mercoledì 26 giugno 2019

Spritz

Risultati immagini per Spritz

Lo spritz è un long drink aperitivo alcolico italiano, popolare nel Triveneto, a base di prosecco, bitter e acqua frizzante o seltz.
È dal 2011 un cocktail ufficiale della IBA, con il nome di spritz veneziano.

Preparazione

Lo spritz si prepara con un vino bianco frizzante (solitamente prosecco), un bitter come Aperol, Campari o Select (che conferisce al cocktail un colore rosso/arancio) e una spruzzata di acqua frizzante o seltz.
La ricetta veneziana prevede:
  • 1/3 di vino bianco frizzante;
  • 1/3 di bitter;
  • 1/3 di acqua frizzante.
La ricetta ufficiale IBA prevede:
  • 5 cl di prosecco;
  • 4 cl di Aperol;
  • q.b. di soda/seltz.
Per preparare lo spritz si versa in un bicchiere old-fashioned contenente del ghiaccio il vino, si aggiunge il bitter e infine l'acqua frizzante, guarnendo quindi con mezza fetta d'arancia. Dal 2015, nel retroetichitta della bottiglia dell'Aperol, viene indicato un bicchiere da vino con stelo quello ideale per la preparazione dell'Aperol Spritz.

Storia

Le origini dello spritz sono ignote, ma sembra che l'origine sia da rintracciare nell'usanza dei soldati dell'Impero austriaco, di stanza in quella che in precedenza era la Repubblica Serenissima e poi fece parte del Regno Lombardo-Veneto, i quali, abituati ad un consumo di birra con un grado alcolico minore, per stemperare l'elevata gradazione alcolica dei vini veneti li avrebbero allungati con seltz o acqua frizzante; da qui si vuole l'origine del nome, che si vuole derivare dal verbo tedesco austriaco spritzen, che significa "spruzzare", il gesto appunto di allungare il vino con l'acqua frizzante. Di tale usanza austriaca, conservatasi pressoché inalterata a Trieste, asburgica fino al 1918, rimane eco presso la popolazione anziana di molte località del Nord-est italiano e, con il nome di “vin sprizato”, anche a Milano.
Come cocktail lo spritz nasce presumibilmente tra gli anni venti e trenta del Novecento tra Padova e Venezia, quando si pensò di unire a tale usanza l'Aperol (presentato alla Fiera di Padova nel 1919) o il Select (prodotto dai fratelli veneziani Pilla).
Acquisita un'enorme popolarità a Venezia, a Padova e nell'intero Veneto a partire dagli anni settanta, lo spritz diventa un cavallo di battaglia dell'Aperol e, con la denominazione di “spritz veneziano”, viene ufficializzato nel 2011 dall'IBA.


Diffusione

Nel corso degli anni, la bevanda si è rapidamente diffusa nelle altre città del Veneto, del Friuli-Venezia Giulia, del Trentino, dell'Istria e in tutta l'Italia centrosettentrionale.
La sua notorietà a livello nazionale è avvenuta tramite la pubblicità dell'Aperol che ad inizio 2008 ha avviato una campagna pubblicitaria inneggiante al consumo dello spritz, favorendone così la diffusione anche ad altre regioni come Lombardia ed Emilia-Romagna, e anche a città più a sud ed estere.


Varianti

Esistono diverse varianti geografiche dello spritz; la gradazione alcolica è quindi variabile, ma si può valutare mediamente sugli 8°.
Oltre ad Aperol, Campari e Select, altri liquori usati possono essere il Cynar o il China Martini.
Un'altra modifica alla ricetta, sempre più diffusa, è quella di usare prosecco spumante al posto di prosecco frizzante. Similmente, altre tipologie di spumante (fuori dal Veneto-Friuli) al posto di vino bianco frizzante. In questi casi può essere evitato anche l'uso del seltz o acqua gassata.
In Alto Adige e a Trieste con "spritz" ci si riferisce ancora alla maniera originale austriaca, ossia con vino bianco e acqua frizzante, mentre la ricetta attuale con l'aggiunta di un bitter viene chiamata "veneziano".
Il pirlo bresciano è un cocktail simile allo spritz, da cui si differenzia per l'uso di vino bianco fermo in luogo di quello frizzante.



0 commenti:

Posta un commento

 
Wordpress Theme by wpthemescreator .
Converted To Blogger Template by Anshul .