giovedì 27 maggio 2021

Hoppy

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Hoppy (ホッピー Hoppii) è una bevanda a basso contenuto alcoolico (0,8 gradi) simile alla birra che Beverage Company Kokuka ha iniziato a produrre e vendere in Giappone nel 1948. Kokuka successivamente assunto la denominazione di Hoppy Beverage Co., Ltd. Hoppy è attualmente marchio registrato della Hoppy Beverage Co., Ltd. Solitamente viene mescolata la bevanda Hoppy con shochu (una bevanda giapponese distillata). Questo mix è considerato un sostituto della birra, troppo costosa per la gente comune del dopoguerra. Viene solitamente servita nei pub giapponesi izakaya.

Prodotti

  • Hoppy (originale)
  • Black Hoppy (aroma più dolce e frizzante)
  • 55 Hoppy (in occasione del 55º anniversario)
  • Hoppy 330 (bottiglia per uso domestico)
  • Hoppy Black (bottiglia per uso domestico di Black Hoppy)

mercoledì 26 maggio 2021

Caffè Nero



Caffè Nero, o Caffè Nero Group Ltd, è una catena di coffee shop (caffetteria) britannica fondata nel 1997, con oltre 360 negozi in tutta la nazione.
Fondata nel 1997 come PLC (public limited company). Fu in seguito quotata nella Borsa di Londra con l'acronimo CFN. Nel 2007, in seguito ad un'operazione di buy-out, passa ad un'amministrazione privata.
Partita nella città di Londra ed approdata con oltre 300 negozi in tutto il Regno Unito, Caffè Nero è stata la ventesima compagnia per rapidità di crescita in Europa nel 2004. Nel 2005 il fatturato è stato di 43,4 milioni di sterline. Nel 2011 il fatturato era salito a 227,9 milioni di sterline. Oltre alle tradizionali varianti di espresso, i negozi Caffè Nero propongono frappé, Hot Chocolate Milano, cioccolata calda, succhi di frutta e snacks dolci.

martedì 25 maggio 2021

Arthur Guinness

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Arthur Guinness (Celbridge, 24 settembre 1725 – Dublino, 23 gennaio 1803) è stato un imprenditore irlandese, fondatore dell'azienda produttrice della birra Guinness.
Arthur nacque a Celbridge e crebbe ad Ardclough, nella contea di Kildare. Fondò il suo primo birrificio a Leixlip, ma la prima pinta di Guinness fu spillata a Celbridge in un pub situato dove adesso c'è il Mucky Duck Pub.
Fu sepolto nel gennaio 1803 nella tomba di famiglia della madre, a Oughter Ard nella contea di Kildare.
La famiglia Guinness sostenne di discendere dal clan dei Magennis della contea di Down, nel XVII secolo, anche se questo non è mai stato provato in alcun modo.
Il padre di Arthur era l'amministratore delle terre di Arthur Price, arcivescovo di Cahel, e potrebbe aver prodotto birra per i lavoratori della tenuta. Nel suo testamento, l'arcivescovo lasciò in eredità 100 sterline ad ogni membro della famiglia Guinness.
Nel 1761 Arthur Guinness sposò Olivia Whitmore nella St. Mary's Church, a Dublino, da cui ebbe 21 figli, 10 dei quali sopravvissero fino all'età adulta. Dal 1764 vissero nella Beaumont House, attualmente parte del Beaumont Hospital, nei sobborghi nord della capitale irlandese.
Tre dei suoi figli divennero anche loro birrai, e altri suoi discendenti furono missionari, politici e autori.
Arthur fondò un birrificio a Leixlip nel 1755, producendo birra ale. Cinque anni dopo, lasciò suo fratello minore a dirigere quell'impresa e si spostò a Dublino, al St. James's Gate Brewery, alla fine del 1759. Tale sito era abbandonato e fu affittato per 45 sterline all'anno per un contratto lungo 9000 anni.
Già nel 1767 era a capo della Corporazione dei Mastri Birrai di Dublino.
In realtà, dal libro delle tasse, appare che Arthur vendette per la prima volta la sua birra porter solo nel 1778, e sembra che altri birrai di Dublino avessero provato a produrre questo tipo di birra a partire dagli anni 60.
La sua maggiore impresa fu l'espansione del suo birrificio nel triennio 1797-99. In seguito si dedicò esclusivamente alla birra scura e assunse alcuni membri della famiglia Purser, che avevano prodotto porter a Londra fin dagli anni 70; questi, in seguito, furono consoci del birrificio per diversi anni.
Alla sua morte, nel 1803, la produzione annuale era di oltre 20 000 botti.
Guinness, negli anni 80 e 90 del XVIII secolo, fu un sostenitore di Henry Grattan, se non altro perché questi voleva ridurre le tasse sulla birra.
Fu un rappresentante dei birrai nella Dublin Corporation a partire dagli anni 60 fino alla sua morte.
Come Grattan, Guinness era apertamente a favore dell'emancipazione dei cattolici a partire dal 1793, ma tuttavia non appoggiò gli Irlandesi Uniti durante la ribellione del 1798.

lunedì 24 maggio 2021

Cosa succede a chi beve vino tutti i giorni?

 


Un tempo si credeva che bere vino quotidianamente fosse positivo per la salute. Recenti studi hanno confermato che anche piccole quantità di alcool predispongono ad alcune forme di neoplasie e danneggiano le cellule epatiche irrimediabilmente.

Un recente studio canadese (link sotto) e altri dello stesso tipo, testimoniano sui danni riportati dal consumo anche moderato di alcool.

Lo studio, pubblicato su Lancet, associa all’alcol una riduzione della vita media di circa vent’anni anni, oltre all’aumentata probabilità si sviluppare malattie neurodegenerative e demenza precoce. La ricerca ha analizzato i livelli di consumo di alcol e le sue conseguenze sulla salute in 195 Paesi, tra il 1990 e il 2016, coinvolgendo individui con un’età compresa tra i 15 e i 95 anni. Nei test sono state confrontate le persone che non bevevano con quelle che consumavano una o più bevande alcoliche al giorno. Seppur di poco, anche per chi era abituato a fermarsi a un unico drink quotidiano è risultata superiore la possibilità di sviluppare problemi di salute collegabili all’alcol; per chi invece saliva a due consumazioni, il dato era ancora maggiore, fino a impennarsi nel caso dei soggetti che si concedevano cinque bevute quotidiane. Anche limitarsi a uno o due drink al giorno, quindi, comporterebbe una riduzione dell’aspettativa di vita e la comparsa di varie ripercussioni negative sulla salute.

Conclusioni analoghe aveva già espresso l’American Society of Clinical Oncology in una pubblicazione sul Journal of Clinical Oncology, che metteva in guardia sulla possibilità di sviluppare tumori del seno, del colon, dell’esofago e della laringe, associati al consumo di alcolici. In una ricerca curata dal Medical Research Council di Cambridge e apparsa su Nature, inoltre, si sottolineavano i danni irreversibili al DNA nelle cellule staminali.











domenica 23 maggio 2021

Fa più male un bicchiere di birra o di Coca Cola?


 
La Coca-Cola è fatta di acqua, zucchero, anidride carbonica, caffeina, aromi.

L'anidride carbonica può dare problemi di stomaco, lo zucchero può dare carie, sovrappeso e diabete (in grandi quantità e senza un'adeguata igiene), la caffeina può dare tachicardia.
La birra è fatta di malto, luppolo, lieviti, e contiene alcool.
È calorica quanto la Coca-Cola se non di più, a causa del suo contenuto di cereali fermentati e di alcool.
L'alcool è cancerogeno di tipo 1 ed è epatotossico.

Decidete voi se è più grave avere il diabete o il cancro (con il diabete curato si vive fino a 80 anni, dal cancro non sempre si guarisce!)


sabato 22 maggio 2021

Quando scade il brevetto della Coca-Cola?

La CocaCola Company non protegge mai con un brevetto le formula dei loro sciroppi.

Visto che i brevetti prima o poi scadono, la società temeva che un giorno altri avrebbero potuto trarre profitto dal suo prodotto, ma ancora di più che la storia legata al mistero della sua formula potesse crollare.

Quando incentri tutto il tuo marketing attorno ad una storia, quella storia deve essere sacra. Né gli interessi di mercato, né altri fattori possono rischiare di oscurarla.






venerdì 21 maggio 2021

Spillatura

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La spillatura è quel processo attraverso il quale si confeziona una birra alla spina.
La buona tecnica di spillatura prevede di inclinare il bicchiere sotto il rubinetto e far scendere la birra lentamente e senza interruzioni, fino a quando la schiuma fuoriesce dall'orlo. A questo punto bisogna livellare con un colpo di spatola, affinché la schiuma mantenga la sua consistenza.
Normalmente bisogna evitare che il bicchiere venga a contatto con il rubinetto.
Esistono diverse tecniche di spillatura:
  • Secondo la tecnica belga si deve riempire velocemente il bicchiere e "tagliare" la schiuma in eccesso con una spatola, prima di immergere il bicchiere in acqua per pulirne le pareti esterne.
  • La tecnica inglese prevede di aprire il rubinetto prima di inclinare il bicchiere. In questo modo il bicchiere si riempie senza formare la schiuma.
  • La tecnica tedesca prevede di spillare una piccola quantità di birra e aspettare finché la schiuma non diminuisce; si ripete quindi nuovamente l'operazione. Infine viene dato ancora un colpo vigoroso per servire la birra con un "cappello" di schiuma.
Il cappello di schiuma venuto a formarsi durante la spillatura serve soprattutto a preservare la birra stessa dall'aria, evitandone così l'ossidazione e la conseguente alterazione organolettica del prodotto.

Storia

In Epoca vittoriana, la birra era contenuta in grandi botti di legno situate dietro al bancone e veniva servita tramite un rubinetto che sfruttava la gravità.
Pian piano il gusto dei consumatori si affinò, anche grazie alla diffusione dei bicchieri in vetro al posto dei boccali, e la birra conservata a temperatura ambiente divenne inaccettabile. Si rendeva necessario conservare i barili in cantine fresche e fu inventata quindi una macchina provvista di pompa a pistone cilindrico con delle valvole che evitavano il riflusso.
Questo metodo, pur creando delle pinte di ottima qualità, si rivelò poco conveniente a causa degli sprechi, e perciò nel barile venne introdotta dell'anidride carbonica per prevenire l'ossidazione della birra, oltre a facilitare il tiraggio della pompa.
Col passare del tempo è stato superato l'uso della pompa manuale; al giorno d'oggi l'anidride carbonica è utilizzata ad una pressione sufficiente a spingere la birra fino al rubinetto.
La pressione superficiale del gas svolge quindi una duplice funzione: mantiene il giusto livello di gasatura e fornisce la spinta richiesta per far fluire la birra fino al rubinetto.
L'introduzione dell'anidride carbonica nei fusti ebbe anche un'altra conseguenza fondamentale: permise di produrre birre frizzanti alla spina, che in precedenza erano disponibili solo in bottiglia. L'anidride carbonica tuttavia presenta dei limiti: la sua quantità, infatti, potrebbe non essere sufficiente a pompare la birra, ma la pressione non può essere aumentata troppo altrimenti si otterrebbe una birra eccessivamente gassata. Fu Arthur Guinness a risolvere il problema, mescolando all'anidride carbonica (che mantiene la gassosità) un gas meno solubile, l'azoto (che mantiene la pressione).
Nel 2006 Carlsberg lancia un innovativo metodo di spillatura, denominato Draughtmaster, che elimina il ricorso all'anidride carbonica e sostituisce i tradizionali fusti a rendere con fusti in pet (materiale riciclabile).

 
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