giovedì 11 marzo 2021

La NASA ha proibito di portare la Coca-Cola nello spazio

In passato sono state testate diverse volte il comportamento delle bevande gasate nello spazio.

Nel 1985, Coca-Cola e Pepsi hanno disegnato delle confezioni apposite per poter essere portate nello spazio dallo staff dello Space Shuttle Challenger.



Il comportamento delle bevande in presenza di microgravità si è rivelato essere abbastanza problematico.

A livelli normali di gravità le bolle d’aria risalgono il liquido fino alla superficie per poi disperdersi nell’ambiente. Nello spazio le bolle restano all’interno della bevanda, di conseguenza un astronauta assume una quantità di gas maggiori che poi dovranno essere smaltiti nei modi che tutti conosciamo.

Inoltre non camminando, ma volteggiando nel vuoto lo staff risultò avere alcuni problemi di reflusso acido e di digestione.


mercoledì 10 marzo 2021

East india

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L’East india è un cocktail a base di brandy.

Composizione

  • 3/4 Brandy
  • 1/8 Curaçao
  • 1/8 Succo d'arancia

Preparazione

Viene preparato nello shaker agitando velocemente gli ingredienti insieme a del ghiaccio. Va servito aggiungendo una ciliegina al maraschino.

martedì 9 marzo 2021

Diritto di tappo

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Il diritto di tappo è la pratica di portare al ristorante una bottiglia di vino acquistata altrove, pagando al ristoratore una somma corrispondente al servizio, alla stappatura, al lavaggio di bicchieri e decanter.
In lingua inglese viene definita anche come BYOB (bring your own booze, "porta i tuoi alcolici", o bring your own bottle, "porta la tua bottiglia") e numerosi locali, rintracciabili anche su database on-line, espongono un'insegna con tale acronimo. L'espressione è per la prima volta registrata negli anni 1950 ed è utilizzata anche nell'ambito delle feste private, quando le bevande alcoliche non sono fornite dal padrone di casa o dall'organizzatore della festa, e quindi devono essere portate dagli ospiti.

Origini

Tale pratica è nata inizialmente per dare la possibilità, a collezionisti ed intenditori, di poter abbinare ai piatti serviti durante il pranzo o la cena delle bottiglie di particolare pregio, non presenti nella carta dei vini del ristorante scelto. In seguito i ristoratori hanno sviluppato il sistema come stratagemma per attirare una clientela più numerosa, offrendo la possibilità di risparmiare sui solitamente gravosi ricarichi applicati sugli alcolici
Diffusasi inizialmente soprattutto in California, dove il ricarico sulle bottiglie di vino si aggira mediamente attorno a 2,5-3 volte il valore iniziale, la pratica del diritto di tappo (corkage fee) si è andata allargando ad altri stati confederali, ad alcune regioni canadesi, ed in Australia e Nuova Zelanda.

Applicazione

Ovviamente le minori vendite di vino possono essere coperte, per i ristoratori, solo da un elevato diritto di tappo, che però annullerebbe ogni vantaggio per il cliente. La quantificazione di tale "diritto" è quindi intimamente legata alla politica di prezzi ed al piano di investimenti attuato dal singolo locale. Ogni ristoratore può decidere la propria tariffa, che va solitamente dai 15 ai 25 dollari negli Stati Uniti ai 5-7 Euro in Italia, dove però tale pratica è ancora scarsamente diffusa.
Mentre per alcuni ristoranti tale pratica avrebbe significato vanificare i propri sforzi in termini di ricerca delle etichette, preparazione del personale, ed acquisto delle attrezzature (ed in questi casi tale pratica viene invariabilmente rifiutata), per i clienti non ha significato semplicemente un abbattimento dei costi, ma sovente un modo per superare la limitatezza di carte dei vini non particolarmente nutrite o ricercate. Per questo motivo capita di frequente che le bottiglie BYOB superino decisamente il valore delle bottiglie disponibili in un determinato locale.
Ad ogni modo il diritto di tappo, assieme all'offerta di vini al bicchiere e al "doggy bag", la pratica anch'essa poco diffusa in Italia di portare a casa gli avanzi della cena, sta provocatoriamente cambiando le prospettive della ristorazione, sia nelle fasce di prezzi medi che in quelle alte.

lunedì 8 marzo 2021

Come mai i panini sono stati inventati solo nel XVIII secolo, quando non sono altro che cibo tra 2 fette di pane (cose che esistevano da secoli)?

C'è un'interessante chicca trovata su wikipedia che fa eco ad altre cose che ho letto.

L'immediato precursore culinario con un collegamento diretto con il panino inglese si trovava nei Paesi Bassi del XVII secolo, dove il naturalista John Ray osservò che nelle taverne il manzo appeso alle travi delle taverne "che tagliano a fette sottili e mangiano con pane e burro stendendo le fette sul burro" - specifiche esplicative che rivelano il belegde broodje olandese, panino a faccia aperta, era ancora poco conosciuto in Inghilterra.



Una storia che si lega a questo è che lo stadhouder olandese Maurice, che viaggiava con l'esercito, alloggiava in una fattoria e quando aveva un pezzo di pane su cui spalmava il burro, raggiungeva il formaggio solo per farsi dare uno schiaffo dal contadino e gli diceva che non poteva mangiare anche quello.

Mettere sia il burro che il formaggio era considerato un eccesso per i meno abbienti. "Zuivel op zuivel is het werk van de duivel" era ancora predicato nel XVIII secolo e riemerse quando gli olandesi affrontarono una carestia durante la seconda guerra mondiale. La frase si traduce in "Latte e latticini è il lavoro dei diavoli".

Mettere il burro su un pezzo di pane era una cosa, ma come esempi, soprattutto l'allusione al formaggio o alla carne sul pane imburrato era un'esibizione scandalosa di eccesso o una curiosità che gli inglesi nel XVII secolo avevano visto solo nella Repubblica olandese.

Come mai i panini sono stati inventati solo nel XVIII secolo (John Montagu), quando non è altro che cibo tra 2 fette di pane (cose che esistevano da secoli)?

Qui si lavora con molte supposizioni e si può proiettare il presente sul passato.

  1. La gente mangiava il pane a fette come lei suggerisce o semplicemente lo strappava?

  2. La gente mangiava il pane a fette o lo intingeva in salsa o in vasellame?

  3. Quando la gente ha iniziato a mettere il burro sul pane?

  4. Quando le persone hanno iniziato a mettere altri alimenti sul pane imburrato?

  5. Quando le persone hanno messo il cibo sul pane imburrato e poi lo hanno trasformato in una confezione facile da mangiare mettendo una seconda fetta di pane imburrato sopra?

Non si può dare per scontato che la gente abbia avuto pane imburrato a fette con cibo a strati per secoli senza che ci siano prove di questa pratica.

Con ogni probabilità questa pratica di fare panini con la faccia aperta è iniziata solo tra il 15° e il 17° secolo nei Paesi Bassi, con la sua cittadinanza relativamente ricca e l'allevamento estensivo di bestiame da latte, da dove si è diffusa in Inghilterra nel 17° o 18° secolo per diventare il vero panino.




Aggiungerei che , nel medioevo, le zuppe e gli stufati non venivano serviti su piatti personali, ma versati in appositi pani scavati, detti mense, e di li portati alla bocca.

Il pane come supporto del companatico e' cosa assai antica.







domenica 7 marzo 2021

Rusty Nail

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Il Rusty Nail (letteralmente: chiodo arrugginito) è un cocktail ufficiale IBA a base di Drambuie e Scotch whisky.

Composizione
  • 4,5 cl di Scotch whisky
  • 2,5 cl di Drambuie (liquore al miele)
Preparazione
Porre gli ingredienti direttamente in un bicchiere di tipo Old fashioned con ghiaccio ed aggiungere una scorza di limone arrotolata (lemon twist in inglese).

Varianti
Il Rusty Nail servito senza ghiaccio è anche detto Straight Up Nail.

Note
Appartiene alla famiglia dei Duo e Trio cocktail.


sabato 6 marzo 2021

Cuba libre



Il Cuba libre è un cocktail ufficiale IBA, appartenente alla categoria dei long drinks a base di rum bianco, cola e lime. Simile al rum & cola, i due termini vengo spesso utilizzati in modo intercambiabile, sebbene indichino due cocktail differenti.

Storia

L'origine del cocktail è piuttosto incerta. L'ipotesi più comunemente accreditata afferma che il Cuba Libre Nacque tra il 1900 e il 1902 a L'Avana, durante la Guerra ispano-americana e la conquista dell'indipendenza di Cuba dalla Spagna con l'aiuto degli Stati Uniti. I soldati cubani e statunitensi erano soliti mescolare la cola, importata a Cuba per la prima volta proprio in quegli anni, con il rum. Varie le supposizioni sul nome dell'inventore: alcune fonti fanno risalire la ricetta ad un soldato, chiamato col nome di copertura John Doe, che ordinò all'American Bar di Calle Nettuno, un bar aperto da due americani nella capitale cubana, "Coca Cola americana, rum cubano in un bicchiere pieno di ghiaccio e una spruzzata di lime", brindando successivamente ¡Por Cuba libre! (per Cuba libera), il grido di battaglia dei guerriglieri; secondo una deposizione del 1965 di Fausto Rodriguez, un messaggero dell'esercito cubano, il soldato sarebbe il capitano Russel dei corpi di comunicazione americani. Un'altra teoria propone che fu un barman cubano a mescolare la Coca Cola (prodotto tipico statunitense) al rum (prodotto tipico cubano) per unire simbolicamente le due nazioni. Altre ipotesi fanno derivare il Cuba libre dal Daiquiri allungato con la cola, ricetta in seguito semplificata secondo l'uso attuale, o propongono l'origine del nome dalla testata del giornale rivoluzionario "Cuba Libre" fondato nel 1928 da Julio Antonio Mella.

Preparazione

Ingredienti

Secondo la International Bartender Association, il Cuba libre ha la seguente composizione:
  • 5/18 di rum chiaro
  • 12/18 di Cola
  • 1/18 di succo di lime

Procedimento

Servire in un bicchiere highball con ghiaccio, guarnire con una fetta di lime.

Varianti

Alcuni barman ritengono apprezzabile l'aggiunta di 1 o 2 gocce di angostura prima della miscelazione; se invece si aggiungono o sostituiscono ad uno dei due componenti originali altri ingredienti si ottengono queste varianti:
  • Cuba libre pestato, con l'aggiunta di mezzo lime tagliato in quattro parti e un cucchiaio di zucchero di canna. Nella preparazione del Cuba libre pestato l'aggiunta dello zucchero di canna e la necessità di integrarlo agli altri ingredienti con una miscelazione più marcata contribuisce a diminuire l'effervescenza e a modificare la dolcezza del cocktail, motivo per cui alcuni barman la ritengono una preparazione non ottimale.
  • Rum & Cola, chiamato anche coca e rum, prevede l'utilizzo di cola e rum, eliminando il lime
  • Cuba libre cubano, con 3-4 once di rum ambrato e l'aggiunta dello sweet'n'sour.
Da segnalare c'è una modifica più consistente, che ha portato alla nascita di un vero e proprio nuovo cocktail: il Santo Libre.

venerdì 5 marzo 2021

Cosa ha più calorie, birra o liquori forti (come vodka, whisky, gin)?

Calorie per oncia o calorie per porzione? Una porzione standard di liquori forti, vino e birra hanno tutti circa la stessa quantità di alcol, quindi le calorie dell'alcool sarebbero all'incirca le stesse. Ma anche vino e birra contengono carboidrati / zucchero, quindi avrebbero più calorie del liquore forte.

Ecco un grafico:





 
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