lunedì 9 settembre 2024

Porto Flip: il cocktail vellutato che unisce storia e tradizione


Ci sono drink che nascono per dissetare, altri che servono ad accompagnare il ritmo frenetico delle notti cittadine. Poi ci sono cocktail che sembrano fatti per rallentare il tempo, per essere sorseggiati con calma, davanti a un camino acceso o dopo una cena importante. Il Porto Flip appartiene a quest’ultima categoria. È un cocktail che avvolge, rassicura e stupisce: un bicchiere dal colore caldo e dalla consistenza cremosa, che porta con sé secoli di storia e un tocco aristocratico.

Non è il drink che si ordina distrattamente in un bar affollato. Il Porto Flip richiede attenzione, una certa predisposizione alla lentezza e alla contemplazione. È un classico tra i flip, categoria di cocktail nata secoli fa e caratterizzata dall’uso dell’uovo come ingrediente principale per dare corpo e morbidezza.

In questo articolo esploreremo le origini del Porto Flip, la sua ricetta ufficiale, le varianti più interessanti e i migliori abbinamenti gastronomici.

Il Porto Flip ha origini antiche, legate alla famiglia dei flip. Questa categoria di drink appare per la prima volta nel XVII secolo nelle colonie britanniche del Nord America. Inizialmente, i flip erano preparazioni calde a base di birra, rum e uova, mescolate con un attizzatoio incandescente. Col passare del tempo, la ricetta si è evoluta: la birra è stata sostituita da distillati e vini liquorosi, e il cocktail è diventato freddo e shakerato.

Il Porto Flip, come lo conosciamo oggi, nasce nell’Ottocento e deve la sua fortuna alla diffusione del Porto, vino liquoroso portoghese amato nelle corti europee. La combinazione con il brandy e il tuorlo d’uovo dava vita a una bevanda ricca, nutriente e lussuosa, ideale come digestivo.

Il cocktail è stato consacrato nel 1862, quando Jerry Thomas – considerato il “padre della mixology moderna” – inserì la ricetta nel suo celebre manuale How to Mix Drinks. Da allora, il Porto Flip è rimasto un punto fermo dei cocktail da dopocena, anche se meno diffuso di altri classici come l’Old Fashioned o il Manhattan.

La International Bartenders Association (IBA) lo annovera tra i cocktail ufficiali, classificandolo nella categoria After Dinner.

Ingredienti

  • 4,5 cl di Porto rosso

  • 1,5 cl di Brandy

  • 1 tuorlo d’uovo

Preparazione passo-passo

  1. Raffreddare la coppetta: prima di iniziare, mettere in freezer o riempire di ghiaccio la coppetta da cocktail che si userà per il servizio.

  2. Preparare lo shaker: inserire alcuni cubetti di ghiaccio nello shaker.

  3. Versare gli ingredienti: aggiungere il Porto, il brandy e il tuorlo d’uovo.

  4. Shakerare energicamente: agitare con forza per almeno 15 secondi, così da amalgamare perfettamente l’uovo e creare la tipica consistenza cremosa.

  5. Filtrare: versare nella coppetta ben fredda usando lo strainer.

  6. Decorare: spolverare leggermente con noce moscata grattugiata.

Il risultato è un cocktail denso e vellutato, con un colore che oscilla tra il marrone dorato e il ramato, dal profumo speziato e dal gusto rotondo.

Il Porto Flip è un cocktail che si distingue per:

  • Aspetto: cremoso, lucido, con un cappello sottile di schiuma grazie all’uovo.

  • Aroma: ricco e caldo, con note di frutta rossa, uva passita e legno provenienti dal Porto, arricchite dal calore alcolico del brandy e dalla spezia della noce moscata.

  • Gusto: dolce ma non stucchevole, con un equilibrio tra morbidezza e alcolicità. Il tuorlo dona corpo, rendendo il sorso vellutato e persistente.

È un cocktail che scalda, ideale per l’inverno o per un dopocena elegante.

Come molti classici, anche il Porto Flip ha ispirato varianti interessanti:

  1. Porto Flip Bianco

    • Si sostituisce il Porto rosso con un Porto bianco, ottenendo un cocktail più delicato e leggermente meno dolce.

  2. Chocolate Porto Flip

    • Aggiunta di una piccola quantità di liquore al cacao scuro, per un effetto “dessert liquido” ancora più goloso.

  3. Spiced Porto Flip

    • Si arricchisce la ricetta con un pizzico di cannella o chiodi di garofano, esaltando le note calde e natalizie.

  4. Porto Flip senza uovo

    • Variante moderna pensata per chi non ama l’uso delle uova crude: al posto del tuorlo si può usare aquafaba (acqua di cottura dei ceci) per ottenere una consistenza simile.

Il Porto Flip, per la sua densità e ricchezza, non è un cocktail da aperitivo. Si abbina meglio a:

  • Dolci al cioccolato: una mousse al cioccolato fondente o una torta sacher trovano un alleato perfetto nella dolcezza del Porto e nella cremosità dell’uovo.

  • Dolci secchi: biscotti speziati, cantucci o frollini alla cannella.

  • Formaggi erborinati: per chi ama osare, un gorgonzola dolce o uno stilton inglese creano un contrasto sorprendente con la dolcezza del cocktail.

  • Sigaro o cioccolato extra fondente: più che un abbinamento gastronomico, un rituale di meditazione.

Consigli di servizio

  • Bicchiere: coppetta da cocktail, sempre ben fredda.

  • Decorazione: noce moscata appena grattugiata, da evitare in polvere preconfezionata.

  • Momento migliore: dopo cena, come digestivo o drink da meditazione.

  • Occasioni speciali: perfetto per feste invernali, serate natalizie o momenti in cui si vuole stupire con un cocktail insolito.

Il Porto Flip non è tra i drink più ordinati nei bar contemporanei. È un cocktail di nicchia, apprezzato soprattutto da chi ama i sapori ricchi e complessi, o da chi vuole esplorare i classici dimenticati della mixology. La sua natura “lenta” contrasta con la tendenza moderna ai cocktail leggeri e dissetanti, ma proprio per questo conserva un fascino unico.

Riproporlo oggi significa riscoprire il gusto della tradizione e dare spazio a una ritualità diversa, in cui il cocktail diventa quasi un piccolo dessert liquido.

Il Porto Flip è più di un semplice cocktail: è un viaggio nel tempo, una testimonianza di come la mixology sia nata dall’incontro tra ingredienti poveri e spirito creativo. Dal XVII secolo fino alle pagine dei manuali di Jerry Thomas, questo drink ha attraversato epoche e mode, rimanendo fedele alla sua anima vellutata.

Prepararlo significa prendersi un momento di pausa, concedersi il lusso della lentezza e apprezzare un sorso che unisce dolcezza, forza e complessità. Non è un cocktail da tutti i giorni, ma uno di quelli che restano impressi nella memoria, capace di trasformare un dopocena qualunque in un’esperienza speciale.

Se amate i sapori pieni e le atmosfere calde, il Porto Flip merita un posto d’onore nella vostra lista di drink da provare almeno una volta nella vita.


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