lunedì 4 gennaio 2021

Pernod

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Pernod è una bevanda liquorosa francese all'anice da consumarsi come aperitivo, che appartiene alla società Pernod, del gruppo Pernod Ricard.

Caratteristiche

Il Pernod non è tecnicamente un pastis, anche se è spesso designato come tale, poiché contiene soltanto poca liquirizia.
Il liquore deve il suo gusto alla distillazione di piante e non alla macerazione, utilizzata per la produzione di pastis. Il prodotto è elaborato con essenze d'anice stellato, chiamato anche con il nome Badiane chinoise (spezia vicina all'anice). Quando si estrae in seguito viene mescolato e distillato con essenze di piante aromatiche, in una quantità uguale di menta e coriandolo.

Storia

Il liquore è l'eredità del Pernod 45, commercializzato per la prima volta nel 1938, che coincide con l'emissione della legislazione francese che permette nuovamente la vendita di liquori e bevande alcoliche che hanno 45°.
Dal 1951 al 1954, Pernod commercializza un liquore etichettato Pernod 51, in riferimento al suo anno di nascita (gli aperitivi a base di alcool e anice, erano proibiti sul mercato francese, furono nuovamente autorizzati nel 1951). Nel 1954, Pernod 51 ribattezzato pastis 51, quindi semplicemente 51.
Dal 2005 Pernod commercializza Pernod agli estratti di piante di assenzio romano. L'alcool all'anice produsse un notevole successo alla casa Pernod alla fine del XIX secolo, approfittando della fine del divieto della vendita dell'assenzio romano in Francia. Questo liquore senza zucchero a 68°, ha una parte di tujone (è un chetone e un terpene, presente nell'assenzio romano inferiore a 10 mg/l, che risponde alle costrizioni legislative francesi in vigore.

Utilizzo

Pernod si consuma tradizionalmente diluito nell'acqua naturale con ghiaccio, ma può fungere da ingrediente in vari cocktail, ad esempio mescolato a vodka, limonata e sciroppo di ribes nero, o diluito con succo di mirtillo, una bevanda molto diffusa in America Settentrionale.

domenica 3 gennaio 2021

Quali sono i 3 vini più pregiati al mondo?

 




Pregiati !

Il pregio lo da anche chi li ama, per altri certi vini magari non sono nemmeno buoni.

Bisogna poi dividere, nel caso si faccia un'elenco dei piu' pregiati, in categorie:

vini bianchi, vini rossi, Champagnes e vini da dessert.

Mi spingo ad affermare che, in generale, almeno sulle tre prime categorie i Vini Francesi sono sempre in testa a qualsiasi elenco si possa stilare.

Un vino bianco francese anche dopo 7 anni e piu' e' ottimo. Nessun vino italiano o di altre nazioni (tranne Germania ma non al livello francese) e' di grande qualita' dopo piu'di 7 anni.

La cura, la tecnica con cui si producono i vini di Bordeaux e di Bougogne solo da pochi anni si stanno applicando nell'enologia italiana per alcuni grandi vini, ovviamente copiando la tecnica francese. Ci sono vini rossi francesi che dopo piu' di 20 anni, stappando come si deve la bottiglia, sono sempre e solo immensamente speciali. Trovatemene di italiani ottimi dopo 25 anni!

Nella zona del Barolo c'e' stata la "guerra del Barolo" tra le nuove generazioni di tecnici ed i testardi che volevano continuare alla vecchia maniera quando il consumatore del mondo non richiede piu' quei tipi di vini. Fortunatemante stanno vincendo i giovani usando le tecniche francesi e le vendite di Barolo stanno decollando in giro per il mondo

Champagne: stessa cosa, quelli francesi sono impareggiabili. Si cerca di avvicinarcisi ma sia per il clima, il terreno, la serieta' dei viticoltori e delle associazioni della Champagne, non ci arriva nessuno.

Vini da dessert ce ne son dei buoni a grande livello anche in Italia. Ho gustato recentemente un passito di Pantelleria che era veramente di grande pregio.

In Francia hanno i Sauternes, nati dall'attacco agli acini dell'uva da parte di un funghetto che all'origine doveva essere, e lo era, una disgrazia ma poi hanno saputo controllare questo attacco e ne hanno ricavato un vino pregiatissimo.

Non sono particolarmente filo francese ma devo riconoscere, quale enologo di lunga esperienza a livello mondiale, che i francesi sono ancora e di molto il Numero 1 al Mondo in materia di vini.



sabato 2 gennaio 2021

Per quanto tempo si conserva la birra in lattina prima che diventi imbevibile?



Parecchio, in realtà.

Come sempre (sembro un vecchio brontolone a ripeterlo sempre) occorre differenziare birra artigianale e birra industriale.

La birra industriale ha date di scadenza molto lunghe ma è possibile berle anche oltre quella data.
Se poi si tengono al fresco i tempi si allungano ulteriormente.

Anche la birra artigianale può essere ben bevuta oltre la data di scadenza e allo stesso modo tenerla in frigo aiuta la conservazione.
La differenza è però che queste birre, proprio perché prodotte in modi più "caserecci" hanno scadenze veramente molto brevi, spesso pochi mesi.
Anche nei migliori beer shop, se ci fate caso, troverete tantissimi prodotti scaduti, soprattutto se parliamo di birra di importazione.
Questo non è un problema ma certi tipi di birra, le luppolate su tutte, rendono al meglio bevute "fresche", appena fatte.


venerdì 1 gennaio 2021

Perché esiste la birra analcolica e non il vino senza alcool?

Il vino e la birra sono sostanze provenienti dalla fermentazione alcoolici del succo d'uva e del mosto di cereali.

Se non è presente l'alcool che provvede ad estrarre certe sostanze che danno sapore allora io non li chiamo vino e birra, ma prima della fermentazione sono succo d'uva e mosto di cereali. Dopo la fermentazione se gli estraggo l'alcool li chiamo scarti di lavorazione.

Il vino analcolico!




giovedì 31 dicembre 2020

Absolut

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Absolut è una marca svedese di vodka, del gruppo francese Pernod Ricard, prodotta a Åhus, Scania nel sud della Svezia.
Absolut è disponibile in 126 paesi, ed è una delle vodke più vendute al mondo.

Storia

Il nome Absolut fu inventato nel 1879 da Lars Olsson Smith, importante imprenditore svedese, il quale inventò nel 1877 un nuovo metodo di distillazione frazionata del Brännvin, con il quale produrre un liquore senza fuselöl che nominò "Tiodubbelt Renadt Brännvin" (Vodka purificata composta di dieci parti); dopo due anni di migliorie, Smith cambiò il nome in "Absolut Rent Brännvin", e lanciò il liquore sul mercato svedese. In quel periodo vi era il monopolio di Stoccolma sulla vendita dei liquori: per poter vendere il suo prodotto, acquistò un negozio dove vendere l'Absolut Rent, a prezzi concorrenziali, a Reimersholme, appena fuori dai confini della città; verso la fine del secolo cominciò anche ad esportare il liquore. Nel 1917 l'industria dell'alcool in Svezia è stata monopolizzata dal governo svedese, attraverso la società Vin & Spirit. La vodka allora è stata venduta in tutta la nazione con due nomi che si alternavano periodicamente nomi Absolut Rent Brännvin e Renat Brännvin (dopo il successo della Absolut, Renat divenne un marchio separato prodotto dalla V&S).
Negli anni settanta, Il presidente della V&S Lars Lindmark, decise di sfidare il mercato statunitense: fece ristudiare la ricetta e dopo varie proposte del gruppo di ricerca marketing, vennero scelti il nome Absolut vodka e il design. il 17 giugno 1979 la Absolut venne lanciata a Boston, New York, Chicago, Los Angeles e San Francisco, e nel primo anno furono venduti 90.000 litri. Nel 1985 divenne il marchio di vodka importata più venduta negli Stati Uniti, superando i concorrenti russi e finlandesi; nello stesso periodo la vodka Absolut cominciò ad essere esportata in altri paesi europei ed asiatici, entrando nella classifica dei cento distillati più venduti al mondo. Nel 1986 esce la prima versione aromatizzata al pepe, mentre nel 2004 esce la prima versione super premium

Prodotto

La vodka Absolut è una vodka svedese di grano a 40° alcolici, prodotta con frumento invernale e acqua del sud della Svezia, nei dintorni di Åhus, di colore bianco trasparente, dal gusto corposo ed equilibrato, buona base per vari cocktail.

Varianti

Nel tempo son nate diverse varianti della vodka absolut, sia per la qualità del distillato, che per l'aromatizzazione: Per le vodke bianche sono state create:
  • Absolut Vodka (blue label) (1979) - L'originale vodka bianca a 40 °C con scritte blu.
  • Absolut Vodka (red label) (1979-2006) - Versione a maggior contenuto alcolico (50 °C).
  • Absolut Level (2004-2010) - Versione super-premium, nata per competere nel mercato contro Grey Goose.
  • Absolut 100 (2006) - Versione a 50 °C alcolici, sostituisce la red label.
  • Absolut Elyx (2010) - Versione super-preium, sostituisce la Level.
Per le vodke aromatizzate son state create
  • Absolut Peppar (1986) - Versione aromatizzata al jalapeno tostato, pomodoro verde e erbe essiccate.
  • Absolut Citron (1988) - Versione aromatizzata al limone
  • Absolut Kurant (1992) - Versione aromartizzata al ribes nero
  • Absolut Mandrin (1999) - Versione aromatizzata al Mandarino e arancia
  • Absolut Vanilia (2003) - Versione aromatizzata alla vaniglia
  • Absolut Raspberri (2004) - Versione aromatizzata al lampone
  • Absolut Apeach (2005) - Versione aromatizzata alla pesca
  • Absolut Ruby Red (2006) - Versione aromatizzata al pompelmo rosa
  • Absolut Pears (2007) - Versione aromatizzata alla pera
  • Absolut Mango (2008) - Versione aromatizzata al mango
  • Absolut Berri Açai (2010) - Versione aromatizzata all'açai, mirtillo e melograno
  • Absolut Wild Tea (2010) - Versione aromatizzata al tè nero e sambuco
  • Absolut Orient Apple (2011) - Versione aromatizzata alla mela rossa e zenzero
  • Absolut Gräpevine (2011) - Versione aromatizzata all'uva, frutto del drago e papaya
  • Absolut Cherrykran (2012) - Versione aromatizzata alla ciliegia, prugna cinese e cranberry bianco
  • Absolut Hibiskus (2012) - Versione aromatizzata all'ibisco e melograno
  • Absolut Cilantro (2013) - Versione aromatizzata al coriandolo e lime
  • Absolut Cherrys (2014) - Versione aromatizzata alla ciliegia

Marchio

Il marchio è frutto di ripetute ricerche e tentativi, da parte del team creativo, per mettere in evidenza sul mercato americano la vodka Absolut. Dopo vari studi, che proponevano di puntare su colori sgargianti, figure evocative e nomi altisonanti, la società decise invece di puntare, in onore alla tradizione e all'idea iniziale di Smith di una vodka pura, su elementi essenziali, minimali, che richiamassero la purezza e la semplicità, elementi che vennero considerati riconducibili anche all'idea della Svezia.

Nome

Il nome deriva dal nome dato da Lars Smith al suo liquore, "Absolut Rent Brännvin", traducibile come Brandevino/vodka assolutamente puro. Quando nel 1979 il team di marketing dovette studiare il nome del prodotto: vennero pensati nomi ammiccanti quali "Swedish Blonde Vodka" o "Royal Court Vodka", ma alla fine, in armonia con il progetto si decise di usare la traduzione Absolute Pure Vodka. La parola "absolute" era troppo generica e non poteva essere registrata come marchio, quindi decisero di togliere la "e" finale per aggirare l'ostacolo e dare un tocco più svedese al nome. La dicitura "pure" anche non poteva essere compresa nel nome, rimanendo quindi il nome finale di "Absolut Vodka". Venne deciso di indicare come sottotitolo "Country of Sweden" per evidenziare l'origine del prodotto.

Confezione

La Absolut viene distribuita in bottiglie di vetro cilindriche trasparenti con il marchio e varie diciture stampate direttamente sul vetro ed un unico elemento che spicca, un medaglione con il ritratto di L.O.Smith sul collo; in alto chiude un tappo di metallo grigio liscio e cilindrico. I font utilizzati sono il Futura Extra Bold Compressed e L'Edwardian Script. Le bottiglie come il resto sono prodotte ad Åhus.
Anche Per la confezione furono studiate molte soluzioni, dal disegno di vichinghi, a bottiglie sofisticate, che richiamassero le corti russe. Il design finale fu ispirato invece a quello delle bottiglie di medicinali che vennero usate fin dal XVII secolo in Svezia per contenere i medicamenti; il designer Gunnar Broman vide una di queste bottiglie in un negozio di Stoccolma, e venne colpito sia dall'eleganza semplice, tipica svedese, sia per il fatto che per secoli la vodka venne utilizzata come medicinale. Si decise quindi di ispirarsi a quell'oggetto, mantenendone la trasparenza. Dopo varie prove si notò che però un tocco di colore era necessario: venne quindi utilizzato il blu, colore che meglio si adattava, per colorare il nome, mentre il bianco per le scritte.

Mercato

La fama di Absolut è dovuta alla relativa campagna pubblicitaria di fondo, creato dall'agenzia di pubblicità TBWA, sulla base della figura distintiva della bottiglia. Iniziando intorno al 1980 con il fotografo Steven Bronstein, con circa 1500 immagini. Le immagini caratterizzano frequentemente le bottiglie nel centro e evidenziano il titolo "ABSOLUT ____". alla parte inferiore.

Edizione speciale

La vodka Absolut ha creato una bottiglia dell'edizione speciale della vodka nel 2003 progettata da Romero Britto, è stata chiamata "Absolut Magon" ed è stata messa una dedica in miniatura sulla etichetta.

mercoledì 30 dicembre 2020

Żubrówka

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La Żubrówka è una vodka prodotta in Polonia, che viene distillata dalla segale e imbottigliata con un contenuto di alcool pari al 40% in volume. Distillata per sei volte, la Żubrówka viene aromatizzata con un'essenza di erba del bisonte, che le conferisce note di asperula, vaniglia, noce di cocco e mandorla, nonché il suo colore tendente al giallo. L'erba del bisonte cresce in alcune zone della Polonia e in particolare nella Foresta di Białowieża, sede di un parco naturale e Patrimonio dell'umanità UNESCO.

Etimologia

Il nome Żubrówka deriva dalla parola "żubr", che in polacco indica il bisonte europeo, particolarmente amante dell'erba del bisonte che, in polacco, si chiama appunto Żubrówka. La parola żubr è presente in forme molto simili e con lo stesso significato in molte altre lingue slave come in bielorusso e in ceco, in russo e ucraino (nella forma "зубр", zubr), in bulgaro (nella forma "зубър", zubŭr), in slovacco (zubor) e in sloveno (zober).

Storia

Secondo quanto riportato sull'etichetta, la nobiltà polacca aromatizzava la vodka con l'erba del bisonte già nel XIV secolo, mentre la produzione di Żubrówka è iniziata a partire dal XVI secolo nella Confederazione polacco-lituana, nella regione al confine tra le attuali Polonia e Bielorussia, ed è divenuta una delle bevande preferite sia dai nobili sia dal popolo nel XVIII secolo.
La produzione industriale di Żubrówka è partita nel 1926 da parte della "Polmos" ("Polski Monopol Spirytusowy" o "Monopolio Polacco Distillati") negli stabilimenti di Brześć nad Bugiem (in Bielorussia, che attualmente appartengono alla "Belaco"). La produzione di Żubrówka è stata spostata dal 1945 a Białystok nella distilleria della "Polmos Białystok", mentre prodotti simili vengono commercializzati sotto altri marchi, come per esempio la Brestskaya Zubrowka (Зуброўка, Zubroŭka) della Belaco di Brest in Bielorussia, la Stumbrinė in Lituania, la Bison Vodka negli Stati Uniti, la Zubrivka (Зубрiвка) in Ucraina, la Grasovka e la Blauer Bison in Germania, la Zubrovka (Зубровка) in Russia, la Zubrovka nella Repubblica Ceca. Tali prodotti vengono spesso considerati imitazioni dell'originale prodotta nella distilleria Polmos Białystok in Polonia.

Varianti

  • Żubrówka, aromatizzata all'erba del bisonte.
  • Żubrówka Biała, bianca.
  • Palona, "interrotta".
  • Żubrówka Złota, dorata, aromatizzata alle ghiande.
  • Żubrówka Kora Dębu, dorata, aromatizzata alla corteccia di betulla.
  • Żubrówka Liście Klonu, aromatizzata alla foglia d'acero.
  • Żubrówka Pędy Sosny, aromatizzata all'ago di pino
  • Żubrówka Czarna, bianca.

Modi di servire la Żubrówka

Come gli altri tipi di vodka, la Żubrówka si beve calda da sola. Un'alternativa molto popolare è servirla con succo di mela, un cocktail che in Polonia si chiama "Tatanka" (che significa "Bisonte americano" in lingua Lakota) oppure "Szarlotka" (che significa "Torta di mele" in polacco), mentre nel Regno Unito è chiamato "Frisky Bison" e negli Stati Uniti "Polish Kiss". In alternativa si può servire con gelato alla vaniglia, con ginger ale o con succo di mango.

martedì 29 dicembre 2020

Beefeater Gin

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Beefeater Gin è una marca di gin inglese prodotta dalla James Burrough Ltd. e distribuita dall'azienda francese Pernod Ricard.

Storia

James Burrough, un farmacista nato a Ottery St Mary nel 1835, acquistò nel 1863 per 400 £ (circa 35.000 € attuali) la ditta specializzata nella distillazione di liquori "Taylor & Son", in Cale Street, distretto di Chelsea. James Burrogh applicò le sue conoscenze integrando le ricette utilizzate dalla precedente gestione con i suoi studi; nel 1871 spostò gli uffici dietro la distilleria, in Marlborough Square, nel palazzo in cui dimorava. Nel 1876 la produzione comprendeva il James Burrough London Dry, lo Ye Old Chelsea e l'Old Tom Style gin, catalogo al quale aggiunse un nuovo marchio, il Beefeater London Dry gin. Il Beefeater riscosse un successo quasi immediato, e nel 1895 venne stesa la ricetta ufficiale e il Beefeater venne dichiarato il prodotto di punta della compagnia.
Nel 1897 James Burrough morì, e la compagnia passò nelle mani del figlio Eric. Nel 1906 costruirono un nuovo fabbricato al 26 di Hutton Road, nel distretto di Lambeth; il nuovo sito venne chiamato Cale Distillery (in onore della sede storica), venne fornito con nuovi alambicchi J.Dore & Co., e nel 1908 la produzione venne trasferita nella nuova distilleria. Nel 1911 vinse la medaglia d'oro al Festival dell'impero; sei anni dopo, nel 1917, la società cominciò ad esportare il gin negli Stati Uniti. Nel 1958 l'azienda venne nuovamente trasferita in Montford Place, distretto di Kennington. Negli anni sessanta vennero acquistate aree limitrofe, allargando il perimetro della fabbrica.
La famiglia Burrogh vendette l'azienda alla Whitbread nel 1987, la quale la cedette nel 1991 alla Allied Domecq, che dal 2005 fa parte del gruppo Pernod Ricard. Dopo l'acquisizione, la multinazionale francese ha investito molto sul marchio, facendone il gin di punta della società.

Distilleria

Il Beefeater è uno degli ultimi quattro gin prodotti nella città di Londra: la sede della distilleria Beefeater si trova in 20 Montford Place, nel quartiere Kennington. Copre circa 9000 m², suddivisi in uffici, magazzini e siti di produzione, dove si trovano cinque alambicchi Carterhead di bronzo, tre dei quali con una capacità da 3.200 l, e uno dei due più piccoli utilizzato per il Beefeater 24. Dal 2013 la fabbrica propone visite guidate.

Prodotto

Il Beefeater è un gin di categoria premium, corposo e leggermente esperidato; la sua produzione segue la ricetta originale studiata da James Burrough: i botanicals vengono immersi 24 ore nel distillato di orzo e mais. Il distillato a 80.0% vol. viene portato in Scozia dove viene diluito alla gradazione di 40.0% vol. (47.0 % per il mercato statunitense e neozelandese e imbottigliato. I botanicals sono:
  • Bacche di ginepro raccolte nel mese di settembre in Italia e Macedonia
  • Buccia d'arancia amara da Siviglia, è l'ingrediente principale dopo il ginepro.
  • Buccia di limone raccolto nel mese di marzo in Spagna, che contribuisce al sapore agrumato.
  • Radice e semi di angelica dal Belgio, che conferiscono note legnose e terree
  • Coriandolo dalla Russia, dal retrogusto pepato
  • Radice di giglio dall'Italia, con una piccola aggiunta di violetta di Parma, che conferisce il retrogusto floreale
  • Liquirizia dalla Cina
  • Olio di Mandorla amara

Marchio

Il nome fu scelto in onore degli Yeomen Warders, i guardiani della Torre di Londra, soprannominati dai londinesi appunto "Beefeater"; tale scelta fu fatta per associare il prodotto con un simbolo di Londra. La bottiglia è squadrata, in vetro trasparente con il tappo in metallo rosso; l'etichetta frontale propone il logo con il disegno di un guardiano, soprannominato Henry. Sono disponibili le confezioni da 5 cl, 70 cl e 100 cl.

Varianti

Oltre alla versione classica, esiste altri gin della linea Beefeater
  • Beefeater Crown Jewel (50.0% vol., 1993-2010) - Gin di categoria premium, si differenziava principalmente per il grado alcolico e piccole differenze di lavorazione. La bottiglia era esagonale, in vetro viola e sull'etichetta compariva un corvo della Torre di Londra.
  • Beefeater 24 (45.0% vol., ottobre 2008) - Gin di categoria super-premium, ideato dal mastro distillatore Desmond Payne, ispirato ad un catalogo di tè del padre del fondatore, il quale commerciava tale bevanda, risalente all'epoca vittoriana. Il Beefeater 24 contiene dodici botanicals, i nove classici con l'aggiunta di tè verde cinese, tè Sencha giapponese e buccia di pompelmo. La bottiglia mantiene la forma squadrata, ma si arricchisce di bassorilievi botanici e di un fondo in vetro rosso; l'etichetta presenta solo il logo e il numero "24" in blu. Il nome 24 deriva dalle ventiquattr'ore di immersione dei botanicals, e dal fatto che Londra è una città che vive 24/7.
  • Beefeater Burrough's Reserve (43.0% vol., giugno 2013) - Gin di categoria ultra-premium, ideato dal mastro distillatore Desmond Payne. Il gin è leggermente ambrato, prodotto nell'originale alambicco in bronzo "no. 12" da 243 litri del XIX secolo, e fatto riposare in botti di quercia "Jean-de-Lillet". La bottiglia in serie numerata è in vetro trasparente è tonda con rilievi botanici; sull'etichetta compaiono logo, nome del prodotto, firme del fondatore e del distillatore, la serie numerata ed i disegni della botte e dell'alambicco. il prezzo è di circa 70 euro.

Distribuzione

Il Gin Beefeater è il gin premium più venduto al mondo, con un volume di vendite di 2,5 milioni di casse (29 milioni di bottiglie) circa. Il mercato principale è la Spagna, dove è il primo distillato per vendite; altri mercati principali sono Stati Uniti, Canada, Giappone, Regno Unito, Russia, Repubblica Ceca e Francia.



 
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