Il caffè più pregiato del mondo, o perlomeno il più costoso, è fatto di cacca. Il caffè Kopi luwak è infatti ricavato dalle bacche di caffè parzialmente digerite e defecate da un curioso animale, la civetta delle palme (Paradoxurus hermaphroditus).
Il caffè più pregiato del mondo, o perlomeno il più costoso, è fatto di cacca. Il caffè Kopi luwak è infatti ricavato dalle bacche di caffè parzialmente digerite e defecate da un curioso animale, la civetta delle palme (Paradoxurus hermaphroditus).
Senza dubbio, la nazione europea che s’innamorò immediatamente del tè fu l’Inghilterra.
Già la nascita del tè è stata rocambolesca: si sostiene che questa bevanda sia stata scoperta nel 2737 a.C. da un imperatore cinese, quando alcune foglie finirono accidentalmente in una pentola di acqua bollente. Introdotto dai portoghesi ed olandesi nella seconda metà del ‘500, già un secolo dopo divenne, dopo l’acqua, la bevanda più consumata della Gran Bretagna.
Come è noto, per gustare al meglio il tè, le foglie vanno rimosse dall'acqua calda alla fine dell'infusione, e la bustina espleta proprio questo funzione. Ma ci vollero oltre un paio di secoli per arrivare alla loro implementazione, e non fu opera degli inglesi.
New York, 1908.
Thomas Sullivan è un mercante che cerca di ampliare e fidelizzare la sua clientela inviando assaggi di tè. Per renderle anche esteticamente più invitanti, chiude gli infusi in piccole bustine di seta, una sciccherìa attuata per abbellire il prodotto.
Ma alcuni dei destinatari inseriscono la bustina direttamente nella tazza, preservando al meglio il gusto del tè.
Sullivan (coadiuvato dai suoi clienti) ha inventato un rivoluzionario prodotto, che perfeziona negli anni successivi, sostituendo la costosa seta con la più economica carta.
La tradizione dell'espresso italiano
Se chiedi un caffè in Italia ottieni un espresso. Non verranno poste ulteriori domande. Nessun nome verrà scritto sulla tua tazza (che è troppo piccola per scriverci sopra)
Zucchero
Il caffè in Italia non viene zuccherato. Ai vecchi tempi ogni bar aveva una zuccheriera sul bancone. Con zucchero semolato. Adesso lo zucchero arriva in buste singole perché la comune zuccheriera era apparentemente antigienica. Lo zucchero di canna è entrato in scena quando le persone hanno iniziato a credere che fosse in qualche modo più salutare.
Acqua
In un serio bar italiano, almeno al sud, ti daranno un bicchiere d'acqua. Potrebbe essere necessario richiederlo. Allora hai la scelta: fermo o gassato. Se sei un normale, la domanda non verrà posta. Bevi l'acqua prima di prendere il caffè.
Castelmola è un piccolo gioiello che si affaccia sulla sottostante Taormina e che ospita un bar molto particolare.
Avviato nel 1947 da Salvatore Turrisi, in principio il locare era un bazar: apoteosi alla virilità maschile e alla fecondità.
Da grande appassionato di mitologia greca, l’uomo decise di costellarlo di oggetti tipici della tradizione siciliana e simboli fallici.
A visitatori ed amici era solito offrire il suo vino alla mandorla, un elisir afrodisiaco di matrice greca.
Con il tempo il bazar si è trasformato in un bar, che ha conservato quel tratto così distintivo di simpatica esaltazione della virilità maschile.
Tradizionalmente solo homebrewed bevanda di georgiani, che è oggi comunemente prodotto da distillatori professionali e la maggior parte delle cantine, che includono nella loro gamma di prodotti. Uno dei prodotti chacha più famosi è il Binekhi Estragon, che si è distinto con la medaglia d'argento ai premi Mundus Vini 2007.
Molti georgiani affermano che il chacha ha proprietà medicinali ed è suggerito come rimedio per una serie di disturbi, tra cui i blocchi delle orecchie e l'indigestione. Inoltre, si dice che curi il mal di stomaco applicandolo sull'addome. Si dice anche che curi l'acne applicandolo sul viso.