Prende il nome di caffè turco
una tipologia di preparazione del caffè diffusa in Turchia, nella
penisola balcanica e nei paesi arabi.
Si prepara facendo bollire dell'acqua
in un particolare bricco dalla forma allungata ("ibrik",
solitamente di ottone). Quando l'acqua bolle, si toglie dal fuoco si
aggiunge il caffè macinato finemente. A seconda delle varie
tradizioni e località, possono essere aggiunte alcune spezie
(opzionali) come il cardamomo.
Il caffè così preparato assume una
consistenza "sciropposa" e necessita di qualche minuto di
decantazione per far depositare il sedimento sul fondo delle tazzine.
Questo stesso sedimento assume forme particolari; queste vengono
interpretate nella pratica mantica tipicamente turca (o delle zone
influenzate dai turchi, come i Balcani) della lettura dei fondi di
caffè, la caffeomanzia.
In occasione dei matrimoni
tradizionali, la sposa è tenuta a preparare alla madre dello sposo
la sua migliore tazza di caffè, in presenza del futuro sposo. A
quest'ultimo viene servita una tazzina che contiene anche del sale,
che egli deve assaporare senza mostrare esitazione.
Ora questa bevanda ha anche il suo primo museo, dove i visitatori
possono apprendere come prepararla nella maniera più corretta
possibile ottenendo anche un attestato. L'istituzione è stata creata
presso il Museo delle arti turche e islamiche di Istanbul.Paesi di maggior diffusione
Il caffè turco è diffuso in buona
parte dei paesi del medio oriente, della penisola balcanica e del
mondo arabo. In alcuni di questi paesi è noto proprio come caffè
turco, mentre in altri viene chiamato semplicemente caffè
o viene associato alla nazione in questione (caffè greco,
armeno, caffè bosniaco).
- Albania
- Armenia
- Azerbaigian
- Bosnia ed Erzegovina
- BulgariaCipro del Nord
- Cipro
- Croazia
- Grecia
- Iran
- Israele
- Kosovo
- Mondo arabo
- Macedonia
- Montenegro
- Romania
- Russia
- Serbia
- Slovenia
- Ucraina
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