mercoledì 13 marzo 2024

Barracuda: un tuffo tropicale tra rum, ananas e bollicine

Nato tra le onde dei cocktail tiki e l’eleganza delle bollicine italiane, il Barracuda è una miscela audace e raffinata, capace di stupire per equilibrio e vivacità. È una ricetta meno celebrata rispetto ai grandi classici caraibici, ma con un'identità forte, tropicale, piena di calore. Eppure, dietro il suo nome aggressivo, si cela un drink che sa essere sorprendentemente armonico, morbido al palato, perfetto per aperitivi estivi o serate d’atmosfera.

Il Barracuda non è uno dei nomi che compaiono nella lista originaria dei tiki cocktail della scuola di Donn Beach o Trader Vic, né una creazione attribuita ai grandi bar storici degli anni '30 o '40. È piuttosto una creazione più recente, codificata nell'elenco ufficiale dell'International Bartenders Association (IBA) nella categoria "New Era Drinks", accanto a cocktail che si sono imposti nel nuovo millennio per originalità e freschezza.

L’elemento più distintivo del Barracuda è la sua fusione di stili: da un lato il corpo alcolico è affidato al rum oro, simbolo dell’area caraibica; dall’altro, troviamo due ingredienti profondamente europei – il Prosecco italiano e il Galliano, liquore dolce e vanigliato nato in Piemonte nel 1896.

Questa unione di mondi diversi ha generato un cocktail con un’anima ibrida: esotica nel profumo, ma elegante nella struttura, perfettamente adatta anche al gusto europeo.

Ricetta ufficiale IBA

Ecco la ricetta codificata secondo l'IBA:

Ingredienti:

  • 45 ml di rum oro

  • 15 ml di Galliano

  • 60 ml di succo d'ananas

  • Un goccio di succo di lime fresco

  • Top di Prosecco

Preparazione:

  1. Versare tutti gli ingredienti, tranne il Prosecco, in uno shaker con ghiaccio.

  2. Shakerare energicamente fino a raffreddamento.

  3. Filtrare in una coppetta da cocktail ben fredda.

  4. Completare con un top di Prosecco.

  5. Guarnire, se desiderato, con una fetta d’ananas o una scorza di lime.

Il risultato è un cocktail dal colore dorato, vivace al naso con note tropicali e floreali, e al gusto una combinazione bilanciata tra l’acidità dell’ananas, la dolcezza speziata del Galliano e la freschezza effervescente del Prosecco.

Il Barracuda è un cocktail rotondo, con una dolcezza mai eccessiva, bilanciata dall’acidità del lime e dall’effervescenza finale. L’aroma principale è il profumo dell’ananas, ma il Galliano aggiunge profondità con note di anice, vaniglia e agrumi. Il rum oro offre struttura e calore senza sovrastare gli altri elementi.

Perfetto come aperitivo nelle calde serate estive, ma anche come digestivo leggero dopo una cena di pesce, magari accompagnato da tartine con salmone affumicato, ceviche o formaggi freschi a pasta morbida.

Nel Barracuda, due ingredienti si distinguono per la loro impronta aromatica e la loro origine italiana. Il primo è il Galliano, un liquore dorato creato nel 1896 da Arturo Vaccari a Livorno, in omaggio al Maggiore Giuseppe Galliano, eroe della Guerra d’Abissinia. È un elisir dalle mille sfumature: al naso prevalgono note di anice stellato, vaniglia del Madagascar, cannella, ginepro, lavanda, e agrumi mediterranei, in un ventaglio aromatico complesso ma armonioso. Nel cocktail, il Galliano non è solo un dolcificante: è un esaltatore aromatico, capace di dare profondità e un tocco speziato senza appesantire il sorso.

L’altro protagonista è il Prosecco, vino spumante DOC o DOCG prodotto principalmente in Veneto e Friuli Venezia Giulia, spesso sottovalutato nella mixology rispetto allo Champagne o al Cava. Nel Barracuda viene usato in top, ossia versato alla fine della preparazione per completare il drink. La sua effervescenza sottile e le note fruttate e floreali (mela verde, pera, fiori bianchi) regalano un finale brillante e pulito, rendendo il cocktail meno dolce e più beverino.

Come tutti i cocktail codificati, anche il Barracuda si presta a reinterpretazioni. Ecco alcune delle variazioni più interessanti:

  • Tropical Barracuda: sostituire il succo d’ananas con una combinazione di mango e passion fruit, per un’esplosione di sapori esotici.

  • Smoky Barracuda: utilizzare un rum invecchiato con sentori affumicati per aggiungere profondità al drink.

  • Barracuda spritzato: servire in un calice ballon con più Prosecco e una fetta di lime essiccata, in versione estiva e dissetante.

È anche possibile personalizzare il Galliano con altri liquori alla vaniglia o al miele, se si cerca una variazione meno speziata e più morbida.

Un dettaglio tecnico importante riguarda il modo in cui viene versato il Prosecco: mai shakerarlo con gli altri ingredienti. L’anidride carbonica andrebbe persa nello shaker, rendendo il cocktail piatto. Il top di Prosecco va sempre aggiunto dopo aver filtrato il drink nel bicchiere, preferibilmente freddo e sottile (coppetta o flute leggermente svasato). Per esaltare i profumi tropicali, si può profumare il bordo del bicchiere con scorza di lime o con uno spray di essenza d’ananas.

Un altro consiglio riguarda il dosaggio del lime: essendo un goccio, deve bilanciare la dolcezza del Galliano e del succo d’ananas senza dominare. È preferibile spremere lime fresco piuttosto che utilizzare succo confezionato, per evitare note amare o troppo acide.

Il nome Barracuda evoca immediatamente un predatore marino, veloce e affilato. Ma nel cocktail non c’è nulla di aggressivo: la forza risiede nella vivacità del sorso, nella sua capacità di sorprendere senza mai stancare. Come il pesce tropicale da cui prende il nome, anche questo drink è agile, deciso, affascinante. Il Barracuda è perfetto per chi cerca un cocktail dall’aspetto estivo ma con un’anima complessa e costruita.

Inoltre, si presta a presentazioni scenografiche: guarnizioni con ananas essiccato, fiori edibili o zeste di lime caramellato rendono il cocktail adatto anche a contesti di alta mixology o cocktail bar d’autore.

Il Barracuda è un ottimo cocktail da pairing. Il suo equilibrio tra dolce, acido e aromatico si sposa con molti sapori, in particolare con:

  • Tartare di gamberi rossi con olio al lime e mango.

  • Ceviche di pesce bianco marinato in succo di agrumi.

  • Bruschette con formaggio di capra e marmellata di ananas.

  • Crudi di mare, soprattutto ostriche con gocce di Galliano.

  • Crostata tropicale con crema al passion fruit o mousse al cocco.

Può accompagnare anche piatti fusion asiatici, come roll di sushi con frutta, tempura leggera, o involtini di carta di riso.

Il Barracuda è un perfetto esempio di come anche i cocktail meno celebri possano offrire una degustazione memorabile. Non è solo un drink estivo, ma una miscela complessa che unisce tradizioni diverse: la dolcezza speziata dell’Italia, la freschezza delle bollicine venete, l’esuberanza della frutta tropicale.

Pochi cocktail riescono a essere così trasversali: può piacere a chi ama i tiki, ma anche a chi cerca qualcosa di elegante e aromatico. È un cocktail che può facilmente diventare il protagonista di una carta estiva, ma che merita di essere riscoperto anche in altri contesti, grazie alla sua struttura equilibrata e al profilo sensoriale moderno.




martedì 12 marzo 2024

Aperol Spritz: Il Cocktail che Incanta il Mondo

L'Aperol Spritz è uno dei cocktail più amati e riconosciuti al mondo, un simbolo di convivialità e allegria che ha conquistato le tavole di tutti i continenti. La sua storia affonda le radici in una tradizione tutta italiana, ma la sua evoluzione lo ha reso un vero e proprio fenomeno globale. Questo cocktail, che racchiude in sé freschezza, leggerezza e un perfetto equilibrio di sapori, è diventato il protagonista di numerosi aperitivi, un must-have in ogni locale e in ogni incontro sociale.

Le origini dell'Aperol Spritz risalgono alla fine del XIX secolo, quando l'azienda padovana Aperol iniziò a produrre il suo famoso aperitivo, l'Aperol, a base di erbe, radici e agrumi. Ma è negli anni '50 e '60 che l'Aperol Spritz, nella sua forma moderna, ha iniziato a prendere piede, grazie alla fusione dell'Aperol con il Prosecco e una spruzzata di soda. La combinazione di questi ingredienti, insieme al colore aranciato e al gusto fresco e leggermente amaro, ha dato vita a un drink che ben presto è diventato una tradizione dell'aperitivo italiano, particolarmente amato nelle regioni del Nord Italia, come il Veneto e il Friuli Venezia Giulia.

Il nome "Spritz" deriva dal verbo tedesco "spritzen", che significa "spruzzare" o "spruzzare un po' di acqua", un richiamo alle origini dell'aperitivo, quando i soldati austriaci, durante il periodo di dominazione austriaca del Veneto nel XIX secolo, diluivano il vino con l'acqua per renderlo meno alcolico. Con il tempo, la tradizione si è evoluta, passando dal semplice spritz con vino bianco o prosecco, fino ad arrivare alla versione più nota con l'Aperol. Questo cocktail si è rapidamente affermato come una scelta perfetta per l'aperitivo, grazie alla sua capacità di stimolare l'appetito con il suo gusto delicato ma deciso.

Preparazione e Ricetta dell'Aperol Spritz

Ingredienti per 1 persona:

  • 3 parti di Prosecco

  • 2 parti di Aperol

  • 1 parte di soda (o acqua frizzante)

  • Fetta d'arancia per guarnire

  • Ghiaccio

Procedimento:

  1. Preparare il bicchiere: Inizia riempiendo un bicchiere da vino (preferibilmente grande) con cubetti di ghiaccio fino a metà.

  2. Versare il Prosecco: Aggiungi 3 parti di Prosecco nel bicchiere. È importante che il Prosecco sia ben freddo, in modo che il cocktail mantenga la giusta freschezza.

  3. Aggiungere l'Aperol: Versare 2 parti di Aperol sopra il Prosecco. L'Aperol, con il suo colore vivace e il sapore leggermente amarognolo, è l'elemento che caratterizza questo drink.

  4. Completa con la soda: Aggiungi una spruzzata di soda o acqua frizzante per diluire il cocktail, senza però coprire il sapore dell'Aperol.

  5. Mescolare e guarnire: Mescola delicatamente con un cucchiaino lungo, quindi guarnisci con una fetta di arancia, che non solo aggiunge un tocco di colore ma esalta anche i sentori agrumati dell'Aperol.

  6. Servire: Il tuo Aperol Spritz è pronto per essere servito. Un cocktail fresco, estivo, perfetto per qualsiasi occasione.

L'Aperol Spritz è ideale per essere accompagnato a piccoli stuzzichini e antipasti leggeri. Il suo gusto fresco e frizzante si sposa perfettamente con piatti semplici ma gustosi come olivette verdi, taralli, formaggi freschi e prosciutto crudo. Se desideri un abbinamento più sostanzioso, puoi optare per piatti di pesce come insalata di mare o gamberi grigliati, che completano l'esperienza gustativa senza sovrastare il cocktail. L'Aperol Spritz, infatti, è perfetto per stimolare l'appetito e accompagnare una conversazione rilassata, magari su una terrazza al tramonto.

L'Aperol Spritz è molto più di un semplice cocktail: è un simbolo di leggerezza, di socialità e di tradizione italiana. La sua preparazione veloce e il suo sapore equilibrato lo rendono perfetto per ogni occasione, dalla serata tra amici all'aperitivo elegante. Con il suo arancio brillante, la sua freschezza e il suo equilibrio tra dolcezza e amaro, l'Aperol Spritz è riuscito a conquistare il mondo, portando con sé il calore e l'atmosfera mediterranea ovunque. Che si tratti di una cena informale o di un evento speciale, l'Aperol Spritz è sempre la scelta giusta per chi cerca un cocktail che faccia sentire ogni momento come una celebrazione della vita.



lunedì 11 marzo 2024

Barraquito: Il Cocktail Canario che Racchiude la Tradizione e il Gusto Unico delle Isole

Un viaggio attraverso la storia, la preparazione e gli abbinamenti del Barraquito, una bevanda alcolica tipica delle Isole Canarie, che unisce il caffè con il dolce sapore del latte condensato e dei liquori aromatici.

Il Barraquito è una bevanda tradizionale delle Isole Canarie che ha conquistato non solo i locali, ma anche i visitatori che giungono da tutto il mondo per assaporare un po' della cultura unica delle isole. Si tratta di una combinazione perfetta di caffè, latte condensato, liquori e scorze di limone, che rende questa bevanda calda e avvolgente, ma al tempo stesso sorprendentemente fresca e stimolante.

La nascita del Barraquito si inserisce nella tradizione gastronomica delle Isole Canarie, un arcipelago che ha una lunga storia di scambi culturali e influenze, dovute alla sua posizione strategica tra l’Europa, l’Africa e le Americhe. La bevanda prende il nome dal termine spagnolo “barraquito,” che significa letteralmente “piccola barra,” un riferimento ai bar locali dove, tradizionalmente, veniva servito.

Questa bevanda, che è essenzialmente un caffè corretto con l’aggiunta di altri ingredienti come il latte condensato e i liquori, è nata come una sorta di evoluzione delle tradizioni spagnole del caffè, ma con un tocco speciale che distingue la cultura canaria. È soprattutto nelle isole di Tenerife e Gran Canaria che il Barraquito è particolarmente apprezzato, e si è trasformato in una sorta di simbolo gastronomico delle Canarie, un rito che va ben oltre il semplice momento del caffè.

La preparazione del Barraquito richiede alcuni passaggi precisi per ottenere il risultato perfetto, una bevanda che mescola diversi sapori e consistenze in un'esperienza sensoriale unica. La base del Barraquito è il caffè, generalmente un caffè espresso, che viene poi corretto con una serie di ingredienti che lo arricchiscono e lo rendono speciale.

Ecco i passaggi principali per preparare un Barraquito tradizionale:

  1. Preparazione del Caffè Espresso: La base del Barraquito è un caffè espresso forte e corposo, che deve essere preparato con cura. Il caffè è l'elemento che dà struttura alla bevanda.

  2. Aggiunta di Latte Condensato: Una volta preparato il caffè, si aggiunge il latte condensato. La dolcezza e la cremosità del latte condensato sono essenziali per bilanciare l'amarezza del caffè e creare un gusto morbido e vellutato.

  3. Liquori: Vengono aggiunti un liquore come il Licor 43, che è uno dei più utilizzati per il Barraquito, insieme a un po' di rum o, in alcune varianti, a un tocco di anice. Questi liquori aromatizzano ulteriormente la bevanda, aggiungendo complessità e profondità al suo sapore.

  4. Scorza di Limone: La scorza di limone viene aggiunta per dare un tocco fresco e agrumato, che bilancia la dolcezza del latte condensato e l’intensità del caffè. La scorza viene spesso utilizzata come decorazione, ma offre anche un aroma che si sposa perfettamente con gli altri ingredienti.

Una volta aggiunti tutti gli ingredienti, il Barraquito viene mescolato delicatamente per amalgamare i sapori, mantenendo comunque la distinzione tra i vari strati. Tradizionalmente, il Barraquito viene servito in un bicchiere trasparente, in modo che i diversi strati di colore, dal bianco del latte condensato al marrone del caffè, siano visibili e aggiungano un elemento visivo alla presentazione.

Ricetta per un Barraquito

Ingredienti:

  • 1 tazzina di caffè espresso forte

  • 30 ml di latte condensato

  • 30 ml di Licor 43 (o altro liquore dolce a base di erbe)

  • 15 ml di rum bianco

  • Scorza di limone (per guarnire)

  • Zucchero (facoltativo, a piacere)

Preparazione:

  1. Prepara il caffè espresso e versalo in un bicchiere trasparente.

  2. Aggiungi il latte condensato, creando uno strato sotto il caffè.

  3. Versa il Licor 43 e il rum sopra il caffè.

  4. Guarnisci con la scorza di limone e, se desideri, un po' di zucchero per aggiungere dolcezza.

  5. Mescola delicatamente per amalgamare i sapori, ma cerca di mantenere la distinzione tra i vari strati.

  6. Servi immediatamente, mentre la bevanda è ancora calda.

Il Barraquito è una bevanda ricca e avvolgente, che si presta a essere gustata da sola come un after dinner drink, ma può anche essere accompagnata da vari dolci tipici delle Isole Canarie. I mantecados, biscotti burrosi tradizionali delle Canarie, sono un abbinamento perfetto per il Barraquito, grazie alla loro consistenza leggera che si sposa bene con la cremosità della bevanda.

Anche i bizcochos (torte soffici) o i quesos frescos (formaggi freschi) possono accompagnare il Barraquito, aggiungendo un contrasto delicato alla dolcezza e alla ricchezza della bevanda.

In alternativa, il Barraquito può essere consumato come un elegante conclusione di un pasto a base di pesce, dove la freschezza agrumata della scorza di limone completerà i sapori del piatto, creando un equilibrio perfetto tra il caffè e il dolce.

Il Barraquito è una bevanda che incarna perfettamente la tradizione gastronomica delle Isole Canarie, combinando il caffè con il dolce e l'aromatico, per un'esperienza gustativa che stimola tutti i sensi. Un vero e proprio rituale che sa come affascinare chiunque lo assapori.







domenica 10 marzo 2024

Amontillado



Amontillado è un tipo di sherry, un vino liquoroso prodotto in Spagna, nella regione di Jerez, famosa per la sua tradizione vinicola. L'Amontillado si distingue per il suo particolare processo di invecchiamento e per le sue caratteristiche organolettiche, che lo rendono uno dei vini più apprezzati tra gli amanti degli sherry.

L'Amontillado è un vino che inizia la sua vita come fino, un tipo di sherry che matura sotto un velo di flor (un tipo di muffa che cresce sulla superficie del vino e lo protegge dall'ossidazione). Tuttavia, a un certo punto del processo di invecchiamento, il vino viene esposto all'aria, perdendo la flor e iniziando a ossidarsi. Questo passaggio dall'essere un fino a un Amontillado avviene tramite un processo di “fortificazione” (aggiunta di alcol) che consente al vino di sopravvivere a un invecchiamento più lungo e di sviluppare un profilo aromatico complesso.

L'Amontillado ha un colore ambrato, più scuro rispetto al fino, dovuto all'ossidazione. Il suo sapore è ricco e complesso, con note di nocciola, caramello, spezie e frutta secca. Può avere anche un leggero sentore di legno, dovuto all'invecchiamento in botti di rovere. Il gusto di questo vino è secco e talvolta ha un retrogusto leggermente salato, tipico di molti sherry.

L'Amontillado si presta a vari abbinamenti gastronomici. Può essere servito come aperitivo, ma si sposa anche bene con piatti salati e formaggi stagionati, come pecorino o manchego. È anche un ottimo compagno per piatti a base di carne grigliata, crostacei o tapas.

L'Amontillado rappresenta una delle espressioni più affascinanti dello sherry, grazie alla sua combinazione unica di freschezza e ricchezza, che si sviluppano grazie all'ossidazione durante l'invecchiamento. È un vino da scoprire per chi cerca una bevanda elegante e complessa, capace di arricchire ogni occasione conviviale.



sabato 9 marzo 2024

Alcopop: La Rivoluzione Dolce dell'Alcol

Un viaggio nel mondo degli alcopop, la bevanda che ha conquistato una generazione con il suo sapore zuccherino e la facilità di consumo.

L'industria delle bevande alcoliche è vasta e variegata, e tra le sue tante categorie, una delle più interessanti è quella degli alcopop, un termine che fa riferimento a quelle bevande alcoliche miste, spesso arricchite di frutta o aromi dolci. Queste bevande, che hanno preso piede soprattutto tra i giovani, sono nate dalla fusione tra alcol e sapori familiarmente non alcolici, come quelli dei succhi di frutta o dei soft drink. L'idea di base era quella di rendere l'alcol più accessibile e gustoso, creando un prodotto che fosse più simile a una bibita dolce piuttosto che a un distillato forte.

Le radici degli alcopop affondano negli anni '80 e '90, quando i consumatori, in particolare i più giovani, iniziarono a cercare alternative più leggere rispetto ai tradizionali cocktail o ai superalcolici. L’idea di mescolare alcol e soda non era nuova, ma fu l’introduzione di un marketing mirato che rese questi prodotti una scelta particolarmente interessante per chi voleva un drink facile da bere e dal sapore delicato. Le prime versioni commerciali si concentravano su bevande alcoliche leggere, a bassa gradazione alcolica, spesso arricchite con aromi artificiali di frutta.

Nei decenni successivi, il settore ha visto un’espansione globale, con marchi come Smirnoff Ice, Bacardi Breezer e altri che hanno catturato una fetta significativa del mercato. Questi prodotti divennero popolari in particolare nei bar e nelle discoteche, dove la facilità di consumo e il gusto dolce li rendevano molto apprezzati tra i giovani.

La preparazione degli alcopop è relativamente semplice e varia a seconda delle preferenze del produttore, ma generalmente segue un processo standard che prevede l'uso di alcol di base (come vodka, rum o birra), mescolato con succhi di frutta o aromi naturali. Gli ingredienti vengono combinati per ottenere una bevanda dal sapore dolce e fruttato, con una gradazione alcolica solitamente inferiore rispetto ai cocktail tradizionali.

In genere, la preparazione include le seguenti fasi:

  1. Scelta della base alcolica: La base alcolica più comune negli alcopop è il rum, la vodka o la birra, che serve come fondamento per il sapore.

  2. Aggiunta degli aromi: I succhi di frutta o gli aromi naturali vengono aggiunti per mascherare l’alcol, creando un sapore più dolce e fruttato.

  3. Carbonatazione: Alcuni alcopop sono carbonati per dare una sensazione effervescente, simile a quella delle bevande gassate.

  4. Imbottigliamento: La bevanda finale viene imbottigliata e sigillata, pronta per la distribuzione.

Per chi desidera preparare un alcopop casalingo, la ricetta base è semplice e richiede pochi ingredienti:

Ingredienti:

  • 150 ml di rum bianco

  • 250 ml di succo d'arancia fresco

  • 100 ml di soda (preferibilmente gassata)

  • 1 cucchiaio di sciroppo di zucchero (opzionale)

  • Ghiaccio tritato

Preparazione:

  1. In un shaker, mescolare il rum e il succo d'arancia.

  2. Aggiungere lo sciroppo di zucchero, se desiderato, per un tocco extra di dolcezza.

  3. Riempire un bicchiere con ghiaccio tritato e versare il mix ottenuto.

  4. Aggiungere la soda e mescolare delicatamente.

  5. Servire e gustare un drink fruttato e rinfrescante.

Gli alcopop, grazie al loro sapore fruttato e fresco, si abbinano perfettamente con piatti leggeri e freschi. Un abbinamento ideale potrebbe essere con insalate di frutta, pesce grigliato o piatti estivi a base di pollo. La leggerezza della bevanda e la sua dolcezza la rendono ideale per accompagnare un aperitivo, magari durante una serata all'aperto.

Un altro abbinamento interessante potrebbe essere con piatti piccanti, in quanto la dolcezza dell’alcopop contrasta piacevolmente con il piccante del cibo, creando un equilibrio di sapori molto apprezzato. Inoltre, questi drink possono essere accompagnati anche da snack salati come patatine o noci, per bilanciare la dolcezza con una nota salata.

In conclusione, l'alcopop rappresenta una delle innovazioni più riuscite dell'industria delle bevande alcoliche, unendo l’alcol con sapori dolci e fruttati, con l’intento di creare una bevanda facile da bere e gustosa. La sua popolarità continua a crescere, soprattutto tra i giovani, grazie alla sua accessibilità e al suo sapore, che lo rendono un’alternativa perfetta per chi cerca qualcosa di diverso rispetto ai tradizionali drink alcolici.



venerdì 8 marzo 2024

Alla Scoperta del "Corpse Reviver #1": Un Risveglio dal Passato

 


Nel vivace e spesso caotico mondo della mixology, tra le luci stroboscopiche e le nuove creazioni audaci, esistono gemme nascoste che sussurrano storie di un'epoca passata. Oggi vi portiamo alla scoperta di uno di questi tesori dimenticati: il Corpse Reviver #1.

Il nome, ammettiamolo, non è dei più invitanti. Evoca immagini di oscuri elisir e rimedi d'altri tempi. E in parte è proprio così. Nato all'inizio del XX secolo, in un'epoca in cui i cocktail erano spesso concepiti come tonici o "rimedi" per i postumi di una sbornia (da cui il nome "reviver", rivitalizzante), il Corpse Reviver #1 era considerato un potente alleato per affrontare le fatiche della notte precedente.

Le sue origini precise non sono del tutto chiare, ma la ricetta più accreditata compare nel leggendario "Savoy Cocktail Book" del 1930, firmato dal celebre bartender Harry Craddock del Savoy Hotel di Londra. In questo tempio dell'ospitalità, il Corpse Reviver #1 trovò la sua consacrazione, affiancando il più noto (e meno alcolico) Corpse Reviver #2.

A dispetto del suo nome lugubre, il Corpse Reviver #1 è un cocktail sorprendentemente elegante e complesso. La sua base di brandy (spesso Calvados o Cognac) gli conferisce una ricchezza fruttata e calda. L'aggiunta di vermouth dolce italiano apporta note erbacee e leggermente amarognole, mentre il tocco di Calvados (distillato di sidro di mele) introduce una freschezza fruttata distintiva. Un pizzico di assenzio completa il quadro, regalando un sottile e intrigante sentore anisato che lega tutti gli elementi.

In un'epoca dominata da sapori spesso estremi o eccessivamente dolci, il Corpse Reviver #1 offre un'alternativa sofisticata e bilanciata. La sua complessità aromatica lo rende un cocktail ideale per chi cerca qualcosa di più ricercato e con una storia da raccontare.

Proporlo nel vostro bar può essere un modo per incuriosire la clientela più avventurosa e dimostrare la vostra conoscenza della miscelazione classica. È un drink perfetto come aperitivo o come after-dinner leggermente più corposo.


La Ricetta Classica del Corpse Reviver #1

Ecco la ricetta tramandata dal Savoy Cocktail Book:

  • 60 ml di Brandy (idealmente Cognac o Calvados)

  • 30 ml di Vermouth Dolce Italiano

  • 15 ml di Calvados

  • Un goccio (circa 2-3 ml) di Assenzio

Preparazione:

  1. Raffreddare un bicchiere coupette o un bicchiere da cocktail.

  2. In un mixing glass riempito di ghiaccio, versare il brandy, il vermouth dolce e il Calvados.

  3. Aggiungere il goccio di assenzio (potete anche "wash" il bicchiere, versando l'assenzio, facendolo roteare e poi eliminando l'eccesso).

  4. Mescolare delicatamente con un bar spoon fino a raffreddamento ottimale (circa 20-30 secondi).

  5. Filtrare il cocktail nel bicchiere precedentemente raffreddato.

  6. Non è necessaria una guarnizione, ma una scorza d'arancia espressa sul drink può aggiungere un tocco aromatico.

Il Corpse Reviver #1 non è solo un cocktail dimenticato, ma un promemoria della ricca storia della nostra professione. Offrirlo ai vostri clienti è un modo per onorare questa tradizione e per far scoprire loro un sapore unico e affascinante. Un sorso di questo "rivitalizzante" dal passato potrebbe essere proprio ciò che serve per risvegliare la curiosità e il palato dei vostri ospiti.







giovedì 7 marzo 2024

Tsipouro: Storia, Curiosità e Tradizione

Il Tsipouro è una bevanda alcolica tradizionale greca, molto apprezzata e conosciuta soprattutto nell'area balcanica e mediterranea. Si tratta di una grappa distillata a base di vinacce, che rappresenta un simbolo di convivialità e cultura in Grecia. Come molte altre bevande simili, il Tsipouro ha una lunga e affascinante storia che si intreccia con quella della Grecia stessa.

Le origini del Tsipouro risalgono all'epoca bizantina, quando la distillazione delle vinacce divenne una pratica diffusa tra i monaci del Monte Athos, una montagna sacra in Grecia. La tradizione di distillare le vinacce per ottenere un alcolico a base di uva è antica e si diffuse nel corso dei secoli, portando alla creazione del Tsipouro come lo conosciamo oggi.

Nel periodo dell'occupazione ottomana, la Grecia divenne uno dei principali produttori di vino e altre bevande alcoliche, e il Tsipouro veniva prodotto nelle zone rurali, dove i contadini distillavano ciò che rimaneva delle uve dopo la vendemmia. Questa bevanda divenne popolare nelle taverne, simbolo di convivialità e di accoglienza, diffondendosi tra le diverse regioni del paese.

Inizialmente, il Tsipouro veniva prodotto in piccole distillerie artigianali e consumato principalmente dai contadini, ma con il tempo la bevanda divenne un prodotto nazionale amato da tutti. Oggi, ogni regione della Grecia ha la propria versione di Tsipouro, con diverse varietà di uva e metodi di distillazione che conferiscono sapori unici.

Il Tsipouro viene prodotto attraverso un processo di distillazione delle vinacce, ovvero i residui della spremitura delle uve. Le vinacce vengono fermentate per un breve periodo e poi distillate in alambicchi. Il distillato ottenuto è generalmente di alta gradazione alcolica, che varia dal 40% al 45%.

In alcune varianti, particolarmente nella zona della Tessaglia, il Tsipouro viene aromatizzato con anice, conferendo alla bevanda un sapore più dolce e aromatico, simile all'Ouzo. Tuttavia, la versione classica non contiene aromi aggiunti ed è caratterizzata dal suo sapore robusto e pieno.

Curiosità sul Tsipouro

  1. Bevanda della Tradizione Greca: Il Tsipouro è una bevanda che viene comunemente consumata durante le festività, le celebrazioni e gli incontri sociali in Grecia. È il simbolo della "filoksenia", la tradizione greca di ospitalità, che prevede l'offerta di un bicchierino di Tsipouro agli ospiti come segno di benvenuto.

  2. Il Tsipouro in Condivisione: Tradizionalmente, il Tsipouro viene servito in piccoli bicchierini e consumato durante lunghe serate in compagnia, accompagnato da mezze (stuzzichini) come olive, formaggi, pesce e carne alla griglia. Il momento dell'assaggio del Tsipouro è un momento di convivialità, con tanto di risate e scambi di storie.

  3. Varietà Regionali: In Grecia esistono diverse varianti regionali di Tsipouro, ognuna con un sapore e una preparazione unici. La più famosa di queste è quella prodotta nella regione di Macedonia, ma anche le isole greche come Lesbo e Creta sono rinomate per la produzione di Tsipouro, con caratteristiche distintive.

  4. Tsipouro e Salute: Sebbene il Tsipouro sia una bevanda alcolica forte, in alcune tradizioni si crede che abbia anche proprietà benefiche, come favorire la digestione e riscaldare il corpo nelle giornate fredde. Naturalmente, come ogni alcolico, va consumato con moderazione.

  5. Riconoscimento Internazionale: Negli ultimi anni, il Tsipouro ha guadagnato crescente notorietà anche a livello internazionale, grazie alla sua qualità e alla crescente domanda di prodotti alcolici artigianali. Le distillerie greche, unendo tradizione e innovazione, sono riuscite a portare il Tsipouro sulle tavole di molti paesi, dove la sua unicità è stata apprezzata.

Il Tsipouro non è solo una bevanda alcolica, ma un pezzo della cultura e della tradizione greca, che affonda le radici nella storia del paese e continua a essere apprezzato come simbolo di amicizia, convivialità e calore umano. Se ti capita di visitare la Grecia, non perdere l'occasione di assaporare questa bevanda unica, magari in una taverna tradizionale, circondato dalla bellezza del paesaggio greco.




 
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