sabato 9 gennaio 2021

Fuselolo

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Il fuselolo (dal tedesco Fuselöl, letteralmente "olio di scarto"), detto anche olio di flemma, è il prodotto di "coda" della distillazione di liquidi alcolici ottenuti per fermentazione, come ad esempio vino, birra e sidro.
È un liquido oleoso – da cui il nome – formato principalmente da alcoli più altobollenti dell'etanolo, che si formano durante la fermentazione in piccole quantità come prodotti secondari. I suoi principali componenti sono
  • 1-propanolo e 2-propanolo
  • 1-butanolo, 2-butanolo e 2-metil-2-propanolo
  • 1-pentanolo e altri pentanoli isomeri
  • furfurale
La composizione e la quantità della borlanda è responsabile del gusto tipico delle bevande alcoliche e dei liquori. A concentrazioni molto alte – in seguito a distillazioni mal condotte – provoca mal di testa, nausea e vomito.

venerdì 8 gennaio 2021

Quanti stili di birra esistono?

Definire un numero preciso mi viene difficile ma in questa immagine puoi vederli tutti (forse)



giovedì 7 gennaio 2021

Quanti gradi ha una birra alla spina?

Il fatto di essere in fusti (che vanno “spinati”) o in bottiglia nulla ha a che vedere con la gradazione alcolica della birra.

Tra le più toste reperibili (ma vanno cercate con il lumicino in quanto sono prodotti da vero intenditore) in fusto, a mio giudizio le migliori sono:



La “Biere du Boucanier” con appena 11° alcolici



La “St. Bernardus Abt” una Trappista Originale (non una birra fatta col “metodo” Trappista) con ben 12° alcolici


mercoledì 6 gennaio 2021

I Maya usavano il caffè come bevanda energetica?

I Maya usavano i frutti di una pianta per la preparazione di infusi che li aiutavano a combattere la fatica, ma non era il caffè. Il caffè ha seguito un percorso completamente diverso per arrivare ad essere un prodotto tipico delle nazioni del Sud America.

La pianta del caffè è originaria dell'Etiopia da dove è stata poi esportata in tutti i climi che ne potessero sostenere la crescita.

La preparazione di infusi ottenuti bollendo le bacche del caffè allo scopo di sconfiggere la fatica si è vista per la prima volta verso l'XI secolo, e si è poi diffusa nei successivi 900 anni fino a giungere all'espresso e a tutto il resto che consideriamo caffè al giorno d'oggi.

La prima comparsa ufficiale del caffè in Europa risale al 1575, dove in un rapporto della polizia di Venezia viene menzionato uno strumento per la preparazione di caffè di proprietà di un mercante Turco assassinato. Comunque questa bevanda non cominciò ad essere proposta al grande pubblico fino agli anni '50 del 1600 in Inghilterra.

Quindi possiamo affermare con un buon grado di sicurezza che i Maya non usavano il caffè come bevanda energetica semplicemente perché non ce l'avevano a disposizione e non l'avevano mai visto.

I Maya conoscevano però le proprietà stimolanti delle noci di cacao, che avevano imparato a fermentare e tostare in maniera simile alle pratiche moderne.

Le noci tostate venivano poi ridotte in polvere e infuse per la preparazione di una bevanda scura, amara e dalle proprietà energetiche: la cioccolata.


martedì 5 gennaio 2021

Apple jack

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L’Apple jack (o Applejack) è un'acquavite ottenuta dalla distillazione del sidro di mele.
Di origine statunitense, si presenta come un liquido incolore o leggermente giallo con gradazione alcolica di 40-50°.
Si presta principalmente alla preparazione di cocktail piuttosto che al consumo come liquore.

Altro

Nelle Filippine viene prodotto un distillato dal cuore dei germogli delle palme da cocco detto apple brandy.

lunedì 4 gennaio 2021

Pernod

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Pernod è una bevanda liquorosa francese all'anice da consumarsi come aperitivo, che appartiene alla società Pernod, del gruppo Pernod Ricard.

Caratteristiche

Il Pernod non è tecnicamente un pastis, anche se è spesso designato come tale, poiché contiene soltanto poca liquirizia.
Il liquore deve il suo gusto alla distillazione di piante e non alla macerazione, utilizzata per la produzione di pastis. Il prodotto è elaborato con essenze d'anice stellato, chiamato anche con il nome Badiane chinoise (spezia vicina all'anice). Quando si estrae in seguito viene mescolato e distillato con essenze di piante aromatiche, in una quantità uguale di menta e coriandolo.

Storia

Il liquore è l'eredità del Pernod 45, commercializzato per la prima volta nel 1938, che coincide con l'emissione della legislazione francese che permette nuovamente la vendita di liquori e bevande alcoliche che hanno 45°.
Dal 1951 al 1954, Pernod commercializza un liquore etichettato Pernod 51, in riferimento al suo anno di nascita (gli aperitivi a base di alcool e anice, erano proibiti sul mercato francese, furono nuovamente autorizzati nel 1951). Nel 1954, Pernod 51 ribattezzato pastis 51, quindi semplicemente 51.
Dal 2005 Pernod commercializza Pernod agli estratti di piante di assenzio romano. L'alcool all'anice produsse un notevole successo alla casa Pernod alla fine del XIX secolo, approfittando della fine del divieto della vendita dell'assenzio romano in Francia. Questo liquore senza zucchero a 68°, ha una parte di tujone (è un chetone e un terpene, presente nell'assenzio romano inferiore a 10 mg/l, che risponde alle costrizioni legislative francesi in vigore.

Utilizzo

Pernod si consuma tradizionalmente diluito nell'acqua naturale con ghiaccio, ma può fungere da ingrediente in vari cocktail, ad esempio mescolato a vodka, limonata e sciroppo di ribes nero, o diluito con succo di mirtillo, una bevanda molto diffusa in America Settentrionale.

domenica 3 gennaio 2021

Quali sono i 3 vini più pregiati al mondo?

 




Pregiati !

Il pregio lo da anche chi li ama, per altri certi vini magari non sono nemmeno buoni.

Bisogna poi dividere, nel caso si faccia un'elenco dei piu' pregiati, in categorie:

vini bianchi, vini rossi, Champagnes e vini da dessert.

Mi spingo ad affermare che, in generale, almeno sulle tre prime categorie i Vini Francesi sono sempre in testa a qualsiasi elenco si possa stilare.

Un vino bianco francese anche dopo 7 anni e piu' e' ottimo. Nessun vino italiano o di altre nazioni (tranne Germania ma non al livello francese) e' di grande qualita' dopo piu'di 7 anni.

La cura, la tecnica con cui si producono i vini di Bordeaux e di Bougogne solo da pochi anni si stanno applicando nell'enologia italiana per alcuni grandi vini, ovviamente copiando la tecnica francese. Ci sono vini rossi francesi che dopo piu' di 20 anni, stappando come si deve la bottiglia, sono sempre e solo immensamente speciali. Trovatemene di italiani ottimi dopo 25 anni!

Nella zona del Barolo c'e' stata la "guerra del Barolo" tra le nuove generazioni di tecnici ed i testardi che volevano continuare alla vecchia maniera quando il consumatore del mondo non richiede piu' quei tipi di vini. Fortunatemante stanno vincendo i giovani usando le tecniche francesi e le vendite di Barolo stanno decollando in giro per il mondo

Champagne: stessa cosa, quelli francesi sono impareggiabili. Si cerca di avvicinarcisi ma sia per il clima, il terreno, la serieta' dei viticoltori e delle associazioni della Champagne, non ci arriva nessuno.

Vini da dessert ce ne son dei buoni a grande livello anche in Italia. Ho gustato recentemente un passito di Pantelleria che era veramente di grande pregio.

In Francia hanno i Sauternes, nati dall'attacco agli acini dell'uva da parte di un funghetto che all'origine doveva essere, e lo era, una disgrazia ma poi hanno saputo controllare questo attacco e ne hanno ricavato un vino pregiatissimo.

Non sono particolarmente filo francese ma devo riconoscere, quale enologo di lunga esperienza a livello mondiale, che i francesi sono ancora e di molto il Numero 1 al Mondo in materia di vini.



 
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