high tea, una via di mezzo tra il tè
pomeridiano e la cena, servito in genere tra le 17:00 e le 18:00.
La prima sala da tè inglese di cui si
abbia notizia fu aperta da John Twining nel 1706 al numero 216 dello
Strand di Londra, dove si trova tuttora. A Londra vi è anche una
lunga tradizione di celebri sale da tè situate all'interno di
prestigiosi hotel.
Una particolarità delle sale da tè
anglosassoni della prima metà del '900 era la presenza abituale di
un cartomante o chiromante che offriva i suoi servizi divinatori ai
clienti della tearoom: tale usanza, caduta in seguito in disuso ma
rimasta impressa nell'immaginario popolare, è ancora oggi mantenuta
in vita da alcune sale da tè occasionalmente o come elemento
caratteristico.
In Francia, paese famoso per i suoi
cafés, il salon de thé ha per lo più caratteristiche di
pasticceria con servizio ai tavoli (modello ripreso e diffusosi anche
nella vicina Italia). Locali rivolti in primo luogo a una clientela
femminile, essi hanno anche condiviso con l'ambiente del café il
ruolo di ritrovo letterario e intellettuale.
In Giappone il termine chashitsu indica
i locali adibiti allo svolgersi della cha no yu, costruiti secondo
precisi canoni architettonici volti ad esaltare le caratteristiche
estetiche e intellettuali della cerimonia stessa.
Una tipologia peculiare di case da tè
giapponese è l'ochaya, termine che si riferisce agli esclusivi
locali in cui i ricchi maschi venivano, e vengono tuttora,
intrattenuti dalle geishe. Particolarmente famose sono le
tradizionali ochaya di Kyoto, specialmente quelle dell'antico
quartiere di Gion.
In Cina le case da tè (茶館T,
茶馆S,
cháguǎnP o 茶屋S,
cháwūP) svolgono la funzione sociale che nell'Europa continentale è
svolta dal bar e nel Regno Unito e in Irlanda dal pub, con la sola
differenza che la principale bevanda servita è appunto il tè
anziché caffè o alcolici. I cinesi si recano alla casa da tè per
chiacchierare e socializzare, utilizzandola anche come luogo di
appuntamento e di ritrovo. Il tè è spesso servito accompagnato dai
dim sum (stuzzichini cinesi).
In seguito all'emigrazione cinese le
sale da tè in stile cantonese (chiamate 茶樓T,
茶楼S,
chálóuP, cantonese jyutping: caa4 laau4) sono diventate
particolarmente diffuse anche nelle grandi città statunitensi come
New York e San Francisco.
Nelle case da tè cinesi, il tè può
essere servito già pronto o preparato direttamente al tavolo da un
maestra di cerimonia che utilizza accessori e utensili speciali. Il
più diffuso tra questi metodi di servizio è quello conosciuto con
il nome Gong Fu Cha (Kung Fu Cha).
L'opera teatrale Casa da tè di Lao She
è ambientata nella casa da tè di Wang Lifa, a Pechino e si svolge
in tre diversi periodi: sotto l'impero nel 1898, nel 1910 e alla fine
della Seconda Guerra Mondiale.
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