giovedì 12 novembre 2020

I bar in Spagna

Il bar in Spagna è un posto dove di solito si mangia. Ecco, questo è un bar.



Ma non si mangia in un modo formale, seduti al tavolo per un ora, ma in piedi ed in fretta, di solito si prende una birra o un bicchiere di vino, anzi un "penalti" di birra o un "chato" (A questo punto è Importante conoscere i nomi dei bicchieri e le bottiglie)



Col penalti/zurito/corto si prende una tapa e dopo dieci, quindici minuti ve ne andate in un altro bar, non bisogna camminare troppo, forse meno di un metro, in ogni città si trovano famose strade lunghe cento metri dove ci sono più di cinquanta bar



Di solito sono affollate e questo vuol dire che in un'ora tra cinquanta e cento persone sono entrate in ogni bar e hanno mangiato qualcosa. Il bancone è pieno di cibo è deve restare pulito, appena il cameriere ha lasciato sul bancone la birra o il vino e un piatto col cibo, la gente lo prende con una mano, il cameriere ritira il piatto per fare posto, pulisce il bancone e tu ti trovi con un pezzo di cibo in mano e qualche cosa di scartare: un tovagliolino di carta, uno stuzzicadenti usato per infilzare la tapa, la coda e testa dei gamberetti, quando si poteva fumare, il mozzicone della sigaretta, etc, etc.



Allora che si fa? Il bancone è pieno di gente è deve restare pulito. Vedi quel poggiapiedi sotto? è fatto per buttare là tutta quella spazzatura è mantenere la distanza per evitare che la gente ci pesti sopra. Ogni due ore un cameriere arriva con una grande scopa, e mente grida "permiso, permiso!" Pulisce tutto, poi quando c'è meno gente si pulisce con candeggina e ogni notte con una "bomba" chiamata Salfumán (soluzione di acido cloridrico)

In Spagna il bancone (la barra) è un posto dove posare i bicchieri e prendere è lasciare piatti con cibo ed è più igienico buttare per terra tovagliolini usati, noccioli di olive e teste di gamberi che trovali accanto al resto del cibo.



Ora che non c'è nessuno, uscirà un cameriere è spazzerà via tutto.



mercoledì 11 novembre 2020

Black Russian

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Il Black Russian è un cocktail dolce a base di vodka.

Origini

Il Black Russian nacque nel 1949 dalla creatività di Gustave Tops barman dell'hotel Metropole di Bruxelles. Il cocktail fu preparato per l'ambasciatore americano in Lussemburgo Pearl Mesta.
Una variante del Black Russian è il White Russian.

Preparazione

  • 5 cl di vodka
  • 2 cl di liquore al caffè (di solito Kahlua)
Versare la vodka e il liquore al caffè direttamente nel tumbler piccolo,con ghiaccio e decorare con della scorza di limone.

martedì 10 novembre 2020

Bar Jamaica

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Il Bar Jamaica è un esercizio storico di Milano, sito in Via Brera 32. Aperto nel 1911, fu ritrovo di intellettuali e artisti tra i quali si ricordano: Luciano Bianciardi, Ugo Mulas, Mario Dondero, Carlo Bavagnoli, Uliano Lucas, Alfa Castaldi, Giulia Niccolai, Arnaldo Di Benedetto, Giancarlo Fusco, Camilla Cederna, Piero Manzoni, Emilio Tadini, Gianni Dova, Roberto Crippa, Cesare Peverelli, Bruno Cassinari, Ernesto Treccani, Ennio Morlotti, Lucio Fontana, Germano Lombardi, Nanni Balestrini, Giuseppe Ungaretti, Salvatore Quasimodo, Valerio Adami, Benito Mussolini, Guido Aristarco, Allen Ginsberg, Dino Buzzati, Ernest Hemingway, Enrico Baj, Dario Fo, Bobo Piccoli, Ibrahim Kodra.

lunedì 9 novembre 2020

Cosa ne pensiamo del provvedimento di chiusura di bar e ristoranti dalle 18 di sera

 


Pensiamo sia una cosa assurda, che denota la totale incompetenza da parte di chi emana questi decreti; se uno ha un ristorante che lavora sia a pranzo che a cena si vede costretto a dimezzare gli incassi, se lavora solo a cena come ad esempio pub con cucina o birrerie si vede uccidere letteralmente la parte economica da un giorno all'altro; gli ordini ai fornitori su che base si fanno? Se lavoravo come ristorante alla sera, e mi costringono a lavorare solo a pranzo, quanto ci metto a rifarmi un giro di clientela? Un pub può diventare un ristorante da pranzi di lavoro? Sono insensate manovre deleterie… se la paura è data dall'aperitivo ( ecco perchè la chiusura alle 18 ) i ragazzi si compreranno aperol e campari e lo faranno di nascosto a casa di qualcuno; e i bar all'interno dei centri commerciali ? I negozi chiuderanno alle 21 e i bar all'interno alle 18? Mah…




domenica 8 novembre 2020

Qual è il miglior sostituto del caffè

 




che bell'argomento quello del caffè..

La risposta comunque dipende dal tuo obiettivo. Se sei alla ricerca di qualcosa che contenga caffeina allora ti risponderei il té verde. Dicono abbia varie proprietà positive.

Se vuoi semplicemente eliminare o ridurre la caffeina potresti provare il caffè senza caffeina.

In realtà dicono che contenga comunque caffeina ma in dosi ridotte. Potrebbe essere un buon compromesso.



Se poi per caffè includi anche altri tipi di bevande come cappuccino, mocaccino e simili, potresti optare per una cioccolata calda oppure provare l'orzo.

Per me abbandonare il caffè sarebbe difficile. Spesso se vedo che sto esagerando, semplicemente diminuisco le quantità di caffè che prendo al giorno

sabato 7 novembre 2020

Il rum che bevevano i pirati è lo stesso rum che si beve oggi nei bar?

Di sicuro non era distillato e puro come quello attuale, forse quello di infima qualità gli si avvicina di piú.

Le migliori distillerie di rum caraibico sono nelle Cayman, in Jamaica e nelle Barbados. Grenada e Puerto Rico hanno anche ottimi rum.

Ora dirti qual è il migliore è difficile, non ne ho provati abbastanza, oppure si, solo che non me lo ricordo.

Consiglio personale: se vuoi un buon rum non troppo difficile da reperire, a buon mercato prova il… Sailor Jerry



Creato in onore del tatuatore Norman Collins, questo rum è la cosa più vicina ad un vero rhum caraibico che tu possa trovare sui banconi dei supermercati, con buona pace per il caro vecchio Captain Morgan spiced gold (che è comunque una buona scelta come terza bottiglia da servire… di solito alla terza nessuno fa più caso a certe sottigliezze).

Che rum bevevano i pirati?

Una schifezza invecchiata pochi anni. E non veniva consumata assoluta: gli alcolici venivano mischiati fra loro (quello che c'era rimasto, un po' di questo e un po' di quello) veniva aggiunta acqua, zucchero, succo di limone e versata nella tazza dei pirati (simile al nostro mug da caffé e latte).

I pirati bevevano principalmente per stordirsi (analgesico psico-fisico), non erano sommelier. Se il dolce riusciva a coprire il saporaccio di quell'intruglio e l'alcol era abbastanza elevato da quietare temporaneamente i mille dolori del corpo e dell'anima, quel rum era un gran rum.

venerdì 6 novembre 2020

Bellini

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Il Bellini è un cocktail ufficiale IBA, appartenente alla categoria degli sparkling, che significa 'frizzante', a base di vino bianco frizzante (usualmente del prosecco o dello spumante brut) e polpa fresca schiacciata di pesca bianca. È internazionalmente uno dei più noti cocktail italiani.

Preparazione

Ingredienti

  • 10 cl di prosecco
  • 5 cl di polpa di pesca

Procedimento

La ricetta originale vuole l'utilizzo di polpa e succo di pesca bianca veronese, schiacciata e non frullata, mescolata lentamente al prosecco per non provocarne una perdita eccessiva di gas, il tutto servito in un flûte.

Varianti

Per via della difficile rintracciabilità delle pesche bianche e del Prosecco in alcune zone del mondo, esistono numerose varianti. Se usiamo lo Champagne, diventa un Bellini Royal. Alcuni però sostengono che lo champagne non sia il massimo accoppiato al gusto delicato delle pesche bianche del Bellini. Per una versione non alcolica, si usano succhi frizzanti o soda al posto del vino. Altre varianti sono il Rossini con le fragole al posto della pesca, il Mimosa con spremuta d'arancia fresca e il Tintoretto, tipico delle zone limitrofe di Venezia, con il succo di melagrana.

Storia

Il Bellini è stato inventato nel 1948 da Giuseppe Cipriani, capo barista dell'Harry's Bar di Venezia. Per via del suo colore rosato che ricordò a Cipriani il colore della toga di un santo in un dipinto di Giovanni Bellini, egli intitolò il cocktail al pittore veneziano. Il drink divenne una specialità stagionale dell'Harry's Bar di Venezia, uno dei locali favoriti da Ernest Hemingway, Gianni Agnelli, Sinclair Lewis e Orson Welles. Successivamente divenne molto popolare anche alla sede dell'Harry's Bar di New York. Dopo che un imprenditore francese instaurò una rotta commerciale per trasportare polpa di pesche bianche fra le due località, il cocktail divenne un classico oggi diffuso nei bar di tutto il mondo.
Il successo del Bellini indusse Cipriani ad ulteriori contaminazioni tra pittura ed enogastronomia, con l'invenzione nel 1950 del Carpaccio (pietanza consistente in fettine sottilissime di controfiletto di manzo crudo disposte su un piatto e decorate alla Kandinsky, con una salsa che viene chiamata universale) così chiamato poiché a Cipriani il colore della carne cruda ricordava i colori intensi dei quadri del pittore Vittore Carpaccio, delle cui opere si teneva in quel periodo una mostra nel Palazzo Ducale di Venezia.

Cultura di massa

Il Bellini è uno dei cocktail ufficiali dell'Associazione Internazionale Bartender. Ciò indica la sua popolarità ed il fatto che sia noto a molti baristi.
«Io credo che la crescita della fama del cocktail Bellini sia strettamente legata alla notevole crescita delle catene di ristoranti italiani, specialmente Olive Garden, visto che i ristoranti italiani sono i luoghi dove questo cocktail è stato diffuso e promosso.»
(Jack Robertiello, editor del magazine Cheers)

 
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