Direi la produzione delle bottiglie di vetro della Campari per il Campari Soda.
L'idea di Fortunato Depero (del 1932) era quella del calice rovesciato, un messaggio (futurista) della rivoluzione dell'aperitivo prét-a-porter.
Perché era futurista? Un paio di motivi:
* Fortunato Depero è stato uno dei maggiori protagonisti del Futurismo (la cd. "Seconda Fase" o "Secondo Futurismo" anche se era attivo sin dall'inizio del movimento).
* Il calice rovesciato è un messaggio, che Depero aveva già proposto in un bozzetto alla Campari, è il messaggio del fatto che per l'aperitivo non si dovesse più andare al bar.
* La scelta di Davide Campari di togliere l'etichetta di carta e far risaltare il colore rosso della bevanda attraverso il vetro (sempre su una proposta di Depero), il prodotto è centrale e trasparente, non inganna (o, almeno, non dovrebbe farlo) ed era un modo di rottura con le pubblicità del tempo, incentrate sui piattaforme cartacee coloratissime.
* Con il Numero Unico Futurista Campari del 1931 si era, ormai già da un anno, fatta strada l'idea che i prodotti d'arte potessero servire alle esigenze pubblicitarie.
Una delle prime bottiglie del Campari Soda, conservata presso la Galleria Campari a Milano
Davvero la bottiglia di vetro del Campari Soda è un testamento, ancora oggi prodotto, al miglior periodo del Futurismo Italiano (pur se questo movimento ha avuto i suoi eccessi in vari sensi). In questa bottiglia c'erano molti elementi del Futurismo: l'idea della rottura, della novità ed anche della sorpresa (in un certo senso anche dello scandalo) ed in questa iconica bottiglia di vetro sono concentrati i risultati di una ricerca artistica nel campo della pubblicità che verranno seguiti da tanti altri nei decenni successivi. Arte quindi non solo come monumento, ma come possibile oggetto di uso comune.
Qui le "prime idee" del calice rovesciato di Depero, datate entrambe 1926, per pubblicità sempre per Campari.