L'acqua di melissa
è un infuso alcolico che per
secoli è appartenuto alla farmacopea popolare.
Si ricava da un'erba, detta normalmente
cedronella, mentre il nome melissa, di carattere più dotto, ha la
radice mel di miele.
Per la sua produzione si usano le
sommità fiorite, più ricche di oli essenziali. Il prodotto, del
resto, anche oggi viene utilizzato in erboristeria e sono
riconosciuti gli effetti curativi. La preparazione tradizionale vede
aggiunta alla melissa buccia di limone grattugiata, cannella, chiodi
di garofano, noci moscate, radice di angelica e coriandolo. Il
composto viene bollito in acqua per un tempo breve: vi si aggiunge
altrettanta quantità di grappa e viene travasato in un recipiente
chiuso ermeticamente e lasciato esposto al sole per tre settimane. Il
liquore così ottenuto, dopo un accurato filtraggio, viene
imbottigliato.
Particolarmente famose erano le acque
di melissa preparate dalle monache carmelitane francesi ed era usata
per un gran numero di disturbi fisici e nervosi. Dal 1710 in Italia,
l'acqua di Melissa è prodotta dai Padri Carmelitani Scalzi della
Provincia Veneta che tuttora la coltivano, la distillano, ne studiano
le virtù terapeutiche e ne curano la commercializzazione.
È stata riconosciuta come P.A.T..
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