martedì 8 giugno 2021

Espressino

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L'espressino è il nome con cui viene indicato un particolare tipo di caffè, servito in bicchiere di vetro, che risulta essere come un "piccolo cappuccino". Alla base di caffè ristretto viene infatti aggiunta crema di latte e una spruzzata di cacao in polvere o liquido in superficie.
Non va confuso con il marocchino o il moccaccino, che prevedono un tipo di lavorazione "inversa", col cioccolato sul fondo e caffè in superficie, né tantomeno con l'"espressino freddo", una fredda crema densa di caffè, servita in bicchieri di vetro soprattutto in estate.




lunedì 7 giugno 2021

Arrak

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Arrak o a volte anche arrack è una bevanda alcolica di tipo acquavite, derivante dalla fermentazione di vari elementi come melassa, cereali e del vino di palma da dattero.
È diffuso principalmente in Estremo Oriente (Malesia, India e Sri Lanka) e in Medio Oriente, dove viene prodotto, pur essendo usato in tutto il mondo, soprattutto in nord Europa (Finlandia, Germania, Svezia).
L'arrak non deve essere confuso con il quasi omonimo Arak, un distillato d'uva con grani d'anice originario del Libano e diffuso in tutto il medio oriente.
Il suo nome deriva dal vocabolo in arabo: عرق, ʿaraq, che significa "dolce", e spesso viene usato in pasticceria per la preparazione di dolci.
Essendo simile al rum è chiamato anche "rum asiatico".

domenica 6 giugno 2021

Zabov

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Lo Zabov (reso graficamente come ZABOV) è il nome commerciale di un liquore a base di alcol e zabajone prodotto da Distillerie Moccia. Il nome deriva dalle iniziali delle prime lettere delle parole ZABaglione e OVo.
Lo Zabov venne registrato nel 1946 come ZABOV Cognac all'ovo e la ricetta fu ideata da Luigi Moccia, figlio del fondatore di Distillerie Moccia, con l'intenzione di creare un nuovo liquore all'uovo che sapesse differenziarsi dai liquori concorrenti. L'idea fu quella di arricchire il dosaggio degli ingredienti per esaltarne la dolcezza dello zabajone e di sostituire il classico marsala con il brandy in modo da diminuirne il tenore alcolico e portarlo a 15°. Un'altra idea fu quella di puntare anche su un nuovo imbottigliamento, ovvero scegliere una bottiglia trasparente, in modo da poterne vedere il classico colore giallo, rispetto alle bottiglie di altri liquori analoghi che venivano commercializzate in vetro bianco opaco. Anche la bottiglia, insieme alla ricetta, è protetta da brevetto internazionale.
La notorietà dello Zabov avviene intorno agli anni 60 del Novecento, periodo in cui diviene sponsor di diverse edizioni del Giro d'Italia, mentre negli anni 70 è sponsor prima del Cantagiro e poi del Festivalbar con il "Trofeo Zabov Moccia". Durante gli anni 80 la fama dello Zabov si afferma ulteriormente, soprattutto a causa della scomparsa degli altri liquori analoghi e dei diversi passaggi di proprietà subiti dal Vov, suo diretto concorrente. In questi anni vengono immessi sul mercato anche i nuovi gusti al bombardino, al cioccolato, al caffè e al chupito.
Negli anni 90 le vendite dello Zabov si affermano ulteriormente sia in Italia che all'estero e nell'ultimo decennio degli anni 2000 Zabov è il liquore all'uovo leader del mercato.
Dal 2011 lo Zabov, che è il prodotto più rappresentativo di Distillerie Moccia, viene inserito insieme ad altri 9 marchi del settore nel progetto The Spirit of Italy che ha lo scopo di pubblicizzare all'estero l'offerta commerciale dei brand riuniti; per quanto riguarda lo Zabov, Distilleria Moccia sta lavorando per allargare le vendite negli Stati Uniti e in Germania, pur avendo già buone basi in altri paesi come Austria e Svizzera.
In seguito al festeggiamento dei 70 anni di attività dell'azienda, la bottiglia dello Zabov riceve un restyling nella grafica, in modo da acquisire un carattere più moderno.
Sebbene la ricetta dello Zabov sia segreta, gli ingredienti noti utilizzati per la sua preparazione sono Tuorlo d'uovo, latte fresco, zucchero e una miscela di brandy preparato appositamente per l'azienda. Dopo la preparazione, il composto deve riposare per sette giorni prima di essere imbottigliato e venduto.
Lo Zabov si può consumare sia freddo, con ghiaccio o come ingrediente per cocktail, e sia caldo come base per il bombardino. Può anche essere usato come ingrediente per un dessert.


sabato 5 giugno 2021

Brasserie de Rochefort

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La Brasserie de Rochefort è un birreria trappista belga, situata all'interno della Abbazia di Notre-Dame de Saint-Rémy, vicino alla città di Rochefort. Al suo interno si hanno notizie della produzione di birra già dal 1595. Nel monastero risiedono circa quindici monaci che tengono gelosamente nascosto il processo produttivo; il birrificio, infatti, non è aperto al pubblico.
Come in tutte le altre birrerie trappiste, la birra è venduta esclusivamente come supporto finanziario al monastero e per opere di bene. I monaci non aumenteranno la produzione per profitto in seguito alla crescita della domanda, ma solo per autosostentarsi.
Il birrificio produce quattro tipi di birra:
  • Rochefort 6 (tappo rosso, 7,5% vol.), è una birra dal colore rosso, che ricorda le foglie autunnali. Ha un sapore consistente, leggermente speziato, e un gusto intenso di caramello, frutta ed un tocco d'uva. È prodotta una sola volta all'anno e rappresenta circa l'1% della produzione totale. Per questo è la tipologia più rara e piuttosto difficile da ottenere.
  • Rochefort 8 (tappo verde, 9,2% vol.), è una birra dal colore marrone-giallastro, con un aroma più pronunciato e fruttato. Conosciuta già dal 1954, inizialmente veniva chiamata "Spéciale"; in seguito al successo crescente, è arrivata a costituire la porzione più estesa della produzione.
  • Rochefort 10 (tappo blu, 11,3% vol.), è una birra marrone-rossastra con una schiuma molto compatta il cui sapore variegato ricorda un misto di frutta candita, fichi, miele, spezie piccanti, liquirizia e cannella. Il gusto di questa ricca ale è in gran parte condizionato dal contenuto alcolico, che qualcuno può trovare eccessivo.
  • Rochefort 8 cuvée (tappo verde, sughero 9,2% vol.), è una birra prodotta solo per il periodo natalizio, in formato 0,75 o 1,5 litri. L'etichetta è diversa di anno in anno, di solito raffigurante Babbo Natale, comunque sempre in tema natalizio.
Come molte forti birre belghe, possono essere conservate nelle cantine anche per cinque anni, mantenendo la loro qualità. Ognuna di queste birre è prodotta secondo la stessa ricetta; l'unica cosa che cambia è la gradazione alcolica. L'acqua utilizzata per queste birre viene attinta da un pozzo, situato all'interno delle mura del monastero.




venerdì 4 giugno 2021

Beirão





Il Beirão è un liquore portoghese con il 22% di grado alcolico. La sua ricetta è un segreto commerciale; il produttore J. Carranca Redondo, Lda. ha solamente stabilito che è fatto da un doppio distillato di semi ed erbe provenienti da tutto il mondo tra cui la Malesia, il Brasile e la Thailandia. Il Beirão è un aggettivo portoghese che significa "dalla Beira", il nome di una ex provincia del Portogallo, attualmente contenuta nella regione Centro del paese.

giovedì 3 giugno 2021

Ginjinha

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La Ginjinha chiamata anche semplicemente Ginja è un liquore prodotto in Portogallo tramite l'infusione delle amarene (Prunus cerasus austera, in portoghese ginja) in alcool (aguardente) e aggiungendo zucchero insieme ad altri ingredienti.
La Ginjinha è servita in un bicchierino con un pezzo di frutta nel fondo (com elas) o pura senza frutta (sem elas).
È un tipico liquore del Portogallo, in particolare di Lisbona, Alcobaça, Óbidos (dove viene servita in coppette edibili di cioccolato) e dell'Algarve. Altre regioni producono ginja con denominazione di origine protetta, per esempio la Ginja Serra da Estrela.

Stabilimenti specializzati

  • Ginjinha Espinheira, fondato nel 1840 dal galiziano Francisco Espinheira — Largo de São Domingos, Lisbona
  • Ginginha Sem Rival, fondato nel XIX secolo — Rua das Portas de Santo Antão, Lisbona
  • Ginjinha Rubi, fondato nel 1931 — Rua de Barros Queirós, Lisbona
  • Ginginha do Carmo, fondato nel XXI secolo — Calçada do Carmo, Lisbona

mercoledì 2 giugno 2021

Il Museo del Cocktail Americano

 




Il Museo del Cocktail Americano, con sede a New Orleans, Louisiana, è un'organizzazione senza scopo di lucro dedicata all'educazione alla mixology e alla conservazione della ricca storia del cocktail sviluppata negli Stati Uniti. Tra i suoi eventi ci sono degustazioni in associazione a specifici seminari o mostre. Presenta annualmente gli American Cocktail Awards (gli "Olive"), insieme alla United States Bartenders Guild.

Il Museum of the American Cocktail è stato fondato nell'ottobre 2004 da Dale e Jill DeGroff, Robert Hess, Philip Greene, Ted Haigh, Anistatia Miller, Jared Brown, Chris McMillian , Laura McMillian e un gruppo di esperti di alcolici, scrittori e storici dei cocktail. incluso David Wondrich, corrispondente di bevande per Esquire; e Gaz Regan, tra gli altri. Il Museo offre formazione in mixology attraverso le sue mostre, seminari mensili, pubblicazioni ed eventi.

I visitatori sono trattati per la storia del cocktail e il modo in cui ha influenzato la musica, il teatro, l'arte, il cinema e la politica in tutto il mondo durante i suoi duecento anni di storia. La mostra comprende shaker per cocktail antichi e vintage, letteratura dell'era del proibizionismo, musica registrata, strumenti da bar, fotografie e cimeli dei cocktail dalle collezioni degli amici e dei fondatori del Museo.

Il Museum of the American Cocktail pubblica un sito web, una newsletter mensile e un giornale annuale intitolato Mixologist. Nel maggio 2006, il Museo ha pubblicato The Museum of the American Cocktail Pocket Recipe Guide, un libro tascabile di consigli sui cocktail, tecniche e 100 ricette classiche, tra cui quella di Jerry Thomas della New York della metà del XIX secolo, considerato il "padre della mixology americana".

Il Museo è tornato a New Orleans nel luglio 2008. La sua nuova sede è al Southern Food and Beverage Museum, dal 2014 situato nell'ex Dryades Street Market al 1504 di Oretha Castle Haley Boulevard. Gli orari del museo sono dal mercoledì al lunedì, dalle 11:00 alle 17:30.

Il Museum of the American Cocktail mette in mostra una collezione di liquori e libri rari, inclusa la letteratura dell'era del proibizionismo. Presenta esempi dell'influenza del cocktail su tendenze storiche più ampie e il suo posto nella storia sociale. Il museo proporrà degustazioni associate a specifici eventi e seminari, ma non sarà gestito come bar.

Il Museum of the American Cocktail presenta annualmente gli American Cocktail Awards (le "Olive"), in associazione con la United States Bartenders Guild. I premi vengono assegnati a strutture e individui per le singole ricette ed esecuzione di cocktail pre-cena e per lo sviluppo generale della lista dei cocktail.







 
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