martedì 4 gennaio 2022

In quale paese si beve di più?

 

Ora stiamo parlando solo di vino.

E il vincitore è........ Citta' del Vaticano!

In nessun paese al mondo la gente beve più vino, e nel 2014 erano 74 litri (o 105 bottiglie) a persona.

Il doppio di un francese e il triplo di un inglese (che però beve molta birra).

Dopo tutto, ci sono solo 800 persone che vivono nella mini-città e questo può falsare un po' le cose.

Perché sono i tipici bevitori di vino rosso: vecchi, maschi, molto istruiti. E spesso mangiano insieme.

Poi il vino si beve sempre a messa.

Inoltre, la Città del Vaticano ha una tassa sul vino più bassa dell'Italia, quindi alcune persone potrebbero venire a prendere una bottiglia.

Tuttavia: rispetto!


lunedì 3 gennaio 2022

5 curiosità sui vini

1. Il Vaticano è lo Stato con il più alto consumo di vino al mondo.


2. In antichità i vini con le bollicine non erano molto apprezzati: si pensava che queste derivassero dall'influenza della Luna o dagli spiriti maligni.


3. Mettere un cucchiaino nello spumante per non fargli perdere il frizzante non serve a nulla: l'aria passa lo stesso.


4. L'Italia produce 50 milioni di ettolitri di vino all'anno: sarebbero sufficienti a riempire 2.000 piscine olimpioniche.

5. Il cabernet sauvignon è la varietà più coltivata al mondo.


domenica 2 gennaio 2022

Perché nelle lattine di Guinness c'è una pallina?

Partiamo dal fatto che, la Guinness, famosa birra scura irlandese, ha una schiuma particolarmente vellutata.

Questo è dovuto ad un particolare "ingrediente" speciale.

Di solito, le birre sono spillate tramite anidride carbonica solamente, ma in questo caso, la Guinness è spillata tramite una miscela di azoto e anidride carbonica.

L’azoto produce bollicine più piccole dell’anidride carbonica, e questo conferisce a questa schiuma una corposità particolarmente vellutata.

Quindi, come chiede la domanda "Perchè nelle lattine di Guinness c'è una pallina?"



Beh, questa serve a creare l'effetto schiumificante direttamente in lattina!

La pallina è riempita con azoto pressurizzato, e quando la lattina viene aperta la decompressione permette al gas di uscire dalla pallina e riversarsi rapidamente nel liquido, formando la schiuma tipica.



sabato 1 gennaio 2022

Che cos'è e come è nato il caffè sospeso?

Questa storia ha inizio molto tempo fa, nel cuore della città di Napoli quando, agli inizi del 19esimo secolo, giravano i primi caffettieri ambulanti.



Questi andavano in giro per le strade con due grossi recipienti (uno con il caffè, l’altro con il latte), urlando alla folla: "caffè, caffè!".

L’usanza del “caffè sospeso” (café suspiso) o caffè pagato inizia durante la Seconda Guerra Mondiale, quando la povertà era tanta e la gente di buon cuore usava pagare due tazze di caffè: una per sè, ed una per chi non poteva permetterselo.

Nel 2010 lo storico Caffè Gambrinus, dove usavano sorseggiare il caffè Leopardi e altri personaggi illustri, ha ripreso questo gesto gentile riportando alla luce una delle tradizioni più antiche della cultura napoletana.



Sul bancone di questo bar, così come su molti altri banconi dei bar di Napoli, sono comparse grosse caffettiere o contenitori di varia foggia e fattura dove lasciare gli “scontrini sospesi”. Ben presto questa usanza si è diffusa in Italia, in Europa in America e nel resto del mondo.

Ogni anno, il 10 dicembre, si celebra la “Giornata del caffè sospeso”, coinvolgendo diverse associazioni culturali e benefiche.


venerdì 31 dicembre 2021

Un'espressione metaforica italiana che in realtà è un liquore

Sapete che si può fare davvero un brodo di giuggiole?



La giuggiola è un frutto che abbonda nella zona di Vicenza, dov’è usato per produrre un liquore dolcissimo, il proverbiale “brodo di giuggiole”, passato a indicare nel lessico quotidiano una condizione di compiaciuta felicità.

Lo Ziziphus jujuba è una pianta citata anche nell’Odissea, un alberello spinoso che dà frutti simili a olive ma molto zuccherini.

Secondo lo storico Erodoto (484-425 a.C.) il frutto serviva a Egizi e Fenici per produrre un surrogato del vino.

Originario del Nordafrica, lo Ziziphus fu importato in Italia dai Romani.




 

giovedì 30 dicembre 2021

Cosa rende l'espresso italiano diverso dagli altri tipi di espresso?

Nella mia esperienza straniera, ho avuto modo di provare tantissimi tipi di caffe'..

Ne esistono una variegata lista.

Si parte dal "single expresso" , al "double expresso" fino all"americano" e via dicendo.

Le differenze sono sostanziali,rispetto al nostro.

Elenco le principali caratteristiche:

  • La miscela in grani. Principalmente ne esistono di 2 varieta': Arabica e Robusta. La prima ha un gusto piu' dolce e delicato. La seconda ha un gusto piu' marcato e contiene piu' caffeina.Avere la miscela con il giusto equilibrio e' il primo passo per un buon espresso. Esistono miscele che contengono una percentuale di Arabica all'80% ed un 20% di Robusta.Queste,se ben torrefatte, raggiungono un equilibrio di sapore ben accolto dal consumatore medio.

  • Torrefazione. E' il "core" della buona riuscita della miscela. Pensate che basta una differenza anche di pochi secondi per cambiare il sapore del prodotto finito. Quindi temperatura e tempi di torrefazione fanno la differenza, indipendentente dalla miscela usata.

  • Il livello di macinatura del caffe'. Non deve essere molto spessa ma neppure troppo fine.

  • La quantita' di miscela impiegata nel filtro della "coffee machine".Normalmente si usano circa 7 gr che pero' puo' variare in base alla macinatura.

  • Il modo nel quale la miscela viene "premuta" nel filtro. Le scuole di pensiero sono diverse comunque un minimo di pressatura va data.

  • La temperatura dell'acqua della macchina del caffe'. E' basilare che non sia troppo calda perche' rischia di "bruciare" la miscela rendendo il caffe' di gusto sgradevole.

  • Il tempo di uscita dell'acqua dagli ugelli del filtro. Si consiglia di non superare i 15/20 secondi ,che puo' variare se si desidera un caffe' ristretto o meno.

  • La dimensione della caldaia della macchina. Inferiore ai 2/3 litri ,non permette la giusta pressione.

Come ultimo ma non ultimo, la mano del barman , la sua esperienza e tatto.

Ho visto di persona come la qualita' dell'espresso varia ,seguendo le stesse regole e con la stessa macchina se viene preparato da un barman esperto.

Come si vede, fare un caffe' sembra un procedimento facile, ma non e' cosi'.

Noi Italiani abbiamo imparato nel tempo, affinando le tecniche e l'esperienza, ottenendo l'espresso migliore al mondo.



mercoledì 29 dicembre 2021

Quali prodotti di un'azienda italiana sono rimasti immutati dalla nascita fino ad oggi

Il vermouth Martini dal 1863



L'idrolitina, polveri per acqua frizzante dal 1901



digestivo antonetto dal 1913


Carne Simmenthal dal 1923














 
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