lunedì 2 settembre 2024

Weihenstephan: il birrificio più antico del mondo, tra monaci, tradizione e innovazione


Quando si parla di birra bavarese, il pensiero corre subito a immagini di boccali spumeggianti, tavolate conviviali e antiche abbazie che custodiscono segreti brassicoli tramandati nei secoli. Tra queste, nessuna ha il fascino e l’autorevolezza della Bayerische Staatsbrauerei Weihenstephan, considerata il birrificio più antico del mondo ancora attivo, con radici che affondano nel lontano 1040.

Situata a Frisinga (Freising), in Baviera, l’abbazia di Weihenstephan rappresenta non solo un simbolo di continuità storica, ma anche un punto di riferimento internazionale per la produzione di birra di qualità e per la ricerca scientifica legata al mondo brassicolo.

La storia di Weihenstephan comincia nel IX secolo, quando sul colle di Nährberg fu fondato un monastero benedettino. I monaci, come in molte altre abbazie europee, iniziarono presto a produrre birra, sia per il consumo interno sia per l’ospitalità dei pellegrini.

Nel 1040, l’abate ottenne dal Comune di Frisinga la licenza ufficiale di produzione e vendita della birra, documento che fa di Weihenstephan il più antico birrificio documentato al mondo. Da allora, tra guerre, pestilenze, incendi e ricostruzioni, la produzione non si è mai interrotta, sopravvivendo per quasi mille anni.

Con la secolarizzazione del monastero nel 1803, l’abbazia perse la sua funzione religiosa, ma il birrificio continuò a operare. Pochi decenni più tardi, nel 1852, venne fondata a Weihenstephan la Scuola di Birrificazione e Agricoltura, oggi parte integrante della Technische Universität München (TUM).

Questo legame con l’università ha reso il birrificio un centro d’eccellenza unico al mondo, dove tradizione monastica e ricerca scientifica si fondono: qui si formano birrai da tutto il globo e si sperimentano nuove tecniche di fermentazione, mantenendo intatta l’eredità bavarese.

Il birrificio offre una vasta gamma di birre, molte delle quali diventate iconiche. Ogni etichetta rappresenta un tassello della lunga tradizione brassicola tedesca, rispettando il Reinheitsgebot, la legge sulla purezza della birra emanata nel 1516.

Ecco alcune delle più celebri:

  • Weihenstephaner Hefeweissbier: probabilmente la birra di frumento più famosa al mondo. Torbida, dorata, con note di banana e chiodo di garofano, corpo morbido e schiuma cremosa.

  • Weihenstephaner Vitus: una Weizenbock pluripremiata, intensa e complessa, con sentori di frutta matura, vaniglia e spezie.

  • Weihenstephaner Original Helles: lager chiara dal gusto equilibrato, perfetta espressione della scuola bavarese.

  • Weihenstephaner Korbinian: una Doppelbock corposa, dal colore scuro, con aromi di malto tostato, caramello e frutta secca.

  • Weihenstephaner Kristallweissbier: versione filtrata della Weiss, limpida e brillante, con freschezza agrumata.

  • Weihenstephaner Pils: pilsner elegante e luppolata, ideale per chi cerca un gusto secco e rinfrescante.

Ogni birra riflette non solo la maestria brassicola, ma anche il radicamento nel territorio bavarese.

Il Reinheitsgebot, o Editto della Purezza, stabiliva che la birra potesse essere prodotta solo con acqua, malto d’orzo e luppolo (il lievito venne aggiunto in seguito, con la scoperta della fermentazione).

Weihenstephan, forte della sua lunga storia, è oggi tra i principali custodi di questa tradizione. Le sue birre rappresentano l’equilibrio tra rispetto delle regole secolari e capacità di innovazione.

Ciò che rende Weihenstephan unica è il suo essere, contemporaneamente, un birrificio commerciale e un laboratorio accademico.

Gli studenti della TUM hanno la possibilità di sperimentare ricette, testare nuovi lieviti, studiare la chimica della fermentazione e collaborare con birrifici di tutto il mondo. In questo senso, Weihenstephan è un ponte tra passato e futuro, tra la tradizione monastica e la scienza moderna.

Oggi il birrificio è meta di appassionati provenienti da ogni parte del mondo. Oltre a degustare le birre direttamente sul posto, i visitatori possono scoprire la storia millenaria attraverso tour guidati che mostrano gli impianti di produzione e raccontano le vicende dell’antica abbazia.

Dalla collina di Weihenstephan si gode inoltre una splendida vista sulla città di Frisinga e sulla campagna bavarese, rendendo la visita un’esperienza culturale e sensoriale insieme.

In un’epoca dominata dalle birre artigianali e dalle nuove tendenze brassicole, Weihenstephan si distingue per il suo equilibrio: rimane fedele alle radici, ma non rinuncia alla sperimentazione.

Le sue birre sono distribuite globalmente e rappresentano un marchio di qualità per gli intenditori. Non è un caso che molte competizioni internazionali le abbiano premiate come le migliori del loro stile.

Il birrificio di Weihenstephan non è solo il più antico del mondo: è un simbolo vivente di resilienza, cultura e sapere brassicolo. Dai monaci benedettini del Medioevo agli studenti universitari del XXI secolo, la sua storia è un continuum di passione per la birra, di rispetto per la tradizione e di apertura all’innovazione.

Ogni sorso di una birra Weihenstephan racconta mille anni di storia: un viaggio che parte dalle abbazie medievali e arriva fino ai pub moderni di tutto il mondo. E, forse, è proprio questa capacità di unire tempi e luoghi diversi a rendere queste birre immortali.



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