sabato 25 aprile 2020

Caffè Borghetti

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Il Caffè Borghetti (o Caffè sport Borghetti) è un liquore al caffè prodotto in Italia.
È consumato generalmente liscio o con ghiaccio; talvolta è utilizzato come variante in cocktail, ad esempio nel White Russian o nel Bombardino. È inoltre utilizzato talvolta in dolci come il Tiramisù. Ha 25° ed è commercializzato in bottiglie da 100 cl, 70 cl, 10 cl, 3 cl ed in barattolini di plastica da 3 cl, pensati per l'utilizzo negli stadi.
Fu ideato nel 1860 dall'anconetano Ugo Borghetti, proprietario di un bar chiamato Caffè Sport, in occasione della nascita della linea ferroviaria Pescara-Ancona. Inizialmente composto da una miscela di caffè e alcool servita ai viaggiatori della vicina stazione ferroviaria, venne successivamente raffinata la ricetta con una miscela di Coffea arabica e di Coffea robusta. Borghetti iniziò a produrlo a livello industriale e si trasferì a Roma ottenendo, durante il periodo fascista, anche incarichi di partito. Negli anni 70 la Borghetti ebbe dissesti finanziari che la portarono al fallimento e il marchio venne preso in affitto dalla ditta Barrovecchio di Jesi per alcuni anni, finché non venne messo all'asta nel 1976 e aggiudicato alla società Carpano, che lo distribuì in tutta Italia con relativo successo. Nel 1982 il 50% del marchio venne acquistato dalla Distillerie fratelli Branca, che lo lanciò a livello internazionale e ne rilevò l'altra metà nel 2002.

Ricetta

Il liquore può anche essere preparato in modo casalingo e molte famiglie hanno una loro ricetta: non è infatti un distillato, ma un preparato miscelato in base alcolica.
Secondo una ricetta tradizionale, in una bottiglia da un litro si sciolgono 200 grammi di zucchero in 300 cl d'acqua tiepida, poi si aggiungono sette tazze di caffè ristretto e 300 cl di alcool puro. Si lascia riposare per 12 ore e quindi si aggiunge una piccolissima quantità di vanillina per dolci (quanto un chicco di riso) riempiendo la bottiglia con acqua fredda. Il liquore può essere consumato dopo quaranta giorni di riposo al riparo dalla luce.

Curiosità

Nelle etichette concepite da Ugo Borghetti apposte nelle prime bottiglie della sua omonima bevanda compariva questa piccola poesia:
«Ne'l'eden mistico
nel fiero bosco
ne'l'onda indomita
nel ciel più fosco
Dai climi torridi
insino al polo
con questo nettare
sol mi consolo.»
(Ugo Borghetti - Ancona)
Nella versione barattolo da 3 cl, è molto venduto negli stadi; in particolare, intorno allo stadio Olimpico di Roma, al San Paolo di Napoli, al San Nicola di Bari o al Del Conero di Ancona e presso lo stadio Stadio Pino Zaccheria di Foggia vi sono spesso venditori abusivi del caffè Borghetti, chiamati dialettalmente "Borghettari".

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