Lo
spritz
è un long drink aperitivo alcolico italiano, popolare nel
Triveneto, a base di prosecco, bitter e acqua frizzante o seltz.
È dal 2011 un cocktail ufficiale della
IBA, con il nome di spritz veneziano.
Preparazione
Lo spritz si prepara con un vino bianco
frizzante (solitamente prosecco), un bitter come Aperol, Campari o
Select (che conferisce al cocktail un colore rosso/arancio) e una
spruzzata di acqua frizzante o seltz.
La ricetta veneziana prevede:- 1/3 di vino bianco frizzante;
- 1/3 di bitter;
- 1/3 di acqua frizzante.
- 5 cl di prosecco;
- 4 cl di Aperol;
- q.b. di soda/seltz.
Per preparare lo spritz si versa in un
bicchiere old-fashioned contenente del ghiaccio il vino, si aggiunge
il bitter e infine l'acqua frizzante, guarnendo quindi con mezza
fetta d'arancia. Dal 2015, nel retroetichitta della bottiglia
dell'Aperol, viene indicato un bicchiere da vino con stelo quello
ideale per la preparazione dell'Aperol Spritz.
Storia
Le origini dello spritz sono ignote, ma
sembra che l'origine sia da rintracciare nell'usanza dei soldati
dell'Impero austriaco, di stanza in quella che in precedenza era la
Repubblica Serenissima e poi fece parte del Regno Lombardo-Veneto, i
quali, abituati ad un consumo di birra con un grado alcolico minore,
per stemperare l'elevata gradazione alcolica dei vini veneti li
avrebbero allungati con seltz o acqua frizzante; da qui si vuole
l'origine del nome, che si vuole derivare dal verbo tedesco austriaco
spritzen, che significa "spruzzare", il gesto
appunto di allungare il vino con l'acqua frizzante. Di tale usanza
austriaca, conservatasi pressoché inalterata a Trieste, asburgica
fino al 1918, rimane eco presso la popolazione anziana di molte
località del Nord-est italiano e, con il nome di “vin sprizato”,
anche a Milano.
Come cocktail lo spritz nasce
presumibilmente tra gli anni venti e trenta del Novecento tra Padova
e Venezia, quando si pensò di unire a tale usanza l'Aperol
(presentato alla Fiera di Padova nel 1919) o il Select (prodotto dai
fratelli veneziani Pilla).
Acquisita un'enorme popolarità a
Venezia, a Padova e nell'intero Veneto a partire dagli anni settanta,
lo spritz diventa un cavallo di battaglia dell'Aperol e, con la
denominazione di “spritz veneziano”, viene ufficializzato nel
2011 dall'IBA.
Diffusione
Nel corso degli anni, la bevanda si è
rapidamente diffusa nelle altre città del Veneto, del Friuli-Venezia
Giulia, del Trentino, dell'Istria e in tutta l'Italia
centrosettentrionale.
La sua notorietà a livello nazionale è
avvenuta tramite la pubblicità dell'Aperol che ad inizio 2008 ha
avviato una campagna pubblicitaria inneggiante al consumo dello
spritz, favorendone così la diffusione anche ad altre regioni come
Lombardia ed Emilia-Romagna, e anche a città più a sud ed estere.
Varianti
Esistono diverse varianti geografiche
dello spritz; la gradazione alcolica è quindi variabile, ma si può
valutare mediamente sugli 8°.
Oltre ad Aperol, Campari e Select,
altri liquori usati possono essere il Cynar o il China Martini.
Un'altra modifica alla ricetta, sempre
più diffusa, è quella di usare prosecco spumante al posto di
prosecco frizzante. Similmente, altre tipologie di spumante (fuori
dal Veneto-Friuli) al posto di vino bianco frizzante. In questi casi
può essere evitato anche l'uso del seltz o acqua gassata.
In Alto Adige e a Trieste con "spritz"
ci si riferisce ancora alla maniera originale austriaca, ossia con
vino bianco e acqua frizzante, mentre la ricetta attuale con
l'aggiunta di un bitter viene chiamata "veneziano".
Il pirlo bresciano è un cocktail
simile allo spritz, da cui si differenzia per l'uso di vino bianco
fermo in luogo di quello frizzante.
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