mercoledì 12 febbraio 2020

Golden dream

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Il Golden dream è un cocktail ufficiale IBA.

Composizione
  • 2.0 cl di Liquore Galliano
  • 2.0 cl di Cointreau
  • 2.0 cl di succo d' arancia
  • 1.0 cl di panna fresca
Preparazione
Introdurre tutti gli ingredienti in uno shaker con ghiaccio. Shakerare energicamente per pochi secondi e servire in un bicchiere di tipo cocktail.


martedì 11 febbraio 2020

Kamikaze (cocktail)

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Il Kamikaze è un cocktail straight up appartenente al genere Fancy/popular nella classificazione International Bartenders Association, e ai sour. Ricetta IBA:
  • 1 oz. Vodka
  • 1 oz Cointreau
  • 1 oz Succo di Lime
  • Guarnizione spicchio di Lime

Preparazione
Shake and Strain. Servire in una coppa cocktail.
La ricetta bilanciata secondo la chimica degli zuccheri seguita dalla maggior parte delle scuole di america bartender prevede: -1 1/2 oz Vodka -1/2 oz Cointreau - 1 oz succo di Lime

Ricetta O.T.R On the rocks
-1 1/2 oz Vodka - 1/2 oz Triple Sec - 1 oz Lime - 2 oz Sweet ans Sour

Preparazione
Mix and strain. Spicchio di Limone o Lime Bicchiere High Ball

Ricetta OTR in bicchiere "old fashioned"
- 2/4 Vodka - 1/4 Triple Sec - 1/4 Succo di lime - Guarnizione: Fetta di lime

Preparazione
Mettere gli ingredienti nello shaker con 7-8 cubetti di ghiaccio, shakerare bene per 15-20 secondi e servire in bicchieri tipo Old Fashion pre-raffreddati in congelatore. Guarnire con la fetta di lime.

Varianti
  • Kamikaze shooter (2/4 Vodka, 1/4 Cointreau, 1/4 Succo di lime - Stessa preparazione)
  • Kamikaze SoCo (2/4 Vodka, 1/4 Southern Comfort, 1/4 Succo di lime - Stessa preparazione)


lunedì 10 febbraio 2020

Orgasm (cocktail)

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L'Orgasm è stato un cocktail alcolico riconosciuto ufficialmente dalla International Bartenders Association ("IBA") sotto la categoria Popular Cocktail.

Ingredienti
  • 3.0 cl di Cointreau
  • 3.0 cl di Baileys Irish Cream
  • 2.0 cl di Grand Marnier
Preparazione
Si versano gli ingredienti direttamente in un bicchiere tipo old fashioned (oppure in uno shot glass, uno di quei bicchieri che in Italia si usano per la grappa). Si guarnisce con una ciliegina al maraschino.


domenica 9 febbraio 2020

Vino da taglio

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Un vino da taglio è un vino che ha lo scopo di correggere alcune caratteristiche di altri vini, soprattutto la gradazione alcolica ed il colore. I vini da taglio sovente non vengono commercializzati come bevanda per il consumatore finale.
Più precisamente, si parla di vino da mezzotaglio che viene usato per effettuare la correzione di un'unica caratteristica di un vino (per esempio la gradazione alcolica, il colore o l'estratto del vino), mentre il vino da taglio viene invece usato per correggere più caratteristiche contemporaneamente.
Nell'Unione europea sono vietati il taglio di un vino originario di un Paese terzo con un vino dell'Unione e il taglio tra loro di vini originari di due o più Paesi terzi.
In quanto all'origine geografica dei prodotti che vengono miscelati fra loro vale la regola che nei vini IGT almeno l'85 % della partita di vino (o prodotto a monte) proviene esclusivamente da uve raccolte nella zona geografica dichiarata, solitamente delimitata dall'art. 3 del disciplinare medesimo (salvo norme più restrittive dei singoli disciplinari). Per il rimanente max 15 % la normativa UE non pone alcun vincolo ma, trattandosi di IGT, deve comunque essere di origine italiana. Analogamente, per i vini DOC e DOCG devono essere ottenuti al 100 % da uve raccolte nella zona delimitata dal disciplinare.
Va sottolineato che, per aumentare la gradazione alcolica (uno dei principali motivi del taglio), il metodo più facile sarebbe l'aggiunta di zucchero (detta zuccheraggio) al mosto. Negli altri Paesi della UE lo zuccheraggio del mosto è consentito, ma in Italia questa pratica è lecita solo per il Vermut e lo Spumante; in tutti gli altri casi, per aumentare il contenuto zuccherino del mosto si ricorre al taglio del vino con mosti più zuccherini o concentrati.


sabato 8 febbraio 2020

Wine-Searcher

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Wine-Searcher è un motore di ricerca per vini che nel corso degli anni si è affermato anche come servizio enciclopedico gratuito su tutto ciò che concerne il mondo del vino.

Servizi offerti
Ad oggi il sito conta più di 38.000 distributori di vino ed oltre 5,8 milioni di offerte. Nel corso degli anni Wine-Searcher si è sviluppato come enciclopedia del vino con migliaia di articoli su regioni, zone a denominazione di origine controllata, vitigni, ma anche classifiche sui vini più ricercati o più costosi e raccolte dei vini più quotati dai maggiori critici internazionali (ad esempio: Robert M. Parker, Jr., Jancis Robinson, Stephen Tanzer).
Il successo che ha portato Wine-Searcher.com ad essere il sito enoico più visitato al mondo è essenzialmente legato alla possibilità di comparare gratuitamente i prezzi dei vini fra i vari distributori presenti nella rete guidando l'utilizzatore ad un acquisto più consapevole. Ad inizio 2013 il sito può contare su due milioni di visitatori unici ed una media di circa 10 milioni di pagine visitate mensilmente.

Società
Creata nel 1999 a Londra da Martin Brown, la sede è stata successivamente spostata ad Auckland in Nuova Zelanda dove si trova tuttora.
L'azienda ad oggi è composta da circa trenta fra programmatori e specialisti del vino (enologi, sommelier).
Nell'Aprile del 2012 il sito ha lanciato un magazine online gratuito basato su notizie e approfondimenti sul mondo del vino.

Rassegna stampa
Sono stati redatti numerosi articoli su Wine-Searcher che ne apprezzano la ricchezza di informazioni ed evidenziano la capacità di garantire una maggiore trasparenza nel mercato del vino: tra essi, quelli di Jancis Robinson, Financial Times, Chicago Tribune, Time, Forbes, Los Angeles Times.


venerdì 7 febbraio 2020

Zipolo

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Lo zipolo (o zaffo o "zeppiolo") è un bastoncino di legno con un'estremità leggermente appuntita. È usato specialmente per otturare il foro di spillatura delle botti.
Il termine, usato in enologia, è di origine longobarda e deriva dalla voce antica zippel e dalla sua successiva italianizzazione zippa, che significa estremità appuntita oppure cuneo. Dallo stesso etimo origina anche il termine italiano "zeppa".


giovedì 6 febbraio 2020

Zucchero d'uva

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Lo zucchero d’uva è un mosto d’uva privato di tutte le sostanze diverse dagli zuccheri e concentrato, denominato mosto concentrato rettificato e indicato con l’acronimo MCR.
È costituito da una miscela di monosaccaridi, in particolare glucosio (48 per cento) e fruttosio (50 per cento) in rapporto circa 1:1, con tracce di zuccheri minori pentosi ed esosi (principalmente arabinosio e galattosio) e polialcoli e si presenta in forma di sciroppo concentrato a circa 65°Brix, incolore e con odore neutro o appena fruttato.
Dal 2012 lo zucchero d’uva è disponibile anche in forma cristallina, grazie allo sviluppo di una tecnologia innovativa, brevettata a livello internazionale e industrializzata dalla start-up siciliana Naturalia Ingredients s.r.l., controllata dal Gruppo Industriale Maccaferri.

Produzione
A differenza del disaccaride saccarosio della canna e barbabietola da zucchero, i due monosaccaridi dell’uva, glucosio e fruttosio, non sono direttamente cristallizzabili dalla soluzione di MCR.
Questa difficoltà è stata superata grazie allo sviluppo di una tecnologia innovativa di separazione del glucosio e del fruttosio per cromatografia su colonna contenente una resina a scambio ionico per applicazioni destinate all'industria enologica, saccarifera ed alimentare. Il glucosio e il fruttosio dell’MCR, separati per cromatografia, divengono quindi cristallizzabili, in acqua e senza impiego di solventi. Ottenuti i due zuccheri allo stato cristallino, il successivo assemblaggio permette di ricostituire il principio glucidico dell’uva allo stato solido: a tutti gli effetti, lo zucchero d’uva cristallino o mosto concentrato rettificato solido (MCRs).

Applicazione in enologia
Il MCR nasce come prodotto a destinazione enologica (conformemente alla normativa UE di riferimento), per le pratiche di arricchimento, frizzantizzazione e dolcificazione, in alternativa al saccarosio e/o ai mosti non rettificati. Essendo infatti privo di tutti i costituenti diversi dallo zucchero presenti nel mosto d’origine, il MCR non comunica al vino note estranee a quelle della varietà vinificata. A seguito dell’introduzione nel mercato del MCRs, il Regolamento 52/2013 della Commissione del 22 gennaio 2013, assunto nella nuova OCM agricola con il regolamento (UE) n. 1308/2013, ha autorizzato l’utilizzo del mosto di uve concentrato rettificato solido tra le pratiche enologiche. La normativa specifica che si deve trattare di un prodotto ottenuto senza impiego di solvente e che deve possedere caratteristiche di purezza, espresse in particolare come presenze di anidride solforosa, migliori rispetto al mosto di uve concentrato rettificato liquido. L’impiego del MCRs non solo non apporta influenze negative al vino, ma presenta diversi vantaggi rispetto al MCR: è di uso più comodo in quanto a facilità di gestione, movimentazione e stoccaggio; è caratterizzato da maggiore purezza e stabilità batteriologica; l’impatto ambientale della logistica risulta minore. Tecnicamente l’MCR (liquido e solido) si caratterizza soprattutto per i rapporti isotopici O16, O18, H1, H2, C12, C13 e per la presenza di meso-inositolo. Attraverso l’analisi isotopica è possibile stabilire la diversa provenienza di due molecole chimicamente simili: applicata al settore enologico, questa tecnica consente di definire l’origine della specie vegetale degli zuccheri presenti nel mosto e/o nel vino.

Altre applicazioni
Mentre lo zucchero d’uva destinato al settore enologico può essere prodotto esclusivamente da uve da vino, quello utilizzato negli altri settori industriali può essere ottenuto anche da uve da mensa. La disponibilità dello zucchero d’uva allo stato solido, e, ancor più, delle sue singole componenti zuccherine glucosio e fruttosio, ha incrementato le potenzialità applicative di questi zuccheri, nel settore alimentare, nutraceutico e cosmetico, in particolare nei segmenti dedicati ai prodotti “naturali” e “biologici”. Inoltre, poiché nel campo vitivinicolo è esclusa nella maniera più rigorosa ogni pratica di manipolazione genetica, l’assenza di OGM è garantita. Gli zuccheri d’uva stanno trovando crescente applicazione nel settore alimentare come ingredienti alternativi al saccarosio, al glucosio e al fruttosio da mais. Migliorano l'elasticità, la lievitazione la fragranza e la conservabilità dei prodotti da forno; esaltano il gusto di frutta in marmellate, confetture e succhi di frutta; abbassano il punto di congelamento e migliorano la consistenza dei gelati; perfezionano l'aroma e la consistenza dei prodotti a base latte. Nel settore nutraceutico il destrosio d’uva è utilizzato negli integratori alimentari e integratori per sportivi, per la sua azione energetica, il fruttosio d’uva negli sciroppi, per la sua capacità di modulare aromi sgradevoli di principi attivi ed estratti vegetali. Nel settore cosmetico gli zuccheri d’uva cristallini sono usati come ingredienti in prodotti per la salute e la bellezza come peeling, scrub per il corpo e creme idratanti.



 
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