giovedì 8 aprile 2021

Illycaffè

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La illycaffè S.p.A. è un'azienda specializzata nella produzione di caffè, con sede e stabilimento di produzione a Trieste, da dove viene seguito tutto l'iter del prodotto, dalla coltivazione alla preparazione nei bar.

Storia

È stata fondata a Trieste nel 1933 da Francesco Illy nato nel 1892 a Temesvár, Austria-Ungheria (oggi Timisoara, Romania). La storia dell'azienda è legata alla vita della famiglia del suo fondatore, il quale avvia un'attività imprenditoriale nel settore del cacao e del caffè per poi decidere di dedicarsi esclusivamente al "nero", come viene chiamato a Trieste il caffè espresso al bar. Nel 1934 inventa e brevetta il sistema di confezionamento a "pressurizzazione con gas inerte", per la conservazione degli aromi del caffè all'interno del barattolo. Nel 1935 deposita il brevetto ingegneristico di Illetta, macchina per l'espresso professionale di casa illy. Nel 1947, Ernesto, figlio di Francesco entra in azienda e fa subito valere la sua laurea in chimica realizzando il primo laboratorio chimico aziendale, creando anche sinergie scientifiche con istituzioni internazionali. Nel 1965 viene costruita l'attuale sede amministrativa e produttiva dell'azienda.
Nel 1974 arriva il terzo brevetto internazionale: le cialde di carta monoporzione di caffè espresso, preludio alle cialde di caffé ESE. Negli anni 1980, la terza generazione di imprenditori della famiglia Illy, vede Riccardo Illy, figlio di Ernesto, apportare in azienda il valore del marketing, con approccio innovativo verso la distribuzione organizzata e l'apertura verso nuovi mercati internazionali. Nello stesso periodo Ernesto sta modificando un macchinario di selezione cromatica automatica dei diamanti, in maniera che possa scegliere solo i chicchi di caffè perfetti; nel 1988 la illy brevetta il sistema per la selezione digitale dei chicchi di caffè.
Nel 1992, commissionano a Matteo Thun di disegnare la nuova e attuale tazzina illy, sarà la protagonista del rapporto con l'arte. Nel 1994 diventa amministratore delegato di illycaffè Andrea Illy, quartogenito di Ernesto, il cui impulso innovativo e culturale porta anche al rinnovo dello storico marchio; nel 1996, da un'opera dell'artista pop James Rosenquist, nasce il nuovo marchio illy. Qualche anno dopo, Andrea Illy crea l'Università del caffè che dal 1999 promuove la cultura del caffè rivolgendosi a coltivatori, professionisti e studenti. L'internazionalizzazione del marchio permette di pensare e creare la catena di bar in franchising "Espressamente illy", capace di promuovere e diffondere in Italia e nel mondo la cultura del caffè di qualità. Nel 2007 illy crea una nuova generazione di capsule per caffè espresso, il metodo Iperespresso (coperto da cinque brevetti internazionali) capace di creare una crema più densa e persistente per il caffè espresso. L'anno successivo, grazie a una joint venture al 50% tra illycaffè e The Coca-Cola Company nasce illy issimo, bevanda in lattina al gusto di caffè. Nel 2013 illy collabora con Kimbo e Indesit alla creazione del sistema in capsule UNO.
illycaffè è tra i partner ufficiali dell'Expo 2015 di Milano. Nel 2016, per la prima volta nella storia dell'azienda, viene nominato un amministratore delegato esterno alla famiglia, Massimiliano Pogliani, mentre Andrea Illy mantiene il ruolo di presidente. illycaffè nel 2017 è stata l'unica italiana ad essere inserita all'interno dell'elenco delle '124 aziende più etiche del mondo' fatto da Ethisphere.
 

Pressurizzazione

Nel 1934 Francesco Illy inventa e brevetta il sistema di confezionamento e conservazione a pressurizzazione con gas inerte.
Già nei primi mesi di attività aveva capito che, a contatto con l'aria, gli aromi del caffè svanivano in meno di un giorno. Negli anni 1930 la tecnologia a disposizione era per lo più meccanica e tra i vari tentativi di preservare gli aromi provò a creare il vuoto nei barattoli e sotto pressione ad immettere un gas inerte, l'azoto. Così facendo gli aromi vengono imprigionati, fissati e restano protetti a lungo nel tempo, il caffè nei barattoli illy si affina, la sua rotondità addirittura migliora e ne aumenta la conservazione. L'azoto si dissolve immediatamente al momento dell'apertura del barattolo e non altera il caffè.

Università del caffè

L'Università del caffè nasce a Napoli nel 1999. Nel 2002 si trasferisce a Trieste, presso la sede di illycaffè, ed oggi ha oltre 20 sedi in tutto il mondo.

La miscela

La illycaffè produce e vende una miscela composta da nove varietà di Coffea arabica al 100%, provenienti da India, Brasile, Costa Rica, Guatemala, Colombia ed Etiopia.

Il gruppo

"illycaffè S.p.A." appartiene alla holding della famiglia Illy - Gruppo illy S.p.A. - che controlla anche:
  • Domori (produttore di cioccolato - luglio 2006) al 100%
  • Dammann Frères (casa di tè francese con sede a Orgeval nella regione parigina – marzo 2007) al 77%
  • Mastrojanni (azienda vinicola di Montalcino – settembre 2008) al 100%.
Ha inoltre una partecipazione del 40% nell'azienda Agrimontana (società di Borgo San Dalmazzo operante nella produzione di prodotti di pasticceria) e dal novembre 2011 una partecipazione del 5% nella gelateria Grom (poi ceduta).

Logo

Il logo attuale, utilizzato dal 1996, è tratto da un quadro di James Rosenquist dedicato al caffé.

mercoledì 7 aprile 2021

Almdudler

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La Almdudler è una bevanda austriaca.

Descrizione

È dolce e frizzante, aromatizzata con erbe, simile come aspetto e gusto al Ginger ale. La sua popolarità in Austria è seconda solo alla Coca Cola ed ogni anno ne vengono prodotti 80 milioni di litri.
È prodotta in tre diverse versioni dall'azienda Almdudler Limonade, A. & S. Klein GmbH & Co KG. Le tre versioni sono: Almdudler traditionell (tradizionale), Almdudler light (senza zucchero) e Almdudler g'spritzt (con acqua frizzante).
L'Almdudler è stata inventata nel 1957 da Erwin Klein come alternativa alle bevande alcoliche e deve il suo nome alla popolare frase "auf der Alm dudeln" (cantare jodel sui prati alpini).
Lo slogan della Almdudler è stato scritto da Simon North ed è in dialetto bavarese: "Wenn de kan Oimdudla haum, geh' i wieda ham!" (Se non hanno la Almdudler, tornerò a casa!).
Viene distribuita in bottiglie (di vetro o di PET) da 0,2 a 2,0 litri e in lattine da 0,33 litri.
Dal 1994 è prodotta in licenza all'estero in Germania, Svizzera, Belgio, Polonia.
In Italia si ha una bevanda molto simile all'Almdudler, la spuma.

Valori nutrizionali per 100 ml

  • Per la Almdudler tradizionale:
    • Valore energetico: 38 kcal (160 kJ)
    • Proteine: 0 g
    • Carboidrati: 9 g
    • Grassi: 0 g
  • Per la Almdudler senza zucchero:
    • Valore energetico: 1,4 kcal (5,9 kJ)
    • Proteine: 0 g
    • Carboidrati: 0 g
    • Grassi: 0 g


martedì 6 aprile 2021

Café de olla

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Il café de olla è una maniera tradizionale di preparare il caffè in Messico. Viene preparato in una pentola (olla) di terracotta, per infusione dei chicchi di caffè macinati grossi o finanche interi in acqua calda, aromatizzando con stecche di cannella (e talvolta con anice stellato e scorza d'arancia) e zuccherando con piloncillo. È abitualmente consumato caldo, ed è tipico dei piccoli paesini dal clima freddo del centro del Paese.

lunedì 5 aprile 2021

Morir soñando

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Morir soñando (morire sognando) è una bevanda popolare dominicana, diffusa in altri paesi ispanici, preparata con succo d'arancia, latte, zucchero di canna e ghiaccio tritato. In alcune varianti si aggiunge anche della vaniglia, oppure viene utilizzato il latte evaporato al posto del latte normale.

Preparazione tradizionale

Ingredienti

  • 6 tazze di latte intero
  • 4 tazze di succo di arancia
  • 1 tazza di zucchero di canna
  • 3 tazze di ghiaccio tritato

Procedimento

Mettere lo zucchero nel latte e mescolare fino a quando si sarà tutto sciolto. Raffredare il tutto fino a quando sarà molto freddo. Aggiungere il ghiaccio al latte e mescolare, poi versare lentamente il succo d'arancia nel latte, mescolando continuamente. Servite subito.
La ricetta potrebbe variare in base alle tradizioni locali o familiari.

domenica 4 aprile 2021

Brasilena

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La Brasilena, talvolta chiamata gassosa al caffè, è una bevanda analcolica frizzante di tipo soft drink a base di caffè prodotta e commercializzata (dal 1982 ed esclusivamente dapprima nella regione Calabria e poi anche in Puglia, Campania e Sicilia) dalla società Acqua Calabria negli stabilimenti di Monte Covello nei pressi di Girifalco in provincia di Catanzaro.
Si caratterizza anche per il fatto che i soli formati utilizzati sono: bottiglie di vetro da 18, 25 e 92 cl e lattine d'alluminio da 25 cl slim. Viene esportata anche in Albania, Canada, Stati Uniti, Cina ed Australia.

Prodotto

Varianti

Oltre alla principale bevanda al caffè, ne viene prodotta anche una a partire dal limone, molto simile all'acqua tonica.

Confezioni

Esiste come bottiglietta di vetro da 18 cl e come bottiglia di vetro da un litro, come lattina da 25cl e lattina da 25 cl slim (con diametro minore ma più slanciata, e nella nuova bottiglia PET da 25cl Le bottigliette di vetro si trovano in confezioni da 6.

sabato 3 aprile 2021

Black Ivory

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Il Black Ivory (che in lingua inglese significa "avorio nero") è un caffè prodotto dalla Black Ivory Coffee Company Ltd nel nord della Thailandia. È ottenuto a partire da semi di coffea arabica, che vengono ingeriti dagli elefanti e recuperati poi dalle loro feci. Gli enzimi digestivi degli elefanti decompongono parte delle proteine del caffè, rendendolo meno amaro. I semi vengono digeriti tra le 15 e le 70 ore dai pachidermi, e nello stomaco sono presenti insieme ad altri ingredienti che influenzano l'aroma del prodotto.
Il Black Ivory è una tra le varietà più costose di caffè (circa 1100 USDkg) e ha una produzione limitata, per cui è disponibile in pochi hotel di lusso al prezzo di 50 USD la tazza. La produzione è infatti limitata dalla disponibilità di bacche di caffè, l'appetito degli elefanti e la capacità dei mahout di recuperare i semi dalle feci degli animali. Molti semi vengono frantumati nella masticazione, per cui sono necessari 33 kg di semi di caffè per produrre un chilogrammo di prodotto finito.
Il caffè viene prodotto nella Golden Triangle Asian Elephant Foundation, un rifugio per elefanti presso il distretto Chiang Saen, nel nord della Thailandia. Circa venti animali si occupano della produzione del caffè, e l'otto percento delle vendite è destinato alla fondazione per la tutela degli elefanti.

venerdì 2 aprile 2021

Bicerin

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Il Bicerin (pronunciato in piemontese, letteralmente bicchierino) è una storica bevanda calda e analcolica tipica di Torino, evoluzione della settecentesca "bavarèisa", gustosa bevanda servita in grandi bicchieri tondeggianti, composta da una mescolanza di caffè, cioccolato e crema di latte dolcificata con sciroppo.
Il rituale del bicerin prevedeva che i tre ingredienti fossero serviti separatamente. Inizialmente erano previste tre varianti: pur e fiòr (l'odierno cappuccino), pur e barba (caffè e cioccolato), un pòch ëd tut (ovvero un po' di tutto), con tutti e tre gli ingredienti miscelati. È stata quest'ultima formula ad avere più successo e a prevalere sulle altre. Il tutto veniva accompagnato da "bagnati", dolcezze artigianali di ben 14 specie.
Tra i primi testi che raccontano la storia del Bicerin c'è il testo di Alberto Viriglio, Torino e i Torinesi, la cui prima edizione risale al 1898.
Nel 2001 il Bicerin è stato riconosciuto come "bevanda tradizionale piemontese" con pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

La ricetta

Si ritiene che la sua origine sia dovuta allo storico locale torinese Caffè Al Bicerin (del 1763) situato in Piazza della Consolata, che da allora ne porta il nome e ne conserva gelosamente la tradizionale ricetta, difesa accanitamente: i dipendenti sono tenuti per contratto al segreto. È comunque possibile trovarlo nelle migliori caffetterie di Torino, in versioni sempre lievemente differenti nelle dosi, e nell'omonima caffetteria.

Gli ingredienti

Gli ingredienti sono semplici: cioccolato fatto in casa, caffè e fior di latte, ma le dosi della ricetta originale sono sconosciute. Il risultato è una bevanda gustosa, frutto della fusione dal bollente della cioccolata con il marcato sapore del caffè e la delicata schiuma raffreddata del fior di latte. Viene servito in alti bicchieri o calici di vetro che permettono di osservarne la sfumatura di colori dovuta al miscelarsi dei vari ingredienti.

Liquore

Il bicerin non va confuso con il liquore omonimo prodotto con altri ingredienti (è un liquore alla crema Gianduia).

Estimatori

Grandi appassionati di Bicerin furono Camillo Benso, conte di Cavour, Pablo Picasso, Alexandre Dumas (padre), Ernest Hemingway (che lo inserì fra le cento cose del mondo che avrebbe salvato), Umberto Eco (nel Il cimitero di Praga cita l'omonimo caffè storico) e Riccardo Pedraneschi (Il mistero della Pallacorda).



 
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