domenica 11 settembre 2022

Fizz

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Con il termine Fizz viene indicata una famiglia di drink miscelati. È una variante del più vecchio termine sour. Le caratteristiche principali del fizz sono la presenza di succo di limone e di soda water. Il primo riferimento alla parola fizz sulla stampa, è nella Bartender's Guide del 1887: Jerry Thomas segnalava in questo articolo ben 6 ricette classificabili come fizz.

sabato 10 settembre 2022

Unicum

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L'Unicum è un amaro ungherese a base di piante medicinali, che si consuma come aperitivo o digestivo. Fu inventato nel 1790 da József Zwack ed è un marchio distribuito in Italia dalla Diageo. Negli Stati Uniti e in altri Paesi non europei il liquore viene distribuito con la medesima tipica bottiglia ma anche con il nome Zwack.
Secondo la leggenda, originariamente la bevanda sarebbe stata presentata da József Zwack all'imperatore Giuseppe II d'Austria, (figlio di Maria Teresa d'Asburgo), che dichiarò "Das ist ein Unikum!" (è una specialità!). Fu pertanto adottato quale liquore digestivo ufficiale dalla corte asburgica e la sua bottiglia venne autorizzata a fregiarsi della croce dorata su sfondo rosso. Durante il periodo comunista in Ungheria, Unicum fu prodotto seguendo una ricetta diversa. Dopo la caduta del comunismo, Péter Zwack ritornò in Ungheria e riprese la produzione dell'Unicum secondo la ricetta originaria. Il liquore è oggi prodotto secondo una formula familiare segreta, che comprende più di quaranta piante medicinali ed invecchia in barili di quercia. Di recente è stata introdotta sul mercato anche una nuova versione denominata "Unicum Szilva", la cui ricetta principale è stata leggermente modificata con diminuzione alcolica e aromatizzata alle prugne.


venerdì 9 settembre 2022

Caffellatte

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Il caffellatte (anche caffè latte o caffè e latte) è una bevanda di origine italiana composta principalmente da caffè e latte, consumata frequentemente sia a casa sia al bar.
A casa, il caffellatte viene preparato con quantità variabili di caffè e latte, e servito in una tazza o in una scodella.
Al bar, a differenza del cappuccino, viene solitamente servito in un bicchiere di vetro come il latte macchiato ed è generalmente preparato con latte caldo oppure, soprattutto in estate, con latte freddo e talvolta anche caffè freddo. Le proporzioni di latte e caffè sono le stesse usate per il cappuccino; mentre è totalmente assente la schiuma o la crema di latte.
Bevande simili sono diffuse in tutto il mondo. Nei paesi anglosassoni viene solitamente chiamato semplicemente latte (a volte addirittura con un accento grave o acuto sulla e), in francese viene chiamato café au lait, in spagnolo café con leche e in portoghese café com leite.
Oltre alla standard caffellatte, sono ammissibili anche le scritture caffè latte e caffè e latte. In questi ultimi due casi, in italiano standard la pronuncia della l subisce un raddoppiamento fonosintattico. Questo spiega perché la grafia univerbata prende la forma caffellatte, più corretta di caffelatte, come per le parole evviva e cosiddetto (e non eviva o cosidetto).


giovedì 8 settembre 2022

Vespetrò

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Il Vespetrò è il nome dato a un liquore di color giallognolo prodotto a Canzo secondo una ricetta segreta di infusioni di erbe aromatiche tra cui il coriandolo, l'anice, la scorza d'arancia e il finocchio, di probabile origine francese (savoiarda), dove questo genere di liquore digestivo è ancora molto apprezzato, fu depositata, protetta da brevetto, nel secolo scorso dal canzese Scannagatta.
La bevanda è stata commercializzata fino agli anni '60, tipicamente imbottigliata nelle classiche bottiglie di vetro strette ed allungate, simili a quelle del Liquore Galliano. La sua produzione e vendita, diffusa e rinomata nei tempi passati, trova testimonianza nelle guide Baedeker di metà Ottocento che lo citano come prodotto tipico e importante per Canzo.
La sua produzione terminò nel 1991, ma nel novembre del 2008 la sua produzione è ripresa grazie a una famiglia di imprenditori di Bellagio. Assieme al Vespetrò, è stato riproposto anche l'Amaro del Ghisallo, detto il Campionissimo, in onore di Fausto Coppi e del santuario del Ghisallo, dedicato proprio ai ciclisti.

mercoledì 7 settembre 2022

Birra alla radice


Una rinfrescante bibita americana. Tradizionalmente fatto con radice di sassofrasso e leggermente alcolico. Più comunemente fatto con aromi artificiali e non alcolici.

La birra alla radice è stata prodotta per la prima volta dalle popolazioni indigene e non ha mai preso piede al di fuori degli Stati Uniti. Gli stranieri che l'hanno provato in genere lo paragonano alla "medicina".

Il colpevole sembra essere il Wintergreen, uno degli aromi, che viene spesso utilizzato in medicinali come gli analgesici topici.


martedì 6 settembre 2022

Qual è la ricetta originale dello spritz veneziano?

La ricetta originale dello spritz veneziano prevede che i suoi ingredienti siano vino bianco, bitter, acqua gassata e una fetta d'arancia. Personalmente preferisco un buon prosecco ghiacciato con aperol, freddo di frigo, fettina d'arancia e ghiaccio.




lunedì 5 settembre 2022

Whisky

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Il whisky o whiskey è un distillato, ottenuto dalla fermentazione e successiva distillazione di vari cereali, maturato in botti di legno (generalmente di rovere). Alcuni cereali, spesso l'orzo, vengono fatti germinare e trasformati in malto.
La grafia whisky (al plurale whiskies) è generalmente usata per indicare quelli distillati in Scozia e in Canada, mentre con la grafia whiskey (al plurale whiskeys) si indicano generalmente quelli distillati in Irlanda e negli Stati Uniti. Il whisky canadese è anche chiamato Canadian Whisky, mentre quello fatto in Alaska e ai confini con il Canada, dove l'ingrediente principale (almeno al 51%) è la segale, viene chiamato Rye (cioè appunto segale). Il più famoso però è sicuramente quello prodotto in Scozia dove si producono tre categorie di acquaviti profondamente diverse: whisky di malto ricavato dalla distillazione di solo orzo detto single malt, operata solitamente con alambicco discontinuo, il blended whisky ottenuto dalla miscelazione di whisky di cereali (distillato con alambicco continuo), con whisky di malto, e il single grain ottenuto dalla distillazione di un solo cereale la quale distillazione può essere fatta sia nell'alambicco continuo e sia nell'alambicco discontinuo.
Accordi internazionali riservano l'utilizzo del termine Scotch whisky solo a quelli prodotti in Scozia, obbligando i produttori di altre regioni che utilizzano lo stesso stile di produzione a utilizzare nomi differenti. Analoghe convenzioni sono utilizzate nei confronti del Whiskey irlandese e Canadian whisky. Bourbon è un termine con il quale si identifica il whiskey prodotto negli Stati Uniti per fermentazione e distillazione di granoturco, segale e malto d'orzo e che deve il nome alla contea omonima del Kentucky, dove storicamente ne fu iniziata la produzione.
La parola whisky o whiskey è un'anglicizzazione del termine gaelico irlandese uisce o gaelico scozzese uisge che significa acqua di vita. La denominazione latina dell'alcol distillato aqua vitae venne a sua volta tradotta in "uisce beatha" o "uisge beatha", ovvero "acqua viva" o "acqua della vita". Le prime forme della parola in inglese si riscontrano come uskebeaghe (1581), usquebaugh (1610), usquebath (1621) e usquebae (1715).
Non esistono testimonianze storiche certe sulla data della prima distillazione del whisky, sia essa avvenuta in Scozia o Irlanda. Esiste invece rivalità tra queste due regioni nel rivendicare la paternità del distillato. Il commercio del whisky risale al XV secolo però l'anno ufficiale di nascita viene tradizionalmente fissato al 1494, grazie a John Cor e ai monaci delle Highlands. Esistono numerose testimonianze nei documenti della storia scozzese per quel che riguarda lo Scotch whisky.
Nel 1707 il whisky assunse il ruolo e il simbolo della libertà americana nei confronti degli inglesi, in seguito all'inizio del suo contrabbando che durò 150 anni durante i quali il whisky veniva prodotto nelle foreste. Oggi il whisky è il distillato più prodotto e consumato al mondo e il suo mercato è in continua evoluzione (circa un milione di bottiglie l'anno). Durante il fascismo il nome della bevanda fu italianizzato in "spirito d'avena".
Le materie principali sono l'acqua (sorgiva), i cereali (i più utilizzati sono segale, grano, mais e orzo che può essere sia maltato oppure no); la torba impiegata per essiccare il malto, e il lievito.
La preparazione prevede i seguenti processi:
  • Macerazione
  • Fermentazione
  • Distillazione
  • Maturazione
  • Miscelazione
  • Imbottigliamento
Il whisky viene fatto maturare per alcuni anni (da un minimo di due a un massimo che può superare anche i 20 anni) in botti che di solito sono di rovere. Il tempo minimo di maturazione è determinato per legge dai vari stati in cui viene prodotto.
Le botti sono in legno di rovere, solitamente da 80 a 100 anni di età. Ne esistono di due tipi: in rovere europeo o in rovere americano. Il risultato finale dipende anche e soprattutto dal tipo di legno utilizzato e da ciò che era stato contenuto nella botte. Quasi tutte le botti utilizzate per la produzione di whisky sono state precedentemente impiegate anche per la produzione di bourbon o sherry e trasportano quindi gli aromi di questi liquori; in genere quasi tutti i single malts vengono posti a maturazione in botti di rovere americana.
Il whisky raccoglie appassionati in molte parti del globo. In Giappone ci sono alcune distillerie che producono whisky secondo il disciplinare scozzese ed esiste anche una distilleria a Bangalore che produce il marchio Amrut la cui caratteristica, data dal clima tropicale, è di avere un angel share molto elevato (circa il 12%) e quindi di assumere caratteristiche di invecchiamento molto precoci (già al quarto anno in botte).
Molti marchi e distillerie sono attualmente in mano a grandi gruppi nel settore delle bevande. Due dei maggiori gruppi sono la Pernod Ricard, che detiene più di 30 marchi (tra i quali Jameson, Chivas, Paddy, The Glenlivet, Scapa, Aberlour, Four Roses), e il gruppo Diageo (J&B, Johnnie Walker, Cragganmore, Glenkinchie, Dalwhinnie, Cardhu). Ci sono segnali di deconcentrazione con l'apertura o riapertura di nuove distillerie indipendenti e la ridistribuzione di marchi ad altri gruppi, quali Glen Grant e Wild Turkey entrambe appartenenti al gruppo Pernod Ricard e acquisiti dal gruppo Campari, il primo nel 2005 e, il secondo nel 2009.



 
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